Torre Velasca

La torre con le bretelle

Torre Velasca
Piazza Velasca, 3/5

La Torre Velasca, battezzata dai milanesi la “torre con le bretelle”, è uno dei grattacieli più iconici di Milano e svetta con orgoglio fra le punte più imponenti della città. Alta 106m strizza l’occhio al Duomo, al Castello Sforzesco, ai palazzoni più moderni di Isola, Garibaldi e City Life. Brutalista, razionalista, neoliberty. La sua particolare forma a fungo nasce dall’intenzione di separare gli uffici dai moduli abitativi, posti nel blocco superiore, e dal desiderio di toccare il cielo che Milano offre al suo cospetto. E così assomiglia anche a una torre medievale, che raccoglie gli spunti architettonici dell’Ottocento e quelli del secolo che è venuto dopo la sua costruzione. 

 

Essendo un luogo cult milanese, la Torre Velasca è stata set di film e location nominata, ricordata e descritta attraverso le parole di numerosi autori e giornalisti. Ne Il Vedovo di Dino Risi (1959), è celebre la scena con Alberto Sordi che telefona dalla reception posta al piano terra. Sulle pagine di Un Amore di Dino Buzzati (1963) invece, è lo sfondo silenzioso del centro città, mai protagonista ma presente - è facile che l’architetto Antonio Dorigo, protagonista del romanzo, la incroci durante le sue passeggiate in centro. Durante le Design Week passate, più di un artista ha scelto di illuminarne esternamente i ventisei piani con neon accesi, lasciando che tutti i passanti camminassero ammirandone il profilo colorato.

 

A cura di @alessia__musillo

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