Camminare per le vie del Quadrilatero della Moda non ha prezzo, non solo perché qui ci sono alcune delle strade più costose dello shopping mondiale, ma anche perché qui puoi scoprire tutti insieme, in un'area di pochi Km quadrati, i colori delle vetrine più cool, gli ultimi trend del lusso, numerosi tesori culturali da visitare e deliziosi locali per sosfisticate esperienze di gusto. Ti basterà una passeggiata nell'atmosfera ultra chic di via Montenapoleone & Co. per sentirti al centro della capitale internazionale della moda prêt-à-porter.

Galleria Vittorio Emanuele II

Perfetta fusione tra ingegneria e architettura, la Galleria Vittorio Emanuele II fu inaugurata nel marzo 1865 dal Sovrano cui è dedicata e realizzata in soli 3 anni su progetto di Giuseppe Mengoni.

La caratteristica forma a croce ha ispirato altri passaggi commerciali coperti, come la Galleria Umberto I di Napoli, la Galleria di Houston e l'Eaton Centre di Toronto.

Al suo centro si trova un ampio spazio sormontato da una cupola, definita "ottagono" per la forma ottenuta dal taglio degli angoli all'intersezione dei due bracci di lunghezza differente. Sulle quattro pareti sottostanti la cupola potrai osservare altrettante lunette dipinte, ciascuna delle quali rappresenta un Continente diverso: Europa, America, Asia e Africa, mentre sul pavimento trovi lo stemma raffigurante un toro, simbolo araldico dei Savoia.

Soprannominata il "Salotto di Milano", dai tempi della sua costruzione la Galleria è diventata il luogo emblematico di incrocio dei cittadini che la percorrono. Qui trovi i negozi delle grandi griffe di moda e della tradizione milanese, tutti decorati con insegne color oro su sfondo nero, ma anche ristoranti stellati, caffè con vista panoramica e molti spunti per fotografie effetto trompe l'oeil.

Teatro alla Scala

Il braccio principale della Galleria collega piazza Duomo a piazza della Scala: se lo attraverserai potrai ammirare il magnifico Teatro alla Scala, tempio della musica, dell'opera e del balletto.

L'edificio, progettato dall’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini, venne costruito per volere dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776.

Già dalla sua inaugurazione, nel 1778 con l'“Europa riconosciuta” di Antonio Salieri, il teatro divenne il luogo simbolo del melodramma italiano e del Risorgimento, il cui spirito di libertà e patriottismo sembra trovare espressione narrativa in molte delle opere qui rappresentate. Da alcuni anni la Stagione della Scala si apre il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, confermando il valore emblematico del Teatro per la sua Città.

Dalla Scala sono passati i più grandi nomi della musica italiana e internazionale: i compositori Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi; le voci eccellenti, come quelle delle soprano "rivali" Maria Callas e Renata Tebaldi e dei tenori di fama planetaria Luciano Pavarotti e Placido Domingo. Ma altre forme d'arte, complementari alla musica, hanno trovato casa qui: la danza in primis, sulle punte di ballerini e coreografi come Rudolf Nureyev, Carla Fracci e della luminosa stella Roberto Bolle; la scenografia e la moda (attraverso i costumi di scena), spesso firmate da designer e stilisti famosi; la regia che ha condotto sul palco le visioni cinematografiche (tra le altre) di Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Luca Ronconi.

Palazzo Marino

L'imponente Palazzo Marino è sede del Comune di Milano dal 1861.

L'edificio tardo rinascimentale (1558), commissionato dal banchiere genovese Tommaso Marino all'architetto perugino Galeazzo Alessi per celebrare l'alta posizione sociale raggiunta, colpisce per l'aspetto austero e nobile della sua facciata. All'epoca, però, il palazzo poteva essere considerato "moderno", in quanto libero sui quattro lati e coperto, secondo l'uso genovese, non da tetti ma da terrazze.

La posizione di Palazzo Marino è strategica: nella seconda metà del 1500 anche Leone Leoni fece costruire la sua abitazione, detta Casa degli Omenoni, poco lontano, mentre a breve distanza sorge la chiesa di San Fedele.

In Piazza della Scala trovi una parte di storia della Milano rinascimentale, che sembra orchestrata dalla statua di Leonardo da Vinci, collocata proprio al suo centro.

