Chi viene a vivere e studiare a Milano lo fa per due motivi: considera la città un trampolino di lancio per la laurea e la carriera ed è attratta o attratto da cultura, moda, design e la vita social nei quartieri della movida.

 

Milano è una città aperta ma non è facile scoprirla al primo sguardo. Molta vita sociale avviene all’interno dei quartieri e dei cortili, negli aperitivi, nelle inaugurazioni, nei party e nei vernissage, spesso fuori dall’occhio pubblico.

I milanesi sono amichevoli e disponibili ma restii a impegnarsi in relazioni sociali con i primi arrivati: in un certo senso, chi si trasferisce qui deve prima dimostrare di voler essere milanese, perché la popolazione della città ha un forte senso di appartenenza, e chi viene da fuori deve dimostrare ai locali di amarla, Milano.

YesMilano per gli studenti fuorisede: come possiamo aiutarvi

Forte della sua esperienza con gli studenti internazionali, YesMilano ha deciso di mettersi a disposizione anche delle migliaia di studenti e studentesse fuorisede che ogni anno scelgono Milano per i propri studi universitari e postuniversitari, per aiutare a inserirsi chi viene da fuori città.

Inoltre la comunità YesMilano Students consente di entrare in contatto con ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo, anche loro venuti a Milano a perfezionare i propri studi, tramite visite guidate, workshop e altri appuntamenti.

Spostarsi a Milano

Milano è una città cosmopolita, tollerante e multietnica, più progressista della media italiana. É una città frenetica dove però è facile muoversi con i mezzi, anche di notte con le sostitutive della metro e le linee dei bus notturni. Fare l’abbonamento mensile o annuale dell’ATM è il primo passo per diventare milanesi e muoversi da San Donato alla Comasina come un nativo o una nativa. 

I quartieri di Milano

Milano tutte le strade portano al Duomo, e molti dei tesori di Milano sono compresi fra il Castello Sforzesco e Piazza San Babila, fra cui la Galleria Vittorio Emanuele II, il Teatro alla Scala e Via Montenapoleone, la fashion street per eccellenza.

 

La dicotomia fra il centro (sostanzialmente i primi due cerchi concentrici della città attorno al Duomo, la cerchia dei navigli e la cerchia dei bastioni) e la periferia (al di fuori della circonvallazione filoviaria della 90/91) resta forte, ma diversi quartieri (Isola e Nolo per esempio) sono diventati ancora più attrattivi dopo la pandemia.

 

Bisogna poi ricordare che Milano è una città in perenne mutazione, con sempre nuovi quartieri che diventano poli di attrazione commerciale e residenziale (CityLife e Tre Torri) o lo diverranno (Parco Romana e il Villaggio Olimpico del 2026).

Vivere la città di giorno e di notte

La vita sociale milanese si concentra su due momenti: la pausa del pranzo, fatta con colleghi e amici ma spesso un’opportunità per la discussione di progetti e affari, e l’aperitivo della sera, rito quasi maniacale cui nessuno ambrosiano o quasi osa sottrarsi: spritz, negroni, mojito, chupito, questi sono i combustibili della movida milanese, che si concentra sui Navigli, in Porta Venezia, in Corso Sempione, Porta Romana, Isola e Nolo.

 

Il centro rimane sempre vivo di sera con i teatri e i cinema, ma la vita notturna avviene al di fuori della cerchia dei bastioni, da Porta Garibaldi (Porta Nuova e Corso Como) a Porta Ticinese (Colonne di S. Lorenzo e Darsena), da Porta Venezia a Porta Romana. Ma dopo le 2 quasi tutti i locali chiudono: alla fine bisogna alzarsi il giorno dopo per andare a lavorare.

La giornata lavorativa

Milano è una metropoli che di giorno raddoppia la propria popolazione (da 1,5 a 3 milioni), perché tantissime e tantissimi lavorano in città ma abitano fuori e usano metro e passante (ferrovia sotterranea che connette i treni suburbani alle stazioni della metropolitana), bici (sempre più) e auto (sempre meno) per venire a Milano dall’hinterland.

 

Anche a causa del pendolarismo non si inizia a lavorare prestissimo: normalmente alle 9:30 si entra in ufficio e si resta fino alle 18:30 con un’ora di pausa. I bar non aprono di norma prima delle 7.

Mangiare a Milano

Milano è una città costosa, ma facendo attenzione si può mangiare con poco. A parte pizza e kebab, cinese e messicano, si sono moltiplicati gli esercizi di street food e i mercati coperti (Centrale, Lagosta, Wagner) che vendono prelibatezze foody a prezzi contenuti, dagli arancini di Sicilia ai panzerotti di Puglia, dai samosa ai tamales. I mercati settimanali all’aperto sono un’ottima alternativa ai supermercati per frutta e ortaggi, soprattutto in periferia.

Milano è sostenibile e inclusiva

Milano aspira a essere una città maggiormente ecologista e inclusiva. É la città della società civile, della solidarietà e dei movimenti.
Dai una mano a Milano e lei ti abbraccerà.