Milano è tra le prime cinque città europee per vivacità, ricchezza e accessibilità dell'offerta culturale: per questo non può mancare Milano Art Week. Dall'8 al 14 aprile 2024 musei, centri d’arte, fondazioni private e spazi progettuali offrono al pubblico un ricco programma di esposizioni, iniziative, performance, inaugurazioni e aperture speciali.
Cuore della settimana è Miart, dove l'arte contemporanea di tutto il mondo si incontra in fiera con le esposizioni di 181 gallerie d'arte da 28 paesi.
Trovi qui il calendario completo di Art Week delle iniziative e appuntamenti day by day.
Per te di seguito qualche highlight.
L'arte negli spazi pubblici è una componente importante della vita della città: per questo una parte di Art Week si concentra su questo tema.
POSTERINTHECITY, fino al 21 aprile, è un progetto che propone l’esposizione di centinaia di opere degli artisti Sylvie Fleury, Richard Prince, Giuseppe Abbati, Jamel Shabazz, Fosco Valentini, Gabriele Picco, Marta Dell’Angelo, Marlene Dumas, Rosemarie Trockel in formato poster in varie zone della città per commemorare Pasquale Leccese, figura centrale dell’arte contemporanea milanese.
Fondazione Nicola Trussardi abiterà gli spazi urbani della città dall’8 aprile con il progetto ITALIA 70 – I NUOVI MOSTRI, un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei, curato da Massimiliano Gioni.
Continua poi la realizzazione dei murales di quartiere con una nuova opera ad Affori, nel piazzale della stazione metropolitana Affori Centro. Il nuovo murale, firmato da Nabla e Zibe, si basa su una raccolta e interpretazione di spunti emersi dall’incontro con le realtà di quartiere, in particolare i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Don Orione.
Tra le mostre di punta durante Art Week, al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea non perdere fino al 9 giugno la prima retrospettiva italiana del lavoro dell’artista Adrian Piper, ADRIAN PIPER. RACE TRAITOR, mentre il MUDEC - Museo delle Culture ospita Exposure. Arte, Culture e Moda dentro e fuori le vetrine (fino all’8 giugno), una riflessione attraverso il lavoro di artisti contemporanei sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi.
Il Museo del Novecento inaugura vari progetti: VOL. XXXI: Futurism Drama (10 aprile – 12 maggio), un intervento site-specific dell’artista cipriota Haris Epaminonda, che dialoga nella Galleria del Futurismo con una selezione di opere di Medardo Rosso – figura di riferimento per l’avanguardia Futurista – e la ricerca dell’artista; MAGALI REUS. PREMIO ARNALDO POMODORO PER LA SCULTURA (10 aprile – 30 giugno), una mostra-focus dedicata all’artista olandese Magali Reus, vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura; e Ritratto di Città (20/20.000HZ) (10 aprile – 30 giugno), una grande installazione audio-video multi-canale del duo Masbedo (Iacopo Bedogni e Niccolò Massazza), che parla della rinascita culturale di Milano: dalla musica elettronica dello Studio di Fonologia RAI, dalle invenzioni di Luciano Berio e Bruno Maderna, lo sguardo si allarga all’architettura (BBPR), all’arte (Lucio Fontana), al cinema (Michelangelo Antonioni), alla grafica.
Alla Fabbrica del Vapore inaugura Beyond Boundaries (dal 10 aprile), la mostra che racchiude dipinti, video, sculture e installazioni dei sei artisti (Monia Ben Hamouda, Milica Jankovic, João Gomes Gago, Ingrid Bjørnaali, Ronnie Danaher, Domenika Georgiou) che hanno partecipato al progetto di Residenza d’artista svoltosi in gennaio presso Fabbrica del Vapore in collaborazione con BJCEM.
Fra le mostre a Milano non hai che l'imbarazzo della scelta, qualsiasi sia la tua passione.
Noi abbiamo fatto una selezione delle mostre da non perdere questa primavera, ma se vuoi conoscere tutto il programma delle mostre durante l'Art Week visita il sito ufficiale.
Comete. Avanguardie di un altro sistema solare (12, 13, 14 aprile 09:30 – 12:00, ingresso libero su prenotazione) è un progetto speciale all’Anteo Palazzo del Cinema: un programma di screening di opere filmiche d’artista, provenienti dall’Archivio Video di Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media, dalle collezioni del Comune di Milano e dalle gallerie partecipanti a miart.
La presentazione dei lavori è affiancata da un programma di incontri con alcune artiste e artisti, per restituire una dimensione curata e puntuale per le opere video, dove il cinema diviene luogo privilegiato per una visione intima delle opere.
Domenica 7 aprile da non perdere L’arte anarchica di Enrico Baj.
Generali tronfi e pieni di sé e dame goffe e surreali, eccessivamente addobbate. Fantocci. Sono le figure iconiche che ci ha lasciato Enrico Baj a esprimere il suo antimilitarismo e l’odio per l’autorità. Il carattere della sua intera opera è segnato dal desiderio, attraverso arte e ironia, di deformare, distruggere e reinventare tradizioni e luoghi comuni.
A oltre vent’anni dalla scomparsa di Enrico Baj (16 giugno 2003) e a cent’anni dalla nascita (31 ottobre 1924), un documentario ci porta nella casa di Vergiate, un’affascinante dimora degli anni ’20 in provincia di Varese, dove Baj viveva con la famiglia e dove la moglie Roberta che custodisce intatta la memoria del marito, ci guida in una visita inedita alla scoperta dell’uomo e dell’artista.
Con Tommaso Sacchi, Didi Gnocchi, Roberta Cerini, Chiara Gatti. Modera Dario Romano.
Ingresso libero su prenotazione
Inaugurazione Tra me e te l’alfabeto inesistente. Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini in dialogo con Vincenzo Agnetti.
