Il contributo artistico di Prada a Milano non si limita ai suoi spazi conclamati in città (la Fondazione e l’Osservatorio), ma caratterizza anche un luogo di culto leggermente periferico. Si tratta di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, nei pressi di Piazzale Abbiategrasso, uno spazio di preghiera che, nel 1996, il Reverendo Giulio Greco pensò di riqualificare arricchendolo di una installazione a opera del grande studioso della luce: Dan Flavin. 

Quello per Chiesa Rossa fu uno degli ultimi lavori che l’artista americano realizzò prima della sua scomparsa, e che venne installato fra le mura della Chiesa, postumo, per mano della Fondazione Prada in collaborazione del Dia Center for the Arts di New York e del Dan Flavin Estate. 

Dan Flavin, uno dei maggiori esponenti del minimalismo, vanta lavori in esposizione in tutto il mondo, spesso realizzati in site-specific con una interessante riflessione sul contrasto fra le opere d’arte e l’architettura che le ospita. I moduli base dei suoi lavori sono i famosi tubi al neon fluorescenti, dall’eco industriale, in dialogo con la luce naturale che investe i luoghi chiusi, effetto che è possibile vedere oggi in Chiesa Rossa. L’opera, ideata e realizzata per il luogo di culto milanese, vede una serie di moduli tubolari incastrarsi in angoli dove le luci al neon verdi, blu, rosa e dorate si incontrano con la luce naturale della Chiesa. Il flusso cromatico fra navata, transetto e abside risveglia misticamente una sensazione di progressione naturale e immaginaria di alba, giorno e notte. Nonostante le numerose installazioni di Dan Flavin in tutto il mondo, il valore aggiunto di visitare S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa è che l’artista, esperto teologo, ha saputo coniugare la sua conoscenza religiosa con l’arte contemporanea.

A cura di @alessia__musillo