Appena fuori dalla cerchia delle mura a oriente, Porta Venezia è il quartiere più vivo della città.

Afro-milanese e queer, il quartiere ti saluta con la bandiera arcobaleno già dalla fermata della metro.

Il quartiere che ogni anno ospita il più grande Pride italiano, fu costruito in epoca liberty e futurista a ridosso dei Giardini di Palestro, Porta Venezia offre tutto quanto Milano ha di meglio da offrire: arte, verde, cucina, cultura, diversità, futuro e soprattutto tanti bar per l’aperitivo e locali dall’identità distintiva. Da qui parte corso Buenos Aires, ora ciclabile, la più lunga arteria di shopping della città, che fa da spartiacque fra le due anime del quartiere, verso la Stazione Centrale si espande la sua anima bohémienne e multietnica, mentre verso Città Studi, vi è l’anima residenziale che vive in palazzi che sono gioielli di architettura del primo ’900 circondati da caffè e ristoranti.

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PORTA VENEZIA

COME CI SI ARRIVA 

Con la M1 Rossa (Pta Venezia, Lima, Loreto) o i tram 1, 2, 3, 4, 5 e 9 e i treni suburbani del Passante (S1, S13, S2, S5, S6)

 

LA PIAZZA DEI LOCALS

I giardini di via Benedetto Marcello, vicino alla casbah etiope ed eritrea e al Lazzaretto restaurato, dove si tiene il martedì e il sabato il mercato (molti gli stracciai). Il chiosco vicino al Liceo Volta accoglie tanta vita del quartiere, e a un passo ci sono i bar della Milano LGBTQ+ e il Taiwan Bubble Tea. Altri punti topici sono piazza Oberdan e piazza Argentina, dove si concentrano negozi e fast food, nonché piazza Aspromonte verso Lambrate, un delizioso quadrato di verde appartato.

 

PERCHE' VISITARLO

Per fare shopping, mangiare un kebab o un gelato, ammirare Casa Galimberti, forse il più bel edificio liberty d’Italia con le sue figure decorative e i balconi con le linee ricurve e floreali. Perché ogni via, ogni corso ha un angolo da scoprire.

 

NON TUTTI SANNO CHE...

Piazzale Lavater ospita un ampio parco con una pista da bocce sempre frequentata dagli anziani del quartiere, mentre in via Poerio trovate la Casa del Rabbino, unica riproduzione in Europa della Casa 777 a Brooklyn della dinastia chassidica dei Lubavitcher.

GIARDINI DI PORTA VENEZIA

COME CI SI ARRIVA

Con la M1 Rossa (fermata Palestro).
Bus 94

 

PERCHE' VISITARLI

Alberi secolari, prati, sentieri e viali ombreggiati dove passeggiare, andare in bici o correre. E poi i musei: il Museo Civico di Storia Naturale e il Planetario. Appena fuori, trovate la GAM, con i suoi capolavori d’arte moderna, e il PAC, sede di installazioni d’arte contemporanea. Ogni anno, nel mese di maggio, ospitano la mostra mercato "Orticola", imperdibile per gli appassionati di piante.

 

NON TUTTI SANNO CHE...

I giardini Montanelli, noti per i milanesi anche come “giardini di porta Venezia”, sono stati il primo parco pubblico milanese, inaugurato nel 1784. Fino al 1992 hanno ospitato un giardino zoologico.

 

L'architettura da vedere: Villa Necchi

In collaborazione con la Fondazione dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano.

La Villa Necchi Campiglio fu progettata da Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Necchi e Angelo Campiglio. Con il suo magnifico giardino con piscina e campo da tennis e i suoi interni preziosi, la Villa è considerata un’”opera d’arte totale”, simbolo dello stile di vita agiato dell’alta borghesia industriale degli anni ’30. Sobria in facciata, in linea con le tendenze architettoniche dell’epoca, ospita residenze padronali e spazi moderni per le occasioni conviviali e l’attività all’aria aperta.

Porta Venezia, dove l'arcobaleno nasce sotto terra

Un quartiere brulicante di vita e di linee del trasporto pubblico.

Dalla metro rossa che attraversa corso Buenos Aires alla stazione “verde” di Loreto, al passante ferroviario fino alle linee di superficie: visitando queste vie si può salire sulle mitiche vetture Carrelli del 1928, il tram simbolo di Milano, in servizio sulle linee 1,5,10 e 33, sui filobus delle linee 90/91 e 92 oppure sui nuovissimi bus elettrici della linea 60 che guideranno la “transizione ecologica” di Atm. Un grande passo in avanti se si pensa che da qui, all’epoca porta Orientale partiva la prima ippovia Milano-Monza inaugurata nel 1876 dalla SAO - Società Anonima degli Omnibus - la prima linea del genere introdotta in Lombardia tra città e città e che il viaggio durava 3 ore e mezza.

Scopri il quartiere con Lea

In Porta Venezia ci sono tantissime attività e mondi da scoprire, facciamolo accompagnati da Lea!

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Curated by Nava

Locals - Una rubrica di Zero per Milano

Da locals sapete bene che ogni quartiere, che sia Porta Venezia, Nolo o i Navigli, offre orizzonti diversi sul panorama di Milano. Si vede sempre tutto, ma sempre con piccole variazioni di tono. I quartieri sono la nuova frontiera della città, e Zero e Yes Milano vi accompagnano alla scoperta dei loro litorali, dei lifestyles, degli stili, delle mode e delle attività con cui ognuno di loro si racconta; in sostanza, lo sguardo con cui ogni persona, ogni locals, guarda alla città.

 

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