Mostre a Milano 2025
Scopri e visita le mostre in programma negli spazi del Comune di Milano

Il programma delle mostre 2025 a Milano è vastissimo: scegli le tue preferite e segna in calendario la visita!
Scopri qui sotto le mostre assolutamente da non perdere dei prossimi mesi.
Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2025


Le innumerevoli immagini giunte fino a noi dall’Antico Egitto, sculture, rilievi, pitture ecc., sono vivide testimonianze della società che le ha prodotte. Sono immagini immediatamente riconoscibili, perché rispecchiano un canone artistico preciso, profondamente legato alla visione del mondo, dell’umano e del divino della civiltà egizia.
La piccola esposizione allestita presso il Civico Museo Archeologico intende offrire una presentazione dell’arte egizia e delle sue specificità, attraverso una selezione di reperti della sua collezione.
A cura di Sabrina Ceruti
La mostra è la prima retrospettiva antologica completa organizzata in un museo italiano e celebra l’artista franco-americana conosciuta per le sue grandi e colorate Nanas, ma rivelandone anche il lato impegnato attraverso una diversa lettura della sua opera.
Strutturato in otto sezioni, il percorso espositivo racconta la vita artistica di Niki, dagli esordi fino agli ultimi lavori, in un ritmo diacronico ma anche fortemente antologico che ripercorre, attraverso il mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle sue Nanas (e non solo), una vita personale molto meno colorata e materna, dove l’artista ha dovuto spesso distruggere per elaborare il dolore, e poi ricostruire, rompendo gli schemi attraverso le sue opere d’arte non convenzionali, mandando messaggi attraverso le sue intense provocazioni, e lasciando alla fine un’impronta duratura nel mondo dell’arte.
Realizzata in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, la mostra espone 110 opere, di cui una decina di grandi dimensioni e una allestita nel cortile esterno del Museo, oltre a una elegante selezione di vestiti della Maison Dior, che ricordano il suo passato di modella nei bellissimi scatti fotografici che la ritraggono, ma che contemporaneamente raccontano al pubblico una visione personale molto “pop” dell’arte, intesa come percorso verso la ricerca eclettica, la trasformazione e l’affermazione del bello e del femminile.
A cura di Lucia Pesapane
In collaborazione con Niki Charitable Art Foundation
Ufficio Stampa: 24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE | Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com
La mostra racconta la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut, una visione artistica e rivoluzionaria da cui hanno tratto ispirazione molti artisti contemporanei e che ancora oggi continua ad essere vitale. Nata nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, l’Art Brut, la cui definizione e teorizzazione appartiene all’artista e teorico francese Jean Dubuffet, rappresenta un’arte ‘grezza’, ‘pura’, ‘non filtrata’.
Attraverso un percorso quadripartito, l’esposizione presenta in un primo spazio un corpus di opere e di documenti che collocano in una prospettiva storica l’invenzione del concetto di Art Brut, relativamente al lavoro di Jean Dubuffet quale artista, scrittore e collezionista.
A seguire una selezione di opere provenienti dalle sue esplorazioni attesta l’ampiezza e la qualità delle sue ricerche in questo campo a monte della donazione del 1971. Un terzo insieme di provenienti dai cinque continenti è legato alle tematiche del corpo e delle credenze, entrambe ricorrenti nell’Art Brut. Per i loro soggetti e le loro origini, queste opere e questi autori entrano dunque particolarmente in risonanza con le collezioni del Museo.
Appositamente concepita per il Museo delle Culture, l’esposizione è resa possibile grazie alla collaborazione con la Collection de l’Art Brut di Losanna, che possiede una straordinaria raccolta di oltre 70.000 opere nata dal nucleo dell’eccezionale donazione fatta da Dubuffet alla Città di Losanna nel 1971. Disegni, dipinti, sculture e opere tessili, che crescono ancora oggi grazie ad acquisti e donazioni.
A cura di Sarah Lombardi e Anic Zanzi, con il supporto di Baptiste Brun per la sezione Jean Dubuffet
In collaborazione con la Collection de l’Art Brut, Losanna
Ufficio Stampa: 24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE | Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com
La mostra “¡Libertad! L’indipendenza del Perù nelle collezioni del MUDEC” celebra tre importanti anniversari: il Bicentenario della nascita del Perù, i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Perù, e il bicentenario della nascita di Antonio Raimondi, esploratore milanese, padre delle raccolte del MUDEC e pioniere della scienza nelle Ande.
L'esposizione, organizzata in collaborazione con il Consolato Generale del Perù a Milano, presenta al pubblico per la prima volta alcuni reperti: in una delle vetrine dell’Agorà sono in mostra, tra gli altri, una casacca in velluto che celebra le vittorie del maresciallo José Sucre (eroe delle guerre di indipendenza), una serie di oggetti inviati da Raimondi al Museo di Storia Naturale di Milano e oggi al Mudec, alcune opere in terracotta che testimoniano le più antiche culture preispaniche peruviane, dei tessuti etnografici e alcuni preziosi volumi della serie “El Peru” autografati da Antonio Raimondi - in prestito dal Museo di Storia Naturale di Milano.
Concludono la mostra alcune immagini di Candy Carmona e di Andrea Balossi.
Ufficio Stampa 24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE | Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com
La più grande esposizione ufficiale in Occidente celebra i 50 anni del visionario Maestro di Shizuoka.
Con oltre 130 opere dai suoi studi di Tokyo, racconta la storia dell'animazione e dell’intrattenimento mondiale. Da Tatsunoko a Final Fantasy e Vogue, un viaggio di pura arte visiva e narrativa per unire generazioni diverse. Un allestimento scenografico in quattro sezioni, arricchito da oggetti e filmati, svela tecniche, visioni e opere iconiche, ormai impresse nell’immaginario collettivo.
