Basilica di San Lorenzo Maggiore
Il colonnato più famoso di Milano per una delle chiese più antiche

“Vediamoci alle colonne” è uno dei modi di dire più conosciuto a Milano: significa darsi appuntamento per una serata in compagnia ai piedi delle 16 colonne che sorgono davanti alla Basilica di San Lorenzo Maggiore, lungo Corso di Porta Ticinese. Le colonne e la chiesa risalgono all'epoca romana, tra il IV e il V secolo, e sono una delle tracce più belle del passato in città.
Il meraviglioso colonnato marmoreo è costituito da elementi (fusti, basi, capitelli e frammenti di architrave più antichi del II secolo d.C.) recuperati da un ignoto edificio pubblico, ed è lo sfondo della nightlife di Milano.
La pianta della basilica di San Lorenzo è diversa da tutte le altre a Milano, proprio per la sua antichità: ha un corpo centrale quadrato con quattro pareti ricurve, e non rispecchia la forma che siamo abituati a vedere, cioè a croce. E’ infatti la più antica testimonianza conosciuta di chiesa “tetraconca”.
Ciò che colpisce appena entrati è l’immensa cupola che sovrasta l’aula centrale. Da questa si accede sulla destra alla Cappella di Sant'Aquilino, costruita fra il 390 e 430 d.C. Per la sua forma ottagonale e la ricchezza dell’interno, probabilmente fu costruita come mausoleo imperiale. E’ possibile visitare, nel sotterraneo della cappella, anche le fondamenta, formate da blocchi di pietra squadrati, provenienti dalla demolizione del vicino anfiteatro romano. Le quattro pareti dell’atrio sono ornate da mosaici con le figure dei Patriarchi, degli Apostoli e certamente del Cristo.
L’anonimo architetto operante in Sant’Aquilino studiò accuratamente il percorso del sole rispetto all'edificio, così da collocare le finestre in modo particolare. Il giorno del solstizio d'inverno, i raggi entrano dalla finestra di Sud-Est, illuminando la scena a mosaico con il carro del Cristo-Sole e poi scendono verso il pavimento, e probabilmente indicano il luogo dove doveva trovarsi il sarcofago imperiale. Questo raffinato gioco di luce è visibile ancora oggi, il 25 dicembre.
CURIOSITÀ
Secondo una leggenda, alcuni facchini avrebbero rinvenuto le sacre spoglie di Sant'Aquilino in una fogna in via della Palla e le avrebbero prontamente traslate qui. Ancora oggi i facchini considerano Aquilino il loro Santo protettore, e ogni anno offrono in suo onore un otre d’olio, destinato ad alimentare la fiamma che arde incessantemente davanti all'urna del martire.

Orari:
Lun - Ven 08:00 - 18:30
Sab - Dom 09:00 - 19:00

Informazioni biglietto:
Ingresso gratuito

Trasporti pubblici:
TRAM
3
AUTOBUS
94
Accessibilità
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