Dolores della Libera è nata in Italia da genitori argentini nel 1991. 

Fin da giovanissima inizia a lavorare nel settore della ristorazione e dei locali, facendo tutta la gavetta.

Arriva a Baggio nel 2013, per lavorare in una delle trattorie del quartiere, e nel 2015 prende in gestione con il suo compagno Thomas un piccolo bar di quartiere, contro il parere di tutti (incinta di 4 mesi, e con il locale in una via a senso unico), ma il posto prospera e diventa rapidamente una specie di portineria sociale di quartiere zero waste, con la possibilità di comprare anche alimentari sfusi o con vuoto a rendere, interpretando le esigenze delle persone che frequentano il bar. 

Oggi Dolores ha 30 anni, due bambini di 3 e 5 anni, e vive la sua attività come un vero e proprio presidio sociale e d’appartenenza alla comunità.

Cosa rende Baggio un quartiere speciale di Milano?

Baggio ha un’energia indescrivibile, che puoi percepire ovunque. 

In quartiere abbiamo il più alto associazionismo della città: le persone sono attive e proattiva, con voglia di fare gruppo e mettersi in gioco insieme. E’ un po’ come vivere in un paese, ma a due passi dal centro della città.

Quello che rende bello il quartiere, al di là del centro storico, del verde e dalla presenza di tante attività che lo animano, è lo spirito sociale e di comunità, che io ho percepito subito quando mi sono trasferita nel 2013 e che mi ha fatto innamorare e restare.

Pur essendo davvero in periferia, è ben servito dai mezzi e completo: non mancano negozi e botteghe di ogni genere (dalle macellerie alle librerie ai laboratori artigiani), buone scuole, senza dimenticare la biblioteca, che è stata ristrutturata e sarà aperta a breve. 

Le 3 cose da vedere assolutamente a Baggio?

È difficile selezionare tre cose soltanto.

La chiesa vecchia è molto bella e ricca di storia, da visitare con l’organista di Baggio, con il borgo che la circonda.

Il parco delle cave, che per noi baggesi è quesi scontato, è stupendo in ogni stagione ed è perfetto per educare i bambini al contatto con la natura, con leprotti, ricci e scoiattoli che scorrazzano liberamente, oltre a essere uno dei pochissimi posti in città dove si possono ammirare le lucciole nelle serate estive.

La sagra di Baggio è una tradizione con una storia vecchia di secoli che si ripete ogni anno ad ottobre ed è l’occasione per tutto il borgo di aprirsi alla cittadinanza, si respira un’aria di festa di paese - con la possibilità di ammirare il foliage al parco prima o dopo una passeggiata tra le bancarelle.

In generale secondo me Baggio è perfetta per una gita in bici: così ci si può perdere al parco ed esplorare tutti i cortili e i vicoli, abbelliti dalle maioliche che decorano quasi ogni muro del borgo.

Forse non tutti sanno che... un segreto del quartiere che vuoi condividere?

L’organo, protagonista del detto milanese, esiste veramente… E in realtà ce ne sono ben tre: l’organo dipinto; quello in restaurazione, per cui è attiva una raccolta fondi, e quello moderno, suonato dall’organista Pietro Angelo Ballicu.