A cura di Luca Viola
Ufficio stampa Silvia Bellucci
A duecento anni dalla nascita, Il Museo di Storia Naturale di Milano celebra Emilio Cornalia (1824-1882) e Antonio Stoppani (1824-1891), maestri delle scienze naturali che ebbero un ruolo fondamentale nella sua storia, nella formazione delle sue ingenti collezioni e nella sua affermazione quale prestigioso centro di ricerca scientifica e divulgazione.
Frasi, pubblicazioni e illustrazioni originali di Cornalia e Stoppani scelte dal patrimonio storico-archivistico del Museo, accanto a esemplari dalle sue collezioni, raccontano la storia di questi due celebri e straordinari personaggi, indissolubile da quella della città di Milano, del Museo e della cultura italiana: dalle ricerche innovative e applicate, alla divulgazione della scienza allora ai suoi albori, alla costruzione ad hoc dell’attuale edificio destinato ad ospitare il Museo e atto ad accogliere e a restituire al pubblico la conoscenza del mondo naturale in tutta la sua complessità,
A cura di Anna Alessandrello, Giorgio Bardelli, Giorgio Chiozzi, Cristiano Dal Sasso, Enrico Muzio, Michela Podestà, Stefano Scali, Giorgio Teruzzi, Michele Zilioli
"Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo" di Adrian Paci è l’installazione site-specific dell’agorà per il 2024 e costituisce l’anticipazione della mostra "Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore" (marzo 2025).
L’installazione trasforma lo spazio dell’agorà con un mosaico dalle tonalità blu-verdi che rimandano ai colori del mare.
Ogni frammento di questa composizione apparentemente astratta è in realtà un dettaglio tratto da fotografie pubblicate in articoli di giornale che parlano di naufragi di migranti nel Mediterraneo, restituendoci fuori scala la resa ruvida della carta stampata.
A cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo
Ufficio Stampa: 24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE | Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com
La mostra “Visions in Motion – Graffiti and Echoes of Futurism” esplora il dialogo tra Futurismo italiano e Graffitismo americano, due movimenti che interpretano l’arte come flusso continuo e testimonianza del proprio tempo.
Entrambi concepiscono il futuro come energia perpetua, con i graffitisti che attraverso le bombolette spray esprimono appartenenza e ribellione. Lo spazio industriale della Fabbrica del Vapore a Milano diventa sfondo ideale per evocare l’atmosfera urbana da cui queste correnti hanno tratto origine.
A cura di Carlo Mc Cormik
Ufficio stampa Fabrizio Kühne comunicazione@fabriziokuhne.com
La storia dei negozi di tessuti Galtrucco attraversa tutto il Novecento e trova una collocazione importante nella città di Milano.
Il marchio diventa così un veicolo di narrazione in cui confluiscono le vicende del periodo bellico, della ricostruzione del dopoguerra, dei decenni del boom economico e del rilancio della città dopo il periodo buio degli anni ’70.
Fotografie d’epoca, documenti originali come i disegni di Brunetta, pagine pubblicitarie apparse sulle riviste e pezzi di arredo dei negozi si alternano a una selezione di figurini originali degli anni Cinquanta e Sessanta e a una ventina di abiti confezionati con i loro tessuti conservati nelle collezioni di Palazzo Morando, in musei italiani, negli archivi di alcune maison e collezioni private.
A cura di Alessandra Coppa, Enrica Morini e Margherita Rosina
La mostra consiste in un emozionante labirinto che racconta i diversi temi del regista Tim Burton, attraverso una varietà di stanze contenenti opere d'arte originali e utilizzando tecnologia, luci, suoni e scenografie dei suoi film.
I visitatori tracceranno il proprio percorso attraverso la mente del genio, per esplorare i suoi personaggi e ambienti preferiti tratti dalla sua ampia e celebrata filmografia. La mostra offre un'esperienza unica, un emozionante viaggio attraverso l'universo creativo del regista, produttore, scrittore e artista che ha stupito grandi e piccini con film come Beetlejuice, Batman, Edward Mani di Forbice, Nightmare Before Christmas, La sposa cadavere, Sweeney Todd e Charlie e la Fabbrica del Cioccolato.
Il 9 gennaio 1854 nasceva Anna Kuliscioff e le celebrazioni per il Centenario della sua scomparsa avranno inizio il 9 gennaio 2025 con l’inaugurazione di una Mostra Documentaria e lei dedicata, che avrà luogo a Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento a Milano, lo stesso luogo dove nel 2015 la Fondazione Anna Kuliscioff aveva celebrato il novantesimo anniversario della scomparsa.
La mostra sarà articolata nelle seguenti sezioni:
- Monografie e opuscoli
- Documenti d’archivio
-
Reperti e immagini
A cura di Fondazione Kuliscioff
Una prima assoluta in Italia, oltre 100 scatti iconici con stampe al platino raccontano l’importanza che George Hoyningen-Huene ha avuto nella storia della fotografia.
Influenzato dall’arte classica e dal Surrealismo, è parte della cerchia ristretta di Man Ray, frequenta artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso e Jean Cocteau e collabora con Vogue e Harper’s Bazaar. I suoi scatti testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, dai Ballets Russes di Diaghilev, a quelli dei ballerini Serge Lifar e Olga Spessivtzeva con i costumi disegnati da De Chirico.
A cura di Susanna Brown
Ufficio Stampa: Anna Defrancesco ad@annadefrancesco.com
L'acqua è componente poetica rilevante e ricorrente nella produzione artistica di Gioxe De Micheli, la cui ormai lunga carriera costituisce una parte importante della più recente storia dell'arte particolarmente milanese.
Tra i molti motivi di ispirazione che questo tema può suggerire, l'artista mostra evidente preferenza per la considerazione dell'elemento acquoreo nella sua natura di mare, fiume, lago, da intendere soprattutto come luogo del viaggio e delle storie collegate a passaggi nella geografia del mondo e non solo.
