La Pinacoteca Ambrosiana è uno dei musei più importanti della città, legata indissolubilmente a 3 geni dell’arte italiana: Leonardo da Vinci, perché qui è ospitata la più ampia e stupefacente collezione di fogli leonardeschi, il Codice Atlantico; Caravaggio, autore dell’opera simbolo della pinacoteca, cioè la Canestra di frutta; Raffaello, poiché qui è custodito il cartone preparatorio originale dell’affresco La Scuola di Atene, capolavoro delle Stanze di Raffaello in Vaticano.
La Pinacoteca sorge vicino al Duomo e a Via Torino sopra l’antico centro romano della città, all’incrocio delle strade principali cardo e decumano: sul retro della Pinacoteca infatti si trova l’antichissima Chiesa di San Sepolcro, con la suggestiva cripta recentemente restaurata.
Il Museo è nato nel 1618 grazie all’Arcivescovo di Milano Federico Borromeo: ad ogni dipinto è riconducibile una tappa della vita del Cardinale, ovvero dei suoi scambi con i più grandi artisti della storia, delle sue corrispondenze con gli altri cardinali italiani, delle sue frequentazioni con collezionisti ed esperti d’arte. Egli fondò la Pinacoteca per mettere a disposizione di tutti la propria collezione e sensibilizzare la popolazione al tema dell’arte.
Il percorso museale si snoda lungo le sale, passando davanti ai dipinti più celebri come la Canestra di frutta di Caravaggio, la Madonna del padiglione di Botticelli, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, Il Fuoco e l’Acqua di Brueghel. Una collezione d’arte lunga una vita, che dalla morte del suo fondatore si è arricchita enormemente.
Tappa da non perdere è la Sala Federiciana, l’antica sala di lettura della Biblioteca che ancora conserva tutte le scaffalature e i libri del tempo, in cui sono esposti i fogli del Codice Atlantico e il Ritratto di Musico di Leonardo.
CURIOSITÀ
All'Ambrosiana è custodita una lunga ciocca di capelli dorati di Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara, all'interno di una preziosa teca. Durante l’Ottocento divennero una sorta di reliquia, una passione feticista, richiamo di numerosi letterati e poeti che passavano da Milano, come Lord Byron e Gabriele D’Annunzio.
La leggenda narra che la notte dei morti il suo spirito scivola lungo i corridoi e le sale della Pinacoteca alla ricerca della teca che contiene la sua ciocca di capelli, arma di seduzione e simbolo di vanità. Una volta trovata, la lava e la pettina come faceva quand'era in vita; per questo motivo, quindi, è ancora oggi bella, morbida e lucente.
C’è un’altra leggenda legata alla notte dei morti a Milano… scoprila qui.
Orari:
Da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00 (la biglietteria chiude alle ore 17:30)
Mercoledì chiuso
Aperture speciali: Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno
Informazioni biglietto:
Intero € 15
Ridotto: da € 5 a € 13
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Trasporti pubblici:
METROPOLITANA
Linea rossa M1 fermata Cordusio, Duomo
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