L’edizione di WHITE Milano che si inaugura il 19 Settembre si prospetta come particolarmente rilevante. I motivi sono tanti: numerosi progetti che coinvolgono espositori, buyer e media partner, aziende espositrici di grande qualità, elevato numero di designer, e focus sul tema della sostenibilità, argomento sempre più coinvolgente per il fashion system.

Con il 4% in più di marchi esposti rispetto all’ultima edizione, e una superficie di 23.000 mq, il Salone, patrocinato dal Comune di Milano, si attesta come la piattaforma di riferimento per il womenswear di attualità, grazie anche al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e di ICE – Agenzia, e alla partnership con Confartigianato Imprese. Grazie all’incessante lavoro di scouting internazionale, WHITE consente ai buyer di trovare brand e prodotti nuovi e di tendenza come Gayeon Lee, Barragan, Nashe, Agarw-Ūd, Filles a papa e, dalla Cina, YOUPPIE!, Damowang, Selah, Pingsi Zhou e AMNUE. Tra gli highlights ci sono nomi del calibro di Laura Aparicio, Ancient Greek Sandals, Yuliya Magdych, Agua de Coco por Liana Thomaz. A questi si affiancano label come Pipatchara, Base Mark, Lu Ren Cashmere, Estebanot, Stella Tures. Tra le riconferme importanti ci sono Faliero Sarti, Transit Par-Such, Pierre-Louis Mascia, Roberto Collina, Sofie D’Hoore, Attic and Barn, OOF, Salvatore Santoro, Rundholz Black Label & Dip.

A questi asset si aggiungono gli Special designati dal Salone. Come Special Guest è stato scelto Muné, brand del designer giapponese Munenori Uemuro, caratterizzato da un perfetto bilanciamento tra unicità e semplicità, in cui il folklore femminile vintage si combina con accenti tratti dal workwear maschile. Boyish, marchio californiano specchio di un womenswear che guarda al futuro, è stato nominato Special Project del Salone, grazie al suo design moderno e alla produzione sostenibile impegnata nell’utilizzo di pratiche attente all’ambiente per lo sviluppo dei suoi modelli. Special Designer sarà invece nana-nana, brand giapponese dal design essenziale che si distingue per un’attitudine allo stile degli accessori di uso quotidiano e un’accurata selezione dei materiali utilizzati, che presenterà anche un’installazione itinerante, l’Akira Art Wall Project.

Inoltre, oggi che buyer e compratori finali tendono a orientarsi su parole chiave come sostenibilità e responsabilità, e a cercare prodotti di matrice artigianale, WHITE porta in primo piano quelle piccole e medie imprese che già per la loro conformazione racchiudono un concetto etico e sociale, e sono di per sé sostenibili. Esse rappresentano la spina dorsale e produttiva del nostro paese, e WHITE vuole presentarle per farle apprezzare al grande pubblico che abitualmente affluisce al Salone.

L’anticipo dell’opening a giovedì 19 (anziché il consueto venerdì) è stato scelto per permettere a WHITE di avere una sintonia più strategica con il calendario di Milano Moda Donna e con gli altri appuntamenti di settore, consentendo così alle aziende espositrici di beneficiare della presenza degli operatori internazionali confluiti a Milano per l’avvio della Fashion Week. Un ulteriore passo che rafforza la centralità del Salone, e che conferma WHITE e il Tortona Fashion District quale polo dinamico e vitale nella settimana della moda milanese.