Il Jazz sui Navigli

I locali che hanno fatto la storia

Sui Navigli si è consumata una buona parte della storia del Jazz, non solo per l'Italia, ma a livello mondiale.

 

Oggi vi portiamo alla scoperta dei locali che hanno segnato questa storia: anche se alcuni sono ormai chiusi da molti anni, il loro ricordo continua a caratterizzare il quartiere in modo unico.

Capolinea

Il Capolinea è il locale jazz per eccellenza, affaccia sul Naviglio e ha fatto la storia del jazz cittadino. Si trova in via Ludovico il Moro 119, fu fondato nel 1968 da Giorgio Vanni, batterista toscano che abbinare cucina e musica, e chiuse nel 1998. Il capolinea della fermata del tram 19 che si trovava nelle vicinanze gli ha dato il nome, metaforicamente era considerato l'approdo notturno finale dei musicisti di jazz a Milano. Qui vennero registrati famosi dischi dal vivo come At Capolinea di Chet Baker e l'album Capolinea dei Banco del Mutuo Soccorso.

 

Dal 2017 il pianoforte del Capolinea, uno Yamaha CS, è ospitato presso il Circolo Arci Bellezza di Milano, nella storica Palestra Visconti. Recuperato e restaurato, è utilizzato ancora per concerti jazz ospitati dal locale.

Le Scimmie

I vinili autografati alle pareti erano il marchio di una storia musicale che lo rendeva un club di ispirazione newyorchese. Le saracinesce delle Scimmie si è abbassata per l’ultima volta in via Ascanio Sforza 49 il 17 marzo del 2015 dopo 34 anni di attività. È stata baluardo della musica dal vivo in città, migliaia gli artisti che si sono esibiti, grandi nomi del jazz cittadino ma anche ospiti stranieri come Laurie Anderson e Pat Metheny o star del pop come Bluvertigo, Carmen Consoli, Cristiano De Andrè, Elio e le Storie Tese, Eugenio Finardi.

Tangram

Aveva sede in via Pezzotti 52, in una sala alla quale si accedeva scendendo una ripida rampa di scale. Il titolare, Gianni Cocco, gli aveva dato il nome del noto gioco cinese di pazienza, per cui i tavoli avevano forme piene di spigoli. Qui, fra gli altri, i milanesi presero contatto con la tromba impeccabile di Dave Douglas e con il Trio Arcado di Mark Dresser, Mark Feldman e Hank Roberts; nel 1991 il sassofonista Dewey Redman presentò trepidante e fiero il figlio Joshua, che diventerà poi quasi più famoso del padre.

Ca’ Bianca

Ca’ Bianca Restaurant & Events si trova oggi in via Lodovico il Moro 117 ed situata all’interno di un edificio originario del XVII secolo, un tempo residenza estiva del Marchese Barona. Oggi al Ca’ Bianca sono messi a disposizione della clientela tre pianoforti ma sono qui a testimoniare la tradizione musicale della location: è infatti stata il palcoscenico di artisti che hanno scritto pagine di storia del cabaret, del jazz e della musica d’autore a livello internazionale.