La mostra “Milano e gli anni ‘60” che si terrà a Palazzo Morando dal 6 novembre al 9 febbraio 2020 racconta, attraverso fotografie d’archivio e d’autore, video e oggetti, una storia di Milano che ripercorre la più importante decade che ha visto fiorire la città per come la conosciamo oggi.

Nel corso degli anni ’60 Milano conosce una stagione di grande fulgore, caratterizzata da un irrefrenabile fermento creativo e dal desiderio di lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra. Ogni singola manifestazione in città è baciata dal soffio del genio e quasi nulla sembra poter turbare quell’incanto. Billie Holiday, i Beatles, i Rolling Stones, Chet Baker, Lucio Fontana, Piero Manzoni, la vita notturna dei locali del jazz, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Marco Zanuso, Bruno Munari, Vico Magistretti e Achille Castiglioni sono soltanto alcuni dei protagonisti della scena milanese di quegli anni: da qualsiasi angolatura la si guardasse, Milano presentava il profilo di una città destinata a un radioso avvenire.

Da questa malia Milano si sarebbe svegliata bruscamente, precipitando, nel breve volgere di un pomeriggio, dal più eccitante dei sogni al più atroce degli incubi.

In Piazza Fontana, è il 12 dicembre 1969, esplode una bomba nel salone centrale della Banca dell’Agricoltura. E' una strage, anzi la strage, che segnerà in modo drammatico l’inizio di una nuova stagione politica e sociale destinata a cambiare la storia del paese.