Lea ha 21 anni e si è trasferita a Milano 3 anni fa per studiare Psicologia in Bicocca.
Appena arrivata in città da una piccola realtà, si è affacciata al quartiere di Porta Venezia, dove nel tempo è cresciuta e si è sentita ben accolta.
In Porta Venezia ha avuto anche una sorta di “educazione alla diversità”: non esiste solo l’omosessualità, ma un ampio ventaglio di orientamenti, colori, identità, pratiche.
In Porta Venezia capire gli altri è facile, non solo perché è uno dei luoghi più friendly della città, non hai bisogno di accettazione perché questa avviene a prescindere.
È un luogo in cui la libertà di espressione esiste davvero. Ci si sente bene accolti e non discriminati. Qui, diverse comunità condividono lo spazio in accettazione reciproca, trovando la loro dimensione. E poi è un quartiere attivo, sempre in movimento, ricco di vita, perfetto per fare shopping!
Mi piace fare una pausa nel verde del Parco Indro Montanelli. E’ un ritrovo per ragazzi, ma non solo. Ti permette di stare a contatto con la natura, ritrovarti con gli amici o anche vivere un momento tranquillo di lettura, su un prato o una panchina, in cui per un attimo ti può sembrare di uscire da Milano.
Poi c’è via Lecco, la via LGBTQ+ per eccellenza, dove ci sono tanti locali dove trovare amici vecchi e nuovi.
Infine, devo citare la via dello shopping, Corso Buenos Aires, in cui trovare negozi per tutti i gusti e tutte le esigenze.
In Porta Venezia ti può capitare di assistere alle scene più incredibili e divertenti: i locali si promuovono sempre in modi creativi e coinvolgenti, trovano modi alternativi di appassionare le persone e includerle nell’atmosfera di festa.