Nell'età più antica l'acqua costituiva la via di trasporto per eccellenza, trasformandosi nello scenario ideale di miti e leggende: anche nella pittura di De Micheli spesso l'acqua definisce lo spazio nel quale vivono personaggi protagonisti di nuove storie, la cui apparenza fiabesca sottende invece una radice di assoluta realtà.
Dedicata a uno dei protagonisti più influenti e riconosciuti dell’arte italiana del ‘900, la mostra Casorati è un’antologica che ricostruisce l’intero arco di attività dell’artista, ripercorrendo le diverse stagioni della sua pittura. Concepita per le sale di Palazzo Reale, l’esposizione raccoglie cento opere di assoluto rilievo, tra dipinti, sculture, disegni e opere grafiche, provenienti da prestigiose raccolte private e da collezioni museali, tra le quali, in particolare la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il museo italiano depositario del più cospicuo nucleo di opere dell’artista.
Cardine del progetto è la stretta collaborazione con l’Archivio Felice Casorati, che ha concesso in prestito dipinti di fondamentale importanza, insieme a incisioni, disegni, sculture, arredi e documenti.
L’esposizione valorizza il legame storico tra l’artista e la città di Milano. A distanza di trentacinque anni, Felice Casorati torna a Palazzo Reale, sede nel 1990 di una memorabile antologica curata da Claudia Gian Ferrari, che fu corredata dal catalogo a cura di Maria Mimita Lamberti, con un saggio di Paolo Fossati. In vita, nel corso della sua lunga carriera, l’artista ha attribuito una funzione strategica a questa città, prima in Italia a dotarsi di un moderno sistema e mercato dell’arte.
La mostra mette in luce anche la vocazione e l’attività poliedriche dell’artista, che si spingono oltre la pittura nei territori di altre arti: dalla scultura alla grafica, dove Casorati ha ottenuto risultati altrettanto alti e originali grazie a una continua sperimentazione, senza dimenticare il disegno, l'illustrazione e la passione per la musica, che lo ha portato a una notevolissima attività di scenografo e costumista.
A cura di Giorgia Bertolino, Ferdinando Mazzocca e Francesco Poli
Ufficio Stampa: Marsilio Arte ufficio.stampa@marsilioarte.it Giovanna Ambrosano – g.ambrosano@marsilioarte.it
Luis Gomez Armenteros dichiara:
ho scoperto che per i Comanche la parola Comanche significava ‘popolo’, ma per gli altri ‘il nemico che vuole combattere sempre contro di me’.
Questa visione del sé e dell’altro è ancora di grande attualità. Inoltre sono un popolo nomade, condizione che non solo converge nel mio lavoro sperimentale, ma anche nella mia vita come emigrante.
La mostra sarà preceduta da un workshop curato dall’artista stesso.
A cura di Giacomo Zaza
Ufficio stampa: Marcella Russo - marcella.russo@rp-press.it
Leonor Fini si inserisce nella lunga storia di Palazzo Reale nel presentare mostre sul Surrealismo e su artisti legati al movimento, nonché nel più continuo interesse a promuovere esposizioni incentrate sul riconoscimento delle donne artiste, evidenziandone il ruolo nella società e nella cultura.
La mostra vuole indagare riflessioni aggiornate sul lavoro di Fini, così da renderlo accessibile a tutte le generazioni.
Il suo lavoro affronta temi fondamentali della società contemporanea, come la messa in discussione del genere, dell'identità, dell'appartenenza, dei modelli consolidati di famiglia, della mascolinità e della femminilità. Il titolo della mostra si ispira alle riflessioni che il suo operato suscitò in importanti scrittori e artisti del suo tempo, fra cui Jean Genet, Max Ernst o Jean Cocteau.
L'identificazione con la Sfinge, creatura leggendaria, è anche la dichiarazione di principi dei curatori in merito agli aspetti multiformi della sua opera e sulla sua natura in continua evoluzione. Il percorso espositivo comprende pittura, disegno, fotografia, arte decorativa, design di moda, costumi, libri d’artista e documenti per sottolineare la poliedricità dell’artista.
A cura di Tere Arcq e Carlos Martín
Ufficio Stampa: PCM studio – Francesca Ceriani francesca@paolamanfredi.com
Nel 2025 ricorre il centenario de l'Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, l'evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco: un gusto innovativo diffusosi in Europa nel primo dopoguerra.
Per celebrare questo anniversario, la mostra presenterà al pubblico starordinari esempi di arti decorative italiane ed europee, dai vetri alle porcellane alle maioliche, dai tessuti agli arredi e all’oreficeria, ma anche opere d’arte stricto sensu quali dipinti, sculture, disegni e manifesti pubblicitari, nonché immagini d'epoca e spezzoni cinematografici per restituire il più possibile il clima e le atmosfere di un'epoca irripetibile e affascinante.
A cura di Valerio Terraroli
Ufficio Stampa: 24OreCultura Elettra Occhini elettra.occhini@ilsole24ore.com
Presentata in anteprima internazionale a Palazzo Reale di Milano, la mostra mette in dialogo più di 140 opere e 80 grandi artisti contemporanei di tutto il mondo.
Da Cindy Sherman a Lynette Yiadom-Boakye, da Nan Goldin a Nicole Eisenman, da Kiki Smith a Marc Quinn, da Lisetta Carmi a Francesco Vezzoli; tutti artisti presenti nell’inedita e prestigiosa sezione contemporanea della Collezione Giuseppe Iannaccone che, da febbraio ad aprile, saranno legati e collegati da un dialogo sui più importanti temi sociali come il rapporto con il corpo, l’identità in continua evoluzione, il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente. Un’esperienza che attraversa confini temporali e spaziali, proponendo un dialogo tra visioni geograficamente distanti ma convergenti su temi sensibili e imprescindibili per la contemporaneità.