Il progetto, a partire dal concetto di pausa e dalla dicotomia assenza / presenza, sviluppa una riflessione sull’intervallo.
Il silenzio tra due suoni, lo spazio tra le lettere che compongono un testo, il vuoto tra gli oggetti che popolano una casa, diventano soglie di cambiamento.
Mocellin e Pellegrini hanno scelto i lavori di Agnetti con cui entrare in dialogo e, in relazione a questi, hanno concepito la mostra. Vi trova spazio una performance a più voci, utilizzando anche i suoni del Neg (il pausometro) brevettato da Agnetti nel 1970, due video sul rapporto assenza-presenza, e infine quadri e disegni su questi stessi temi. Alcuni sono lavori inediti creati appositamente, altri sono storici, tutti sono pensati come serie di alfabeti in grado di restituirci il senso profondo della pausa.
Ingresso libero
Martedì 9 aprile inaugura la mostra a Triennale Milano Dan Graham. The Passing Time City. La mostra è un omaggio a Dan Graham (Urbana, 1942 - New York, 2022), riconosciuto come uno dei più importanti artisti a livello internazionale, oltre che come una delle figure più influenti del movimento concettuale. Dalla metà degli anni Sessanta Graham ha sperimentato nuovi approcci verso l’opera d’arte, reclamando maggiore rilievo all’idea rispetto alla sua realizzazione pratica; grazie alla complessità e all'originalità del suo lavoro, e grazie alla sperimentazione su diversi materiali tra cui fotografia, video e performance, la sua influenza è giunta fino ai giorni nostri.
Il progetto si sviluppa in maniera diffusa in tre spazi di Triennale Milano: lo spazio esterno antistante il Palazzo dell’Arte accoglie il padiglione di grandi dimensioni London Rococo, commissionato nel 2012 per Sculpture in the City a Londra. Nel Giardino di Triennale viene presentato il padiglione Sagitarian Girl del 2008. Una parte dello spazio Cuore è invece dedicata ad accogliere documentazione video e il modello del 1997 Swimming Pool/Fish Pond (visibili dall'11 aprile).
Conversazione itinerante all’interno della mostra Ground break con l'artista Nari Ward ed Elvira Dyangani Ose, Direttrice del MACBA di Barcellona.
Il pubblico potrà ascoltare la conversazione con gli auricolari e muoversi liberamente nello spazio. Sarà disponibile la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano.
L’appuntamento è gratuito, la prenotazione online è consigliata. Lo spazio espositivo sarà aperto dalle 18:00 alle 21:00.
Venerdì 12 aprile con l’inaugurazione di TALAMO - installazione di Lemonot, duo di architetti italiani residenti a Londra (Sabrina Morreale e Lorenzo Perri) - BASE Milano dà il via a una serie di iniziative realizzate per il palinsesto dell’Art Week cittadina e di miart 2024.
La scultura performativa, realizzata in collaborazione con Xavier Madden e Katja Banović, introduce al tema della convivialità, protagonista di WE WILL DESIGN – The Convivial Laboratory, programma che raccoglie i progetti e le iniziative che avranno luogo durante la Design Week milanese 2024.
Traendo spunto dai significati arcaici o scientifici di “Talamo” – il letto nuziale, il palco per rappresentare i drammi liturgici nel medioevo, la parte del cervello per la trasmissione dei segnali sensoriali al resto del corpo – i Lemonot hanno voluto sintetizzarli in una installazione mobile, realizzando un’architettura conviviale composta da un letto immenso ma leggero, che diventa un palcoscenico in sospensione dinamica tra pavimento e soffitto.
Venerdì 12 e sabato 13 aprile i performer greci arisandmartha (Aris Papadopoulos e Martha Pasakopoulou), attiveranno l’installazione di Lemonot con Talamo in a restless state, quattro azioni in cui elementi animati e inanimati si fonderanno con le sue forme abitabili - familiari ma allo stesso tempo ultraterrene.
I corpi dei performer sembreranno emergere da TALAMO, plasmati dalla struttura stessa, intrecciandosi, cercando e reinventando il proprio spazio al suo interno. Le configurazioni dell’opera e le configurazioni fantastiche del duo – il cui lavoro si colloca a metà strada tra performance di danza on stage e site-specific – coinvolgeranno il pubblico in un rituale di luci, suoni e gesti eccezionalmente ordinari, sfociando nel surreale e annullando progressivamente il confine tra la materia e il corpo umano.
Alle ore 19:00, accompagna l’inaugurazione dell’installazione e la performance un incontro di approfondimento: The Convivial Laboratory con Lemonot.
Ingresso libero
Due eventi da non perdere domenica 14 aprile.
Alle 15:00, il Memoriale della Shoah di Milano e l’artista Marcello Maloberti inaugurano la targa della monumentale installazione al neon, dal titolo INVITAMI NOTTE A IMMAGINARE LE STELLE, che l’artista e la Galleria Raffaella Cortese di Milano hanno donato al Memoriale e alla città in occasione del Giorno della Memoria nel 2023. La frase al neon ricalca la grafia e la storia della Senatrice a vita Liliana Segre. La luminosità della scritta accende la piazza che la ospita, diventando sia fisicamente che metaforicamente luce nel buio.
In occasione della presentazione della targa il Memoriale apre le proprie porte per una visita gratuita all’interno degli spazi del Binario 21, sino a esaurimento posti, prenotazioni su eventi@memorialeshoah.it.
Alle 16:00, Fondazione Prada presenta al cinema Godard una conversazione tra Mark Godfrey, curatore della mostra Pino Pascali, e l'artista Peter Fischli, seguita dalla proiezione del documentario Pino di Walter Fasano. Ingresso libero su prenotazione.