I muri di Milano restituiscono un significato a chi li guarda, facendosi portatori di una bellezza urbana aperta a chiunque passeggi per la città in cerca di ispirazione, o semplicemente, qualcosa di bello da guardare.
Dove puoi trovare la street art a Milano? La risposta è un itinerario tracciato seguendo le 9 parole chiave che legano la città alla sua Urban Art.
Colore, esagerazione, irriverenza: è questo il murale in Via Balzaretti, zona Città Studi, sede del progetto creativo e magazine Toilet Paper, nato dall’idea dall’artista contemporaneo Maurizio Cattelan e del fotografo Pierpaolo Ferrari.
Quando si passeggia per la Toilet Paper street, si entra nel mondo eclettico dei fondatori che ci lasciano un'eredità artistica dai colori accesi e dai toni decisamente sopra le righe.
Lo sai che Maurizio Cattelan è il creatore di un’altra opera a cielo aperto? Si tratta di L.O.V.E in Piazza Affari.
Vai in Largo La Foppa, a due passi dal quartiere artistico di Brera, e ammira il famoso “Muro Gucci”. Il wall cambia sempre d’abito, in armonia con la città, per lasciare spazio a diverse forme di espressione legate alla street art.
Il muro negli anni ha omaggiato personaggi celebri rappresentati sulla tela urbana, e si è fatto portatore di messaggi sociali, sempre diretti e senza filtri.
Quale sarà il prossimo soggetto?
Hai mai sentito parlare di Ortica, o Ortiga, come direbbero i Milanesi?
Il quartiere, a due passi da Lambrate, si è trasformato negli anni in un museo a cielo aperto grazie all’opera del collettivo OrticaNoodles, mente creativa ed operativa del progetto OR.ME Ortica Memoria, che ha decorato i muri con più di 20 murales che raccontano storie del Novecento milanese.
L’ultima opera che si è aggiunta a questa collezione di street art è il murale in scala 1:2 della navata del Duomo di Milano, che crea una comunicazione tra le due anime della città: il centro e i suoi quartieri.
Lo sai che alla realizzazione del murale hanno dedicato un cortometraggio? Guarda qui il trailer!
I quartieri di Milano esprimono l’anima di Milano più legata all’arte di strada.
Nolo, acronimo della zona a Nord di Loreto, è il quartiere famoso per il suo mercato coperto, il suo castello (Ca’ de Sass) al civico 46 di Viale Monza e la sua atmosfera multiculturale.
Il quartiere è palcoscenico dell'estro creativo di numerosi artisti e c’è una via in particolare che lo testimonia: Via Pontano.
La firma in Via Pontano è di numerosi artisti, dal tedesco HNRX, a Irwin, a UrbanSolid, collettivo di studenti dell’Accademia di Brera che ha dato all’arte urbana la terza dimensione aggiungendo elementi in rilievo sulle superfici dipinte.
In questa foresta di tag, goditi stili diversi e rappresentazioni sorprendenti lungo il muro che costeggia la ferrovia.
A due passi da Porta Romana, sboccia un giardino fatto storie ed emozioni. Grazie all’intervento del Comune di Milano e alla donazione del benefattore Lino Faccincani, il Giardino delle Culture di Via Emilio Morosini è stato salvato dal degrado e tappezzato da murales ideati dall’artista pugliese Francesco “Millo” Giorgino, grande innovatore e rappresentante di un’arte che abbraccia e circonda il contesto cittadino.
A destra LOVE SEEKER cerca come un rabdomante l’amore tra i palazzi, mentre a sinistra HEART SLINGSHOT sta per lanciare proprio quell’amore verso tutti. Un bianco e nero con lampi di colore che ha dato a questi spazi nuova vita.
A pochi minuti a piedi da qui, puoi raggiungere via Lincoln, il quartiere arcobaleno con le sue case colorate: anche questa è una forma di street art, giusto?
Fa parte della collezione della fondazione Pirelli Hangar Bicocca Efêmero, il murale monumentale realizzato da Os Gêmeos. Il duo di artisti Brasiliani ha voluto dipingere sul muro dell’edificio un’opera di street art legata al passato industriale della fondazione.
Proprio in questi capannoni, che oggi ospitano mostre d’arte contemporanea e opere permanenti, venivano infatti costruite locomotive dei treni, e il murale raffigura un ragazzo che scala un vagone della metropolitana. Un’opera che unisce il passato reale e il futuro immaginato del viaggio.
Non perdere l’occasione di visitare tutto l’Hangar Bicocca: l’entrata è gratuita e le mostre sono sempre sorprendenti e pensate proprio per dare nuova vita a questi spazi ex industriali.
L’angolo tra via Benaco e via Brembo, in zona Lodi, ospita una persona molto speciale: una donna intenta a cucire un’unica grande bandiera raffigurante i vari paesi e le culture che popolano Milano.
La street art dell’artista fiorentino Zed1 è un omaggio al carattere multiculturale della città, ed è un messaggio di pace per la comunità, oltre che di amore per Milano. Infatti i fili con cui vengono cucite insieme le bandiere sono gli ingredienti dello “Sbagliato”, il tipico cocktail dell’aperitivo milanese.
Quando nel 2019 l’opera rischiava di essere coperta da un maxi-cartellone pubblicitario, i residenti della zona hanno lottato con le unghie e con i denti per mantenere integra la bellezza del suo messaggio.
Già che sei da queste parti, non perderti il murale dedicato a Porta Romana: è solo a 1 chilometro ed è una delle opere del progetto Un nome in ogni quartiere, scoprile tutte!
Gli Orticanoodles firmano un’opera che tappezza il muro in Via Conchetta, zona navigli, all’angolo con via Troilo.
Un immenso cuore campeggia su sfondo nero circondato da costellazioni, pianeti e sistemi che tracciano la mappatura astrale della nostra cultura musicale. Il murale è un coloratissimo viaggio alla scoperta delle numerose sfaccettature della musica e dei suoi infiniti generi, visibile anche di notte grazie alle vernici fluorescenti. Non a caso l’opera è stata inaugurata durante la Milano Music Week 2018.
Il collettivo non è nuovo a collaborazioni con partner di spessore. Pochi anni fa hanno omaggiato i 170 anni dell’azienda Fratelli Branca donando un nuovo colore alla storica Ciminiera Branca in Via Resegone 2, il murale più alto d’Italia e uno dei più alti in tutta Europa.
Milano è sempre proiettata verso il futuro: per questo è nato il MAUA, Museo di Arte Urbana Aumentata. È un museo molto particolare: non è un edificio in cui entrare, ma sfrutta tanti muri sparsi in città, lontano dal centro, per scoprire la bellezza dell’arte all’aria aperta nelle periferie.
Come funziona? Semplice: basta scaricare la app, e una volta arrivati davanti ai murales che trovi su questa mappa, inquadrarli attraverso la fotocamera. Vedrai le figure prendere vita, per un’esperienza che va al di là della semplice vernice.
Scegli il tuo murale preferito e parti alla scoperta di questo museo del futuro.