Per l'autunno 2019 il Mudec - Museo delle Culture presenta il progetto Oriente Mudec: il Giappone è il grande protagonista dell'immaginario dell'Oriente che inizia a formarsi in Europa già nel tardo XVI secolo, per poi diffondersi come vera e propria fascinazione per molti artisti e intellettuali europei del XIX secolo, attratti dalle suggestioni esotiche di quelle terre lontane.
"Oriente Mudec" si articola in due mostre dal 1 ottobre al 2 febbraio 2020 e un programma di iniziative per raccontare le sfaccettature della cultura giapponese e l'incontro artistico-culturale di Europa e Asia, e in particolare di Italia e Giappone.
Nella prima mostra sonno esposte le opere di provenienza soprattutto giapponese, per la maggior parte provenienti dalla Collezione Passalacqua, e illustra i primi rapporti storici tra l'Italia e il Giappone.
La seconda mostra si focalizza sulle avventure imprenditoriali e sugli scambi artistici dalla fine dell'800: hanno subito l'incanto del Giapponismo molti artisti e intellettuali europei, da De Nittis a Rodin, da Van Gogh a Gauguin, da Toulouse-Lautrec a Monet, da Galileo Chini a Giovanni Segantini e molti altri.
Trovi qui sotto i dettagli.
Orari:
lunedì 14.30 - 19.30
martedì - mercoledì - venerdì - domenica 9.30 - 19.30
giovedì - sabato 9.30 - 22.30
Aperture o chiusure straordinarie
venerdì 1 novembre (Ognissanti) 9.30 - 19.30
sabato 7 dicembre (S. Ambrogio) 9.30 - 22.30
domenica 8 dicembre (Immacolata) 9.30 - 19.30
martedì 24 dicembre (Vigilia di Natale) 9.30 - 14.00
mercoledì 25 dicembre (Natale) 14.30 - 19.30
giovedì 26 dicembre (Santo Stefano) 9.30 - 22.30
martedì 31 dicembre (San Silvestro) 9.30 - 14.00
mercoledì 1 gennaio (Capodanno) 14.30 - 19.30
lunedì 6 gennaio (Epifania) 9.30 - 19.30
La biglietteria chiude un'ora prima (ultimo ingresso)
Informazioni biglietto:
Mostra Impressioni D'Oriente
intero € 14
ridotto € 12
ridotto speciale, ATM, martedì universitari e convenzioni € 8
bambini - dai 3 ai 5 anni € 4 - dai 6 ai 13 anni € 8
open € 18,00 - Prevendita obbligatoria
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura
Per dettagli su convenzioni e biglietti speciali vai sul sito
Mostra Quando il Giappone scoprì l'Italia
Ingresso gratuito
Acquista online:
I primi rapporti tra l'Italia e il Paese del Sol Levante esposti nella prima sezione della mostra Ito Mancio e le Ambascerie giapponesi 1585-1615 risalgono alle prime curiosità e ai primi tentativi di tracciare le mappe di quella terra, con la mediazione dei missionari Gesuiti e la loro opera di evangelizzazione del "Cipango": questo il nome antico del Giappone, chiamato così da Marco Polo nel Milione.
Un numero crescente di oggetti arriva in città come Milano nella seconda parte del XIX secolo, anche per le forti relazioni con l'Asia dei commercianti lombardi della seta e crescono i musei privati di arte giapponese, fra cui appunto quello allestito nella seconda metà dell'Ottocento dal conte Passalacqua nella sua casa sul lago di Como. La seconda sezione, Un Museo giapponese in Lombardia. La Collezione del conte Giovanni Battista Lucini Passalacqua, raccoglie importanti manufatti di questa collezione quali lacche, porcellane, bronzi, tessuti e una splendida collezioni di armi da parata.
La mostra illustra la curiosità verso il Giappone che pervase la cultura artistica a cavallo dell'inizio del XX secolo, in particolar modo in Francia e in Italia.
Oltre 170 opere tra dipinti, stampe, oggetti d'arredo, sculture e arte applicata provenienti da importanti musei italiani e europei e collezionisti privati.
In quell'epoca anche in Giappone vi fu una grande fascinazione per l'Occidente e la modernità: trovate opere di movimenti artistici giapponesi raramente esposte.
Il programma delle iniziative dedicate all'incontro tra Europa e Giappone comprende esposizioni temporanee, laboratori e attività per bambini e famiglie, panel ed incontri. Il calendario completo è disponibile sul sito ufficiale del Mudec.