Prodotta da Palazzo Reale di Milano e Arthemisia, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone, la mostra rappresenta un’occasione unica per esplorare, attraverso gli occhi degli artisti che hanno sempre dimostrato di saper vedere oltre, i cambiamenti sociali e culturali che plasmano il nostro presente.
Ufficio Stampa: Arthemisia - Salvatore Macaluso sam@arthemisia.it | press@arthemisia.it
La mostra rilegge le collezioni etnografiche del MUDEC come uno spazio di oggetti legati al viaggio: dai manufatti portati da appassionati e ricercatori, a veri e propri souvenir, fino alle testimonianze legate alla “materialità” dei viaggi: mezzi di trasporto, effetti personali, valigie.
Non mancherà una riflessione sul tema dei viaggi cerimoniali, mitici, metaforici, mentre il tema delle migrazioni e delle diaspore, passate e attuali, sarà affrontato con contributi significativi di artisti contemporanei – “registi” che lavorano con diversi nomadismi.
La mostra, anche grazie alla collaborazione di altri musei e istituzioni milanesi, riscopre così alcuni contesti, li arricchisce e porta a una diversa comprensione della politica e dell'economia del turismo/viaggio.
A cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo
Ufficio Stampa 24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE | Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com
Pray for seamen unisce luoghi di geografie diverse tra il Mar Mediterraneo e l’ Oceano Atlantico: Trapani in Sicilia, le isole Kerkennah in Tunisia e Jamestown ad Accra, in Ghana.
Attraverso le fotografie di Francesco Bellina, incontriamo uomini e donne che fanno lo stesso mestiere: sono pescatori che osservano il declino dei mari e condividono le preoccupazioni per il loro futuro. Provenendo da una famiglia di pescatori, Bellina offre un ritratto intimo delle loro vite al di là delle mere preoccupazioni economiche e politiche.
Bellina invita a riconnetterci con la dimensione umana dell'immensa trasformazione socio-economica a cui stiamo assistendo. Anche se fondamentalmente radicato nella realtà locale delle comunità costiere, Pray for seamen è un appello globale che ci riguarda da vicino.
A cura di Aldo Premoli
Il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano presenta la prima ampia personale in Italia dell'artista iraniana Shirin Neshat (1957, Qazvin), vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1999, del Leone d’Argento per la Miglior Regia al Film Festival di Venezia nel 2009 e del Praemium Imperiale a Tokyo nel 2017. La mostra ripercorre oltre trent’anni di carriera, attraverso quasi duecento opere fotografiche e una decina di video-installazioni, entrate a far parte delle maggiori collezioni museali al mondo, come quelle del Whitney Museum, del MoMA, del Guggenheim di New York e della Tate Modern.
Artista multidisciplinare, Neshat si è confrontata con la fotografia, il video, il cinema e il teatro, creando narrazioni altamente liriche, oltre a visioni politicamente cariche, che mettono in discussione questioni di potere, religione, razza e relazioni tra passato e presente, Oriente e Occidente, individuo e collettività.
La lente attraverso cui Neshat interpreta la Storia e la Contemporaneità non solo del suo Paese d'origine, l'Iran, ma del mondo intero, è lo sguardo delle donne: dagli esordi nei primi anni Novanta con la serie fotografica Women of Allah, i celebri corpi femminili istoriati con calligrafie poetiche, fino a The Fury, video-installazione che anticipa il movimento “Woman, Life, Freedom”.
La ricerca di Shirin Neshat però travalica il tema di genere e, partendo dal dualismo uomo-donna, indaga le tensioni tra appartenenza ed esilio, salute e disagio mentale, sogno e realtà.
A cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti
Ufficio Stampa: PCM Studio di Paola C. Manfredi press@paolamanfredi.com
Nella primavera del 2025, l’artista Nico Vascellari presenterà Pastorale, una nuova grande mostra personale di opere recenti e inedite negli spazi del Palazzo Reale di Milano, tra cui la maestosa Sala delle Cariatidi.
Attraverso uno sguardo dal carattere antropologico, Vascellari (1976, Vittorio Veneto) esplora il legame tra l'uomo e la natura, intrecciando dimensioni personali e collettive con opere che spaziano tra performance, installazione, scultura, video e suono.
Il progetto trae ispirazione dalla storia della Sala delle Cariatidi, in particolare dagli eventi del XX secolo che ne causarono la quasi totale distruzione durante il bombardamento di Milano del 1943 e dalla successiva monumentale esposizione nel 1953 del Guernica di Pablo Picasso. Pastorale si estenderà inoltre ad altre location in città e includerà performance, sculture, installazioni e opere sonore.
A cura di Sergio Risaliti
Ufficio Stampa: Studio Nico Vascellari Sam Talbot
La mostra ripercorre la carriera della designer Nanda Vigo attraverso documenti d’archivio inediti, in un allestimento che ripropone uno spaccato del suo studio.
Saranno esposti gli arredi e una selezione di lavori nella mostra che il CASVA, nell’ambito della Design Week, intende proporre in occasione della donazione.
A cura di Giampiero Bosoni, Mariella Brenna, Maria Fratelli e Francesca Picchi.
In occasione di Art Week 2025, il Museo del Novecento e l’Associazione ACACIA - Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana - presentano l’artista vincitore del Premio ACACIA.
Si consolida così la felice collaborazione tra realtà pubblica e privata con l’obiettivo comune di conservare e approfondire lo studio delle più recenti sperimentazioni artistiche.
L’opera vincitrice, esposta in uno spazio dedicato, entrerà a far parte della collezione del Museo grazie alla donazione ACACIA che dal 2015 si arricchisce ogni anno dei lavori di artisti contemporanei.
