Milano industriale, operosa, frenetica, caotica, un via-vai continuo e quotidiano di persone in febbrile movimento, ma non ci si ferma mai?
Fortunatamente sì! A Milano ci si rilassa e ci si diverte molto e il momento tanto atteso della giornata arriva dopo le 18, quando scatta l’ora dell’aperitivo e inizia la vita notturna della città.
La night life milanese vede protagonisti i tanti locali e discoteche presenti nei diversi quartieri, che per la loro varietà riescono a garantire la serata ideale a tutti: giovani e meno giovani, studenti e businessman, vip e impiegati.
Centinaia di bar, pub, birrerie, ristoranti, discoteche che dai Navigli all’Isola, da Brera alle Colonne di San Lorenzo offrono le proposte più disparate per accontentare tutti i gusti.
Ogni quartiere è contraddistinto da una particolare caratteristica, ognuno ha il suo mood.
Scopri con noi le diverse zone protagoniste della Milano Night Life.
Puntiamo il dito al centro della mappa della città e ci troviamo a Brera: il quartiere della famosa Accademia, della bellissima Pinacoteca, il quartiere degli artisti. Da sempre questa zona è stata il punto di incontro di personaggi famosi del mondo della cultura, della moda e dello spettacolo. Ancora oggi qui si trovano locali caratterizzati da atmosfere internazionali e bohémienne.
Da Brera spostiamoci in Corso Sempione. Questa è la zona frequentata soprattutto da giovani in carriera, dirigenti e professionisti accomunati dal piacere di essere “modaioli”, di vivere la città come capitale della mondanità. Molti i nomi di locali di tendenza, famosi per i loro ottimi aperitivi preparati da esperti barman e per la loro musica sempre assolutamente al passo coi tempi!
Spostiamoci nella vicina Corso Como e nella rimodernata zona Garibaldi. Nuovi grattacieli firmati da note archistar (uno su tutti: il Bosco verticale), luci, piazze completamente trasformate nello stile e nell’utilizzo come la famosa Piazza Gae Aulenti. Qui i locali si fanno ancora più di tendenza, le discoteche più alla moda accolgono i molti personaggi dello spettacolo che frequentano abitualmente questa zona. Raffinatezza, ricercatezza e glamour sono gli aggettivi che meglio descrivono questa parte di Milano.
Da piazza Gae Aulenti una panoramica passerella ci conduce all’Isola: l’antico quartiere operaio che un abile intervento di make-up ha trasformato in un ambiente alternativo e molto attrattivo, pur mantenendo intatta tutta la sua milanesità. Locali in equilibrio tra tradizione ed etnico, questo quartiere è noto per ascoltare dell’ottimo jazz. Un locale su tutti viene addirittura definito il Tempio del Jazz ed è il Blue Note, forte di una programmazione prestigiosa che include i più celebri artisti nazionali ed internazionali.
Andando verso sud raggiungiamo Porta Romana per trascorrere la serata in compagnia di altri generi musicali: rock, ambient, stile anni ’80. Diffusi i locali a tema con arredi interessanti e ambienti esclusivi per chi vuole sperimentare una serata tardo-romantica. In questa zona ottimi ristoranti potranno soddisfare il vostro palato, così come tipici bar simbolo della Milano da Bere, la cui caratteristica è prendere il drink al banco e berlo fuori dal locale, chiacchierando con gli amici.
Continuiamo a spostarci lungo il nostro virtuale itinerario per arrivare alla ormai mitica zona Navigli, cuore della vita notturna milanese. Giovani e meno giovani animano le decine di bar, pub, birrerie, discoteche che tutto l’anno offrono ai loro avventori cocktail, piatti e musica all’insegna della qualità e del divertimento. E cenare lungo l’acqua del canale? Possibilissimo. Ottimi ristoranti si affacciano sulle passeggiate che costeggiano i canali della città. I locali della zona offrono menù legati alla tradizione ma non mancano ristoranti con proposte innovative e gustosissime.
“Ci vediamo alle Colonne”: così si usa dire tra i giovani quando ci si vuole ritrovare tra Piazza Vetra e via Molino delle Armi per scambiare quattro chiacchiere in compagnia, fuori dai locali con una birra in mano, in piedi o seduti per terra in un contesto storico di grande pregio. Siamo infatti tra le Colonne più famose di Milano, una delle importanti tracce romane sopravvissute al tempo di fronte alla famosa basilica di San Lorenzo. Simbiosi tra antico e attuale. Locali a profusione, dei più vari, la cui offerta è suggerita da un mondo giovane, anticonvenzionale e colorato. Anche qui un locale è diventato nel corso del tempo un’istituzione. Si tratta del Bar Rattazzo, famoso per essere stato luogo di ritrovo dell’intellighenzia milanese di sinistra negli anni ’70, ma ancor più per le sue ottime polpette.
Tutt’altra aria si respira in zona Lambrate. Qui si va nel regno della birra! Ce n’è per tutti i gusti: bionde, rosse, scure, special, in qualsiasi birreria voi decidiate di entrare avrete la garanzia del prodotto. Come in ogni zona, troviamo il locale storico per eccellenza, un piccolo pub conosciuto per le sue atmosfere britanniche e per le ottime birre artigianali: il Birrificio di Lambrate. Cena e dopo cena raffinati o più easy sono a disposizione per chiunque voglia trascorrere una serata rilassata e tranquilla.
Ora usciamo dalla città e andiamo al “mare dei milanesi”. Ebbene sì, Milano ha il suo pezzettino di "mare": l’Idroscalo. Una volta scalo per idrovolanti, attualmente questa bella porzione di verde che contorna l’omonimo bacino d’acqua apre i suoi locali e discoteche per diventare meta delle serate estive di milanesi e non. Mentre l’accesso all’Idroscalo è possibile unicamente d’estate, tutta la zona circostante è ricca di ristoranti e bar aperti tutto l’anno.
Sapete che l’aperitivo nasce come medicinale? Si scoprì, infatti, che le sostanze amare avevano la proprietà di stimolare il senso della fame. Dalla medicina all’aperitivo come lo si intende oggi il passo è relativamente breve.
Torino, fine del 1700: il signor Antonio Benedetto Carpano ha la geniale idea di vendere in bottiglia un vino aromatizzato con la china, che chiama vermouth. Inizia così l’abitudine di sorseggiare un bicchierino d’aperitivo al bar prima di cena e da Torino la nuova moda si diffonde nel resto d’Italia. A Milano, all’inizio del 1800, il signor Ramazzotti creò il famoso Amaro Ramazzotti. E arriviamo al 1862 quando il signor Gaspare Campari, proprietario di un noto caffè, lanciò sul mercato il Bitter, un nuovo aperitivo amaro che donne e uomini degustavano comodamente seduti in Galleria Vittorio Emanuele, all’ombra della Madonnina, in quello che diventerà il bar simbolo della città: il Camparino.
L’aperitivo si trasforma in fenomeno sociale. Il classico bicchiere di vino, accompagnato dalle olive “infilzate”, si trasforma in cocktail e la lista dei drink si allunga. Solo verso la fine del secolo si arricchisce anche quella degli stuzzichini, grazie all’eredità della moda statunitense dell’Happy Hour. Oggi esistono tantissimi locali che propongono infinite variazioni sul tema.