Appena entrati dalla Torre del Filarete, che si staglia sul lato lungo del Castello, eccoci nel Cortile delle Armi, il più ampio, chiamato così perchè era destinato ad accogliere le truppe stanziate qui.

Sul lato sinistro entrando puoi vedere l’Ospedale Spagnolo, una volta infermeria per il ricovero dei soldati della guarnigione, oggi sede del Museo della Pietà Rondanini, che ospita l'ultimo capolavoro di Michelangelo Buonarroti.

Entra ora nell'effettiva residenza dei duchi prima, e poi dei governatori: la Corte Ducale. 

Gli appartamenti si estendevano al piano terra e al primo piano, collegati da una scala a gradini bassi, che permetteva agli Sforza, Duchi di Milano, di salire agli appartamenti superiori a cavallo.

In fondo al cortile puoi osservare il Portico dell'elefante, così chiamato per l'affresco che è ancora visibile.

Fortezza nella fortezza, il Cortile della Rocchetta è il luogo più protetto del Castello, con le sue alte mura e la torre che sorge nell'angolo. Qui si trovavano infatti anche la stanza del tesoro e gli appartamenti dove i signori potevano rifugiarsi in caso di attacco.

Sulle volte del portico che adorna la base di tre lati del cortile sono dipinti gli stemmi degli Sforza, signori della città.

Il Museo d'Arte Antica è uno dei più ricchi in città: qui puoi esplorare alcune delle sue sale per dare un'occhiata alle collezioni ma anche alle splendide stanze che lo accolgono.

Ecco allora la sala dedicata al romanico, dove troneggia il grande monumento sepolcrale a Bernabò Visconti, la parte dedicata al gotico, per poi passare alla Stanza del Gonfalone, in cui è conservato lo stendardo creato a metà del '500 dove è rappresentato Sant'Ambrogio, Arcivescovo e protettore di Milano.

Continuiamo poi con l'Armeria, per finire poi con la sala dedicata al Rinascimento.

La Pinacoteca del Castello Sforzesco racchiude alcuni gioielli delle collezioni milanesi come la Sala del Mantegna, dove troneggia la Madonna in trono tra santi del 1497.

Passiamo poi alla Sala del '400 e alla Sala del '600, per poi terminare con le opere di Canaletto, amatissimo pittore veneziano.

Il nostro tour virtuale non può che concludersi con il Museo dedicato alla Pietà Rondanini, ultima opera di Michelangelo Buonarroti. 

Questa Pietà, conservata nell'antico Ospedale Spagnolo del Castello, raffigura una commovente e intensa deposizione di Gesù morto sorretto dalla Madre in piedi prima della sepoltura.

Michelangelo lavorò negli ultimi dieci anni della sua vita a questo gruppo scultoreo a più riprese, con continui ripensamenti e cambiandone in corso d’opera l’impostazione. Due lettere dell’allievo Daniele da Volterra raccontano che l’artista continuò instancabile a scalpellare quest’opera, voluta solamente per se stesso e considerata il suo testamento, fino a pochi giorni prima di morire, all’età di ottantanove anni.

Puoi esplorare il Castello Sforzesco anche attraverso Google Arts & Culture. 

Tra tutti tour disponibili ti consigliamo un giro sulle merlate e nel Museo dei Mobili e delle Sculture Lignee.