In occasione dell'ottantesimo Anniversario della Liberazione, le Civiche Raccolte Storiche propongono una mostra documentaria per raccontare la storia e le motivazioni dell’attribuzione alla città di Milano della Medaglia d'Oro al Valor Militare nel 1948.
Le motivazioni della medaglia sono collegate a quattro momenti della storia cittadina che hanno avuto un significato di portata nazionale: le Cinque Giornate del 1848, la rivolta del 6 febbraio 1853, il 9 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, estremi del periodo in cui Milano “oppose allo spietato nemico di ogni tempo, la fierezza e lo slancio di un’implacabile lotta partigiana”.
Ogni sezione della mostra sarà dedicata ad un approfondimento su tali date con un percorso di ricostruzione storica a pannelli accompagnato da documenti originali. In conclusione, del percorso di visita sarà previsto uno spazio laboratoriale per coinvolgere i visitatori.
A cura di Gregorio Taccola (Università degli Studi di Milano-Bicocca) in collaborazione con Ilaria Torelli e Patrizia Foglia. In collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca
L’immersione nei cataloghi commerciali ci permette di spaziare tra diverse categorie di oggetti da indossare, usare e regalare.
La mostra proporrà una selezione di materiali grafici delle collezioni della Raccolta Bertarelli, illustrando il passaggio dai cataloghi con incisioni e fotografie a quelli realizzati da illustratori e designer, sottolineandone il ruolo fondamentale all’interno del processo di pubblicità e vendita.
A cura di Marta Sironi
Il Museo del Novecento inaugura un ciclo di mostre nello Spazio Archivi dedicato alla rilettura dell’arte del Novecento a Milano attraverso la voce di alcuni dei critici più influenti nel panorama cittadino.
La figura del critico verrà analizzata attraverso progetti di ricerca tesi a presentarne i materiali d’archivio, gli scritti e i riferimenti visivi del panorama culturale in cui operarono.
A questa prima serie, ne seguirà una seconda, nel 2026, che analizzerà invece il sistema dell’arte meneghino riproponendo l’attività di alcune tra le gallerie più importanti e sperimentali.
Il confronto tra alcune sculture dell’artista Vincenzo Balena e opere del Museo Archeologico permetterà di evidenziare come la memoria dell’antico permei ancor oggi la creazione artistica, in corrispondenza con una nuova percezione dell’arte classica. Il tema del ritratto offrirà particolari opportunità di confronto, permettendo di metterne in luce le diverse funzioni, quali immagine umana o divina, celebrativa o privata, psicologica o trasfigurata rispetto al reale.
A cura di Valter Rosa, Francesca Pensa e Anna Provenzali
La mia passione per gli animali marini nasce in questo posto, da bambino. Una visita all’Acquario era un immersione in un mondo fantastico, uno spiare altri esseri viventi così diversi attraverso un vetro, un diaframma che permetteva di cogliere frammenti di vita, abitudini, comportamenti inaspettati, guizzi improvvisi o processioni lentissime.
L’aspetto fluido e mutevole dell’elemento acqua e la vita che si agita in esso, ancorché nello spazio finito di una vasca come diorama vivente, possono essere viste come la perfetta metafora della mente umana e del pensiero.
L’intenzione della mostra è proprio quella di attirare l’attenzione del visitatore attraverso l’aspetto ludico e inaspettato del diorama, per poi eventualmente incuriosirlo con la lettura della didascalia di accompagnamento alla comprensione di un tema interpretativo più ampio, sfruttando l’incredibile varietà delle forme di vita marina.
A cura Andrea Lancellotti
Il Comando Legione Carabinieri “Lombardia”, con la collaborazione di Triennale, Palazzo Reale e Musei Civici di Milano, realizzerà un evento espositivo nelle sale del Palazzo Reale di Milano, in occasione delle celebrazioni per il 211° anniversario dalla Fondazione dell’Arma.
In mostra, accanto alle uniformi storiche dell’Arma dei Carabinieri, il pubblico potrà ammirare dipinti e sculture provenienti dalle civiche raccolte, ma anche opere di artisti contemporanei - tra i quali Paladino, Chia e Clemente - in prestito dal Museo Storico dell’Arma e da collezioni private, che contribuiranno a costruire una narrazione dell’Istituzione, dalla sua fondazione ai giorni nostri.
A cura di Damiano Gullì
Nel primo Centenario dalla nascita di Mario Giacomelli, Palazzo Reale ospita una grande mostra retrospettiva, con oltre 300 opere fotografiche originali tra vintage e stampe d’epoca, documenti e materiali d’archivio.
In un suggestivo percorso narrativo, costruito su grandi capitoli cronologici, che si snodano attraverso le serie fotografiche ispirate alle letture dei grandi poeti, la mostra celebra il tema cardine di una fotografia come racconto, strutturato con il linguaggio dell’inconscio.
Il progetto espositivo si completa con la mostra dedicata alle metamorfosi della materia e alla sua concezione performativa della fotografia, che si terrà al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Con questa inedita collaborazione si intende documentare e rileggere criticamente l’intero percorso umano e artistico di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo.
A cura di Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli
È una mostra che racconta i pioneristici effetti speciali del celebre film cult La Storia Infinita.
L’iniziativa ha una missione culturale, educativa e sociale: salvaguardare l’arte e l’inventiva delle tecniche artigianali attraverso la divulgazione e l’intrattenimento, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni e motivarle ad esplorare soluzioni tangibili anziché virtuali, per dare una forma più concreta alla propria creatività.
A cura di Marcello Baretta, Pierfilippo Siena
La mostra intende esporre il progetto vincitore della ventesima edizione del premio Amilcare Ponchielli, primo photo editor italiano.
Menzione speciale verrà data al miglior progetto fotografico sul tema dei diritti delle donne e la parità di genere.
