Questa settimana, 3 notizie sul futuro di Milano.
Milano è ora in zona gialla, il che significa che bar, ristoranti, musei, cinema e teatri sono di nuovo aperti al pubblico.
Un’aria fresca di rinascita e riscoperta sta attraversando la città.
Le celebrazioni per la Liberazione sono state insolitamente partecipate e diffuse.
Ancora in mascherina e a distanza, ma le/i milanesi sono determinati a riconquistare lo spazio urbano e il tempo libero pubblico.
In particolare, è consentito mangiare e bere al tavolo in spazi aperti fino alle 22:00, il che significa che chiunque a Milano può finalmente uscire fuori a mangiare.
Dove festeggerai la prima cena? Dai ristoranti stellati a pizzerie e pokerie, Milano ha tutto ciò che serve per far venire l'acquolina in bocca.
Inizia con un aperitivo anticipato!
Il National, il quotidiano in lingua inglese di Abu Dhabi, capitale degli Emirati, ha dedicato molto spazio alla transizione ambientale di Milano.
Illustra l'approccio della città dei 15 minuti, in base al quale Milano vuole dar vita a quartieri dove le persone possano soddisfare la maggior parte delle loro esigenze con una breve passeggiata o pedalata in quartiere, invece di doversi spostare in automobile.
Chiara Bresciani, della Direzione dei Trasporti del Comune di Milano, ha dichiarato che l'Area C, il sistema in base al quale auto e furgoni devono pagare un ticket per entrare nella cerchia dei bastioni (le vecchie porte daziarie che delimitano la zona centrale di Milano), ha ridotto il traffico motorizzato del 40 per cento.
La ricercatrice afferma che l'obiettivo principale della città raggiungibile in un quarto d’ora è ricollegare le persone ai propri quartieri e decentralizzare l’esperienza della città: "Questa visione di Milano consente alle persone di scegliere in sicurezza una modalità attiva di trasporto per raggiungere la propria destinazione, sia che si tratti di servizi, generi alimentari, negozi o spazi di coworking. Ciò contribuisce a ridurre gli spostamenti non necessari per offrire più spazio pubblico, rivitalizza le vie nei quartieri, rafforza il senso di comunità, promuove la salute e il benessere e migliora la sostenibilità e la vivibilità della città".
Il Comune ha sviluppato uno strumento di mappatura che combina informazioni digitalizzate su cavi, tubature e altre infrastrutture sotto le strade della città con i dati geospaziali di superficie sull’ambiente edificato e naturale.
La digitalizzazione dei dati delle utenze sotterranee è importante per prevenire danni e ritardi causati da scavi e cantieri.
Consente inoltre all'amministrazione comunale di eseguire in modo più efficiente i lavori pubblici di prevenire in modo più efficace gli impatti del cambiamento climatico così da aumentare la resilienza della città.
I dati sull'infrastruttura e le utenze del sottosuolo erano di difficile accesso e reperimento, sia per motivi di sicurezza, sia per il fatto che erano distribuiti fra numerosi enti e compagnie.
Ora il Comune sta raccogliendo e digitalizzando tutti i dati pubblici e privati sulla città sotterranea per riunirli tutti in un unico strumento di mappatura digitale, corredato anche dei layer di informazione sui corrispondenti ambienti in superficie.
Milano è tra le prime città al mondo a dare un quadro digitale completo della dimensione urbana sotterranea.