Può un’intelligenza artificiale innamorarsi di una poetessa e donarle l’eternità? La risposta sta all’interno di World Needs Poets ‘Grace Experience’, installazione alla Fabbrica del Vapore dal 14 dicembre 2019 al 9 gennaio 2020 prodotta da Ubi Minor APS e LuxLab.

Una graphic novel che si trasforma in un viaggio sensoriale ed emozionale fatto di una installazione video, di attrici che interagiscono tra di loro immerse in una suggestiva cornice scenografica e di suoni classici condensati in un’avanguardia elettronica.

Al centro della narrazione un tema tra i più antichi e, insieme, contemporanei per l’umanità: la finitezza dell’essere umano di fronte all’infinito svolgersi della coscienza.
Tempo ed eternità, spazio e infinito.
Protagoniste due entità femminili: un’intelligenza artificiale e una giovane poetessa.

La storia: a Babel, in un lontano futuro, una multinazionale ha messo a punto una tecnologia in grado di rendere l’uomo immortale creando una Capsula Criogena, un embrione biomeccanico guidato da una potentissima intelligenza artificiale femminile che, simulando le funzioni di un utero materno, sviluppa e cambia l’ospite in un nuovo essere: da umano a cibernetico. Nel profondo sonno in cui cade chi entra nella Capsula, tenere testa all’I.A. è l’ostacolo più difficile da superare. La coscienza umana è troppo umana e fragile come la carne che la ospita. Fino a che nella capsula entra una poetessa, la più grande che Babel avesse conosciuto: Grace.

L’esperienza, attraverso una suggestiva proiezione, trasporta gli spettatori nel cuore della storia. Musica ed effetti sonori completano la creazione di un film di circa 30 minuti, ciclicamente proiettato nell’arco della giornata.

L’iniziativa prevede, inoltre, un calendario di ospiti e attività: installazioni/mostre di artisti (tra i quali i giovani dell’Accademia di Brera), soundbath, laboratori, workshop e mini-convegni.