A cura di Premio Ponchielli
The Living Sea, una collezione di fotografie subacquee di Hussain Aga Khan, offre uno sguardo sulla straordinaria biodiversità degli oceani di Messico, Egitto, Tonga e Moorea.
La mostra viene presentata per la prima volta a Milano. La partnership tra Focused on Nature (fondata da Hussain Aga Khan) e Marevivo (fondata da Rosalba Giugni), si basa sul reciproco impegno a proteggere gli ecosistemi marini, le numerose specie animali che li popolano e la necessità di cercare soluzioni d'impatto per ridurre l'inquinamento degli oceani.
A cura di TAU DISEÑO
In collaborazione con Participant INC di New York, la prima mostra antologica del duo di artisti Alessandro Codagnone e John Lovett. Il duo italo-americano, nato a Milano nel 1995, ha spaziato con il proprio lavoro dalla fotografia alla scultura, dal video all’installazione fino alla performance, medium che spesso vede protagonisti i due artisti in un ironico gioco delle parti teso a smascherare i rapporti di forza che si definiscono all’interno delle relazioni interpersonali.
La loro arte esplora le dinamiche di potere e riflette su quei processi di normalizzazione in atto che castrano e soffocano le sub-culture, le pratiche di dissenso, l'affermarsi del soggettivo. A sei anni dalla morte di Codagnone, la mostra sarà un'occasione unica per capirne la rilevanza nel panorama artistico e l'influenza sulle generazioni successive a loro.
A cura di Diego Sileo
Ufficio Stampa: PCM Studio di Paola C. Manfredi press@paolamanfredi.com
Berruti è uno degli artisti italiani più riconoscibili nel mondo ed ha esposto in decine di musei internazionali: questa sarà un’esposizione fatta da grandi installazioni, interattive e scenografiche. Ci saranno quindi sculture, proiezioni, “meccanismi” scenici.
Il tema sarà quello trattato da Berruti in tutta la sua carriera, l’infanzia, che è il nostro comun denominatore, un momento che tutti abbiamo condiviso e con quelle figure Berruti ci parla di quello specifico momento della vita in cui tutto è ancora da decidere trasportandolo in una metafora che va molto oltre.
A cura di Nicolas Ballario
Ufficio Stampa: Arthemisia - Salvatore Macaluso sam@arthemisia.it | press@arthemisia.it
Appunti G - inventario femminile del terzo millennio - che si inserisce nel progetto WondHer in collaborazione con
Terre des Hommes - è un format nato dall’incontro tra Rita Pelusio, attrice, autrice e regista e Laila Pozzo, uno degli
astri nascenti della fotografia d’autore, per interrogarsi con un linguaggio ironico, non divisivo e pop su temi
legati all’universo femminile: il women empowerment, il gender gap, l’accettazione di sé (body positivity), l’identità
e i diritti ancora negati.
È un ‘gioco collettivo’ che ha coinvolto 200 donne provenienti dai più disparati ambiti professionali.
Ciascun ritratto è corredato da una riflessione sul tema dei diritti e del rapporto fra le donne e il mondo che le
circonda. Le loro parole compongono una sorta di racconto e di riflessione, ciascuna con il proprio personale registro,
sull'universo femminile.
A cura di Rita Pelusio e Laila Pozzo
Con la sua prima mostra milanese sul tema, Resi Girardello vuole evocare città sommerse attraverso il linguaggio della scultura/installazione.
Partendo dall’installazione SUBMERGED VENICE, ispirata ad un articolo del 2020 su Le Scienze, secondo il quale entro il 2100 l'innalzamento dei mari creerà un grande impatto sull'ambiente e sul patrimonio culturale di città costiere mondiali, Girardello intende mettere a fuoco lo skyline di alcune città di costa del mondo, come Venezia, New York, Singapore e Tokyo per sensibilizzare sulla necessità di adottare soluzioni sostenibili.
A cura di Emanuele Beluffi
L’impianto progettuale di Milano città che sale si fonda sulla possibilità di realizzare degli interventi culturali espositivi, adattando al mondo delle mostre d’arte la logica produttiva delle serie TV ovvero utilizzando la modalità seriale che la contemporaneità fruisce oggi sui vari canali on demand applicata al mondo delle mostre d’arte.
Il progetto si comporrà di sette episodi/esposizioni, della durata di 21 giorni ciascuno: Elio Vittorini e Milano, Albe Steiner Quaderno di ricerche, Giovanni Testori e i Segreti di Milano; il caso dell’Arialda, Tullio Brunone; Laboratorio di Comunicazione Militante, Milanottanta, Paolo Rosa; Il nuotatore (va troppo spesso ad Heidelberg) e d’intorni, Luisa Spinatelli.
A cura di Progetto Scalpendi
Tra i più rilevanti artisti nel panorama italiano contemporaneo, Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947) a partire dagli anni Settanta porta avanti una ricerca che, basata sull’interazione tra elementi quali l’acqua, il colore e i metalli, propone una rinnovata formulazione dell’opera definita per mutazioni alchemiche e flussi di conoscenza, in grado di offrire all’osservatore una nuova consapevolezza sul sé e sul mondo.
La mostra, che comprenderà circa 50 opere a Palazzo Reale e un’opera site-specific al Museo del Novecento, si svilupperà non tanto seguendo un percorso cronologico quanto si concentrerà intorno a quelle tematiche che sono alla base del suo universo teorico, pittorico e scultoreo.
A cura di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini
La Galleria d’Arte Moderna di Milano presenta una mostra monografica su Giuseppe Pellizza da Volpedo, attraverso una selezione di dipinti e disegni che ne ripercorrono la carriera artistica e biografica.
Questo evento, il primo a Milano a lui dedicato, offre l’occasione di esplorare il ruolo dell’artista nel movimento divisionista, approfondendo temi legati al realismo sociale e le influenze simboliste che hanno segnato la sua produzione artistica.
