L'isola è speciale perché le persone sono sempre connesse tra loro, anche se non si conoscono e hanno vite molto diverse, sentono di vivere una comunità, sentono l'anima del quartiere nei suoi luoghi.

Purtroppo in questo periodo storico non sono più spazi aperti dove creare, ma piccole situazioni indipendenti.

Ma gli isolani hanno lottato per poterle ritagliare, o se le hanno ereditate dalle generazioni precedenti, in cui la classe operaia si diversificò in una formazione artigiana creando un'eccellenza non solo in città, ma globale.

L’Isola ha in se’ un mix tra cosmopolita e piccolo paese che la rende piacevole, allegra. Inoltre è molto verde. 

Le mie tre tappe da non perdere sono: il mercato comunale, che vedrà la sua apertura il prossimo anno con ristorantini e botteghe al suo interno; la fondazione Kenta quando potrà tornare ad ospitare mostre e la nuova Stecca degli Artigiani che insieme a fondazione Catella sarà il nuovo cuore dell'isola. 

Ma è difficile individuare dei luoghi precisi: il segreto sta nei suoi negozianti, sparpagliati tra le vie che offrono una ricerca particolare ma non sempre è facile trovarli per questo abbiamo creato la mappa. Dal vintage al pane di una volta, dalle librerie indipendenti alla galleria di manifesti d'epoca, siamo tutte realtà piccole, accoglienti e a buon mercato per i milanesi che sono sempre benvenuti! Restiamo un'isola, e come tutte le isole felicemente umile.

Fino al 2019 la coppa d'oro dei campioni e della champions era foggiata da un tornitore isolano doc!