Gallerie d'Italia

Tre palazzi storici accolgono la sede milanese di Gallerie d'Italia. Maestosi esempi del Neoclassicismo lombardo, al loro interno conservano collezioni preziosissime. La raccolta di bassorilievi in gesso di Antonio Canova, di proprietà della Fondazione Cariplo, è ospitata da Palazzo Anguissola Antona Traversi; mentre la ex Banca Commerciale Italiana raccoglie una selezione di opere del Novecento appartenenti alla collezione Intesa Sanpaolo e, nel caveau sotterraneo, circa 500 dipinti appesi su pannelli di rete scorrevoli. Le opere d’arte di Gallerie d'Italia, che interessano anche l'area di Palazzo Brentani, coprono il periodo storico compreso tra l'Ottocento e gli anni '90 del Novecento, attraversando svariati stili, dal Romanticismo al Naturalismo, dal Divisionismo al Simbolismo.

Oltre all'esposizione "Tiepolo. Venezia, Milano, l'Europa", le Gallerie d'Italia propongono anche l'attualissima mostra Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Quest'ultima nasce dal confronto fotografico tra due periodi storici traumatici: da un lato, la città devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e, dall’altro, le sue strade deserte durante il lockdown determinato dalla recente pandemia. Le immagini selezionate trasferiscono un messaggio di forza e resilienza, evidenziando la straordinaria capacità di rinascita dimostrata nel tempo dal capoluogo lombardo.

Il Quadrilatero d'Oro

Milano capitale della moda, del lusso e dello shopping sfrenato...certo! La trovi tra i bagliori delle vetrine che popolano le strade del Quadrilatero d'Oro: Via Montenapoleone, Via Alessandro Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia. Ci puoi arrivare facilmente: con la linea M1 rossa della metropolitana - fermata "San Babila" o con la M3 gialla - fermata "Montenapoleone".

Qui l'experience di alto livello è garantita dallo charme delle gioiellerie, dal design delle boutique d'arredamento e di antiquariato, dagli atelier delle più famose maison di moda, dai ristoranti esclusivi (tra cui "Seta" in via Monte di Pietà) e dai negozi di abbigliamento "nascosti", dove puoi scovare grandi occasioni griffate in stile "secret sales" o le creazioni di stilisti emergenti. Il Quadrilatero è il fulcro delle attività legate alle Fashion Week e, se sei a caccia di street style in chiave chic, è il place to be per individuare le nuove tendenze, magari indossate dalle icone della moda contemporanea!

Via Montenapoleone è il cuore del Quadrilatero della Moda e, in termini di prestigio, viene spesso paragonata alla Fifth Avenue di New York, così come all’Avenue des Champs-Élysées di Parigi (certo è tra le strade più costose al mondo secondo il ranking "Most Expensive Shopping Streets in the World"). La strada venne chiamata così nel 1804, durante il dominio del grande conquistatore francese, e dagli anni ’50 del Novecento è diventata una delle vie preferite dai fashion addicted (di allora come di adesso). Si potrebbe dire: un nome un destino...imperiale.

Ma nel Quadrilatero c'è molto di più. Passeggiare per queste vie è un'esperienza artistica che prescinde dalle possibilità di consumo: ti permette di godere degli allestimenti nelle vetrine, che spesso sono delle opere di design art, di camminare circondato da palazzi sfarzosi, di fermarti per un cinema o a una piccola libreria, di concederti un peccato di gola in un caffè glamour. Il vero incanto descritto dai turisti che scelgono questa meta sta proprio qui: nell'atmosfera di eleganza che si respira nelle quattro strade che delimitano il Quadrilatero d'Oro, così come nelle bellissime vie che lo intersecano, a percorrenza quasi esclusivamente pedonale.

Casa Museo Poldi Pezzoli

La Casa Museo Poldi Pezzoli, ospitata da un palazzo seicentesco riadattato in stile neoclassico, è costituita da 30 sale ricche di oggetti d'arte e da un giardino interno all'inglese impreziosito da statue e fontane.

Uno splendore di luci e colori caratterizza la sequenza di ambienti, realizzati con stili diversi grazie al contributo di architetti e decoratori scelti da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, ottocentesco padrone di casa che fu patriota, collezionista e benefattore della Città. Lo scalone e la stanza da letto, ad esempio, sono in stile barocco mentre lo studiolo dantesco evoca atmosfere medievali; la Sala Nera è in stile Rinascimentale, mentre la Sala d’Armi, realizzata in stile neogotico, è stata reinterpretata dall’artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro. Le stanze, in gran parte distrutte dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, conservano una raccolta di arte applicata d'immenso valore: quadri della pittura lombarda, fiorentina e veneziana, sculture, arredi, gioielli, porcellane, vetri, orologi solari e meccanici...oltre 5000 oggetti straordinari che raccontano tante epoche diverse, dall'antichità all'Ottocento.