A cura di Aurora Scotti e Paola Zatti
Le chat (Il gatto) non è soltanto un popolare fumetto umoristico: dagli anni ’90 è il soggetto principale di svariate mostre, raffigurato in quadri (acrilici di grande formato) così come in sculture ispirate all’arte classica e contemporanea.
Caustico e irriverente, senza risparmiare il suo stesso autore e creatore, il Gatto imita e sfida, illustra e contrasta tutti i miti e i misteri dell’universale soggettivo, dal discobolo di Mirone alla Venere di Milo, dalla Gioconda di Leonardo alla Lattaia di Vermeer, dal Pensatore di Rodin alla sedia di Van Gogh.
A cura di Philippe Geluck, Fabio Di Gioia, Barbara Altomonte
La mostra costituisce il punto di arrivo di un attento studio degli oltre seicento disegni riconducibili alla collezione di Antonio Guasconi, confluita nelle raccolte civiche per legato nel 1863, oggi conservata presso il Gabinetto dei Disegni.
Guasconi riunì una eclettica raccolta di fogli, con una predilezione per gli artisti veneti del Settecento, tra i quali spiccano alcuni capricci di Gian Domenico Tiepolo.
A cura di Alessia Alberti e Marco Riccòmini
Andrea Appiani (Milano, 1754-1817), importante pittore neoclassico, ebbe grande fama sia ai suoi tempi che in quelli successivi, sebbene solo di recente si stia riconsiderando la sua opera con il giusto valore. Celebrato come “primo pittore di Napoleone”, ritrasse l'imperatore in vari momenti della sua carriera e realizzò affreschi celebri, come l’Apoteosi di Napoleone nel Palazzo Reale di Milano. Attivo anche per l’arciduca Ferdinando e ispirato da Giuseppe Parini, interpretò i valori dell’Illuminismo e del Neoclassicismo.
Appiani lavorò a opere prestigiose per personalità come Giovanni Battista Sommariva e Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi. Fra i suoi capolavori, Il Parnaso (1811) nella Villa Reale a Milano, lo consacrò come "un nuovo Raffaello". Malato dal 1813, non completò la decorazione della Sala della Lanterna, portata poi a termine da artisti romantici come Francesco Hayez.
La mostra, in collaborazione con lo Châteaux de Malmaison et de Bois, il Grand Palais di Parigi, la Pinacoteca di Brera e Villa Carlotta, mira a ricostruire il percorso artistico di Appiani attraverso opere provenienti da collezioni italiane e internazionali, valorizzando anche i suoi disegni preparatori e i progetti di oggetti d’arte, come medaglie e mobili realizzati da Giuseppe Maggiolini.
Comitato scientifico: Domenico Piraina, Mariangela Privitera, Francesca Tasso, Alessia Alberti, Emanuela Carpani, Paola Strada, Simone Percacciolo, Paola Zatti, Elisabeth Caude e Remi Cariel.
A cura di Fernando Mazzocca, Francesco Leone Domenico Piraina
Man Ray è senza dubbio uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo. Fu uno dei primi a utilizzare la fotografia come un vero e proprio medium creativo, realizzando opere emblematiche che sono entrate a far parte della storia dell’arte del Novecento.
La retrospettiva in programma da settembre 2025 a Palazzo Reale permetterà al pubblico di ripercorrere le tappe biografiche e della carriera di Man Ray, attraverso un importante nucleo di materiali originali (stampe vintage, negativi, collage, documenti) e documentare così la storia di Man Ray dalla nascita (1890, Philadelphia), agli ambienti newyorkesi dove scopre le avanguardie europee e stringe amicizia con Marcel Duchamp, fino all’approdo parigino del 1921. A Parigi viene accolto dai poeti André Breton, Louis Aragon, Paul Éluard e incontra poi la cantante e modella Kiki de Montparnasse, sua amata e musa, creando fotografie immortali come Noire et blanche o Le Violon d’Ingres.
In seguito, si dedicherà al mondo della moda e alla realizzazione delle famose “rayografie” e “solarizzazioni”. Rientrato negli Stati Uniti nel 1940, torna a Parigi nel 1951, dove rimane fino alla morte nel 1976.
Attraverso un percorso tematico (gli autoritratti, le muse, i nudi, le rayografie e solarizzazioni, la moda), questa mostra propone la riscoperta di un artista unico nel suo genere e un geniale pioniere.
A cura di Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca
Ufficio Stampa: Studio ESSECI simone@studioesseci.net
Questa mostra, la prima a essere dedicata in Italia all'opera di Leonora Carrington, si propone di esplorare l'artista in tutta la sua complessità, mettendo in luce il suo universo creativo e la sua potente dimensione intellettuale, attraverso le sue opere visionarie e multiformi.
La mostra porrà l'accento sul rapporto che Carrington ha avuto per tutta la vita con l'Italia, a partire dalla scoperta dell'arte italiana a Firenze da adolescente, fino ad esplorare le sue origini post-vittoriane e celtiche e la sua affiliazione al Surrealismo. Accanto a questi aspetti nodali nella sua vita, il progetto si articola in vari temi che raccontano Carrington come donna artista, migrante, esule, madre, femminista d'avanguardia, ecologista ed artista che ha trascorso la sua intera esistenza come perpetua viaggiatrice attraverso altri mondi e dimensioni, alla ricerca permanente della conoscenza di sé.
L’esposizione include non solo i dipinti ma anche fotografie, libri della sua personale biblioteca e materiale d'archivio.
A cura di Tere Arcq e Carlos Martín
Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972) è stato un artista e incisore olandese, le cui opere, soprattutto incisioni declinate in tecniche diverse, lo hanno reso uno dei più famosi grafici del Novecento.
La mostra, in collaborazione con il Kunstmuseum dell’Aja, offrirà al visitatore una visione completa della carriera artistica di Escher, con uno speciale focus che fornisce un paragone tra l’opera dell’artista e alcuni capolavori di arte islamica.
Nonostante, infatti, l’unico collegamento tra questi due mondi siano state le visite di Escher nella Spagna Moresca e nell’Italia meridionale, si riscontrano notevoli somiglianze nella forma, nell’approccio matematico-geometrico, e talvolta nel tema.
I lavori di Escher sono immediatamente riconoscibili per la loro predisposizione a rappresentare le cosiddette «costruzioni impossibili», che esplorano il concetto di infinito, la tassellazione dei piani e dello spazio, e lo studio di geometrie e metamorfosi che assumono gradualmente forme diverse e paradossali, tutti temi che accomunano la sua produzione artistica a quella della civiltà islamica.
Ufficio Stampa: 24Ore Cultura
Artificial Beauty è una mostra dedicata alla ricerca artistica di Andrea Crespi. L’esposizione esplora l’estetica contemporanea attraverso il dualismo tra umano e artificiale, intrecciando passato e futuro, tradizione e innovazione.
Propone un percorso sensoriale e multimediale che analizza come la tecnologia stia ridefinendo i concetti di bellezza e identità.
Attraverso un corpus di opere inedite e site-specific, la rassegna invita il pubblico a riflettere sulle tensioni e le armonie tra natura e digitale, stimolando una profonda riflessione sul rapporto tra progresso e umanità nell’era post-Internet.
A cura di Alisia Viola
Per ricordare l'anniversario della conclusione del conflitto in Bosnia ed Erzegovina grazie all'accordo di Dayton firmato il 21 novembre 1995, Casa della Memoria propone la mostra “Shooting in Sarajevo” da un progetto di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli.
L'idea è stata quella di fotografare (shooting) Sarajevo dagli stessi luoghi dai quali i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti tra il 1992 e il 1995.
A cura di Roberta Bigiarelli
Alpi, teatro di battaglie è il sequel di Si combatteva qui, mostra fotografica dedicata ai luoghi della prima guerra mondiale e tenutasi a Palazzo Moriggia, seguendone il medesimo filo conduttore geografico ed emotivo. Dopo le esplorazioni dei campi di battaglia della Grande Guerra il fotoreportage di Alessio Franconi continua e ripercorre le Alpi per ricordare le battaglie dimenticate della Seconda guerra mondiale. Una mostra fotografica che si affaccia su un passato su cui bisogna portar luce.
Vengono attraversati spettacolari luoghi abbandonati dove accaddero fatti noti e meno noti di un conflitto che ha lasciato cicatrici profonde nel terreno e nella società.
Settimo appuntamento espositivo del programma dedicato ai protagonisti più significativi della scena odierna dalla Fondazione Furla.
Il progetto, curato da Bruna Roccasalva e realizzato in collaborazione con la GAM, si costruirà, come già nelle precedenti edizioni, sullo stretto dialogo tra quanto esposto in occasione della mostra, gli spazi interni ed esterni, e le opere della collezione permanente del museo.
A cura di Bruna Roccasalva
Nessuna atmosfera New Age, né esotiche divinità o seducenti star di Bollywood per il nuovo progetto collettivo del PAC dedicato alle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei.
La mostra presenterà quel flusso di sperimentazione e ricerca che ha investito l’arte contemporanea indiana in tutte le sue forme espressive. Frutto di un lavoro di ricerca lungo e articolato ad opera del collettivo di artisti RAQS, che sono anche i curatori del progetto, la mostra si propone di immortalare come in un’istantanea diverse generazioni di artisti che si confrontano con pittura, fotografia, scultura, installazione, web art e cinema.
Uno spaccato sull'arte e sulla vita nell’India di oggi, partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non: percorsi solcati da flussi migratori e autostrade informatiche, collegamento (e frattura) tra realtà rurale e innovazione tecnologica.
A cura di Raqs Media Collective e Ferran Barenblit
Ufficio Stampa: PCM Studio di Paola C. Manfredi press@paolamanfredi.com
Milano è sempre stata una "sound city", una città dei suoni, una locomotiva sonora in pieno movimento. Da capitale industriale a capitale della musica.
Attorno ai suoi locali, agli artisti, dall’avvento della musica registrata nel corso del Novecento si è aggiunta l’attività delle case discografiche, delle etichette, nate o ospitate a Milano, una nuova industria che ha fatto la storia dei suoni d’Italia, accogliendo artisti da tutto il Paese e anche dall’estero.
È un mosaico infinito, cui Slow Music vuole rendere omaggio con una mostra, per riunire in un luogo la storia delle grandi case discografiche e delle etichette milanesi, dagli albori della musica registrata ai giorni nostri.
A cura di Leonardo Rescic, Stefano Bonagura e Claudio Trotta
Con “Ombra di tutti” l’artista Patrizio Raso dà corpo all’ombra del Monumento a Roberto Franceschi in una tessitura in cui si intrecciano i vestiti dello studente a quelli donati da 150 persone negli incontri organizzati con la Fondazione Roberto Franceschi in tutta Italia.
L’opera, vestibile collettivamente, è uno spazio di dialogo, testimonianza e memoria da riabitare. La ricerca è documentata da fotografie, testi e un docufilm di Anna Frigo.
La mostra affronta una dei temi di maggiore impatto sulla conservazione dell’avifauna e sull’ambiente: l’uso del piombo nelle munizioni da caccia.
Il saturnismo, intossicazione data dall’ingestione involontaria di piombo, uccide 2.300.000 uccelli all’anno in Europa.
Dal 2023 il Parlamento Europeo ne ha bandito l’uso nelle zone umide. La mostra include testi, immagini e oggetti, tra cui esemplari di uccelli del Museo di Storia Naturale di Milano.
A cura di Enrico Bassi, Gloria Ramello e Giorgio Chiozzi