Puoi visitare virtualmente l'ultima mostra-dossier "Mantegna ritrovato": scopri le date sul sito ufficiale del Museo.

Casa del Manzoni

Alessandro Manzoni ha vissuto in molte case, ma l’unica che possa considerarsi veramente sua è quella che acquistò al prezzo di 107.000 L. in contrada del Morone, 1. Qui il famoso scrittore milanese vide crescere la sua numerosa famiglia, scrisse i Promessi Sposi, e trascorse gran parte della sua vita.

La casa, organizzata su tre piani, presenta una collocazione centrale che, anche all'epoca, permetteva all'autore di unire le esigenze di lettura, meditazione e ricerca (nel suo studio affacciato sul giardino) all'accoglienza degli affetti familiari e degli amici.

Dopo la morte di Manzoni (avvenuta nel 1873) l'immobile ha subito diversi cambi di proprietà finché, nel 1937, è stato donato al Comune di Milano dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e destinato al "Centro Nazionale Studi Manzoniani".

A Casa Manzoni, il percorso di visita è suddiviso in dieci sezioni: attraverso gli arredi e le opere d'arte esposte nelle sale potrai ripercorrere diversi momenti della vita e dell'opera dello scrittore, e scoprirai una sua curiosa passione...per la botanica.

Palazzo Morando

Se ti va di fare due passi nella storia della moda allora non puoi mancare la tappa a Palazzo Morando. Questo edificio vanta un nobile passato e dal 2010 ospita il Museo | Costume Moda Immagine.

Palazzo Morando Attendolo Bolognini ha origini antiche e nobiliari. Oggi presenta una doppia identità: il suggestivo percorso museale ti porterà a varcare la soglia di una dimora signorile settecentesca, ricomposta nella sua raffinata fisionomia originaria, e ad ammirare la grande Pinacoteca in cui sono esposte le collezioni d'arte del Conte Morando Bolognini. Nell'ala nuova potrai invece scoprire la raccolta di Moda e Costume del Comune di Milano, nata dalla sistemazione delle collezioni di abiti, accessori e uniformi tratti dal guardaroba civico. Nelle sale del Palazzo vengono esposti a rotazione i costumi più significativi della collezione (risalenti dal 1600 ad oggi), un ricco patrimonio di rara qualità e ampiezza che colpirà dritto al tuo cuore fashionista.

Piazza San Babila

Luogo simbolico che mescola attitudini borghesi e inquietudini culturali, Piazza San Babila, che prende il nome dall'omonima Basilica, è il cuore contraddittorio di Milano.

Le linee severe, tipiche dell'architettura razionalista anni '30, sono interrotte dalla vivacità colorata dei negozi, dal glamour dei locali e dal viavai di persone. All’angolo con corso Matteotti potrai scorgere il primo grattacielo di Milano - la Torre Snia Viscosa - progettata nel 1937 e soprannominata “Rubanuvole” per lo slancio (all'epoca) avveniristico. La grande fontana posta al suo centro dona un tocco azzurro ai sobri spazi lineari che caratterizzano la piazza.

Se fossi stanco al termine di questo tour fashion-culturale molto impegnativo, in questa zona trovi tantissimi locali per provare un aperitivo tradizionale, tra cui il Gin Rosa, intitolato al drink iconico qui ideato negli anni rampanti della "Milano da bere".

Corso Vittorio Emanuele II

Da Piazza San Babila puoi tornare verso il Duomo passeggiando per Corso Vittorio Emanuele II, un'ampia strada a percorrenza pedonale che ha costituito un collegamento commerciale di primaria importanza sin dall'epoca romana.

I suoi portici sono l'ideale per una passeggiata in compagnia degli amici e sono apprezzati come uno dei luoghi cult dello shopping milanese. Qui il mood è frizzante grazie ai numerosi negozi di abbigliamento dei principali brand internazionali, per la presenza della Rinascente, il grande magazzino storico della città, ma anche per le gelaterie, i ristoranti turistici e le postazioni di street food.

La Chiesa di San Carlo al Corso, ben visibile a metà circa del cammino, è stata costruita nell'Ottocento sui resti della Chiesa di Santa Maria dei Servi. La strada era al tempo intitolata "Corsia dei Servi" proprio in onore al Convento dei Servi di Maria. Alessandro Manzoni, ospite della Casa che abbiamo visitato in questo tour, pone in Corsia dei Servi il "forno delle Grucce" (el Prestin di Scansc in milanese) nel suo famosissimo romanzo "I Promessi Sposi".