Una città è perfetta quando è facilmente fruibile da persone di tutte le fasce d’età: il bambino gode degli spazi aperti a lui dedicati, fra parchi, giardini e giochi pubblici; mentre l’anziano si culla fra vie poco caotiche e spazi urbani tranquilli. Benché Milano sia una città internazionale molto frequentata, e possa sembrare frenetica, è ancora capace di nascondere luoghi storici di straordinaria bellezza, che colgono di sorpresa quasi all’improvviso. Le vorticose vie - quelle più grandi della città, se percorse in lungo e in largo - custodiscono silenziosamente piazze modeste nelle loro dimensioni ma particolari e uniche per estetica, che rappresentano non solo luoghi di aggregazione sociale, ma anche spunti d'ispirazione per fotografie da pioggia di like su Instagram.
Senza nulla togliere al fascino di Piazza Duomo, Piazza Castello, Gae Aulenti, alla bomboniera di San Simpliciano o alle più trafficate Cadorna, Repubblica e Loreto, la meno conosciuta Piazza Sant’Alessandro, collocata nella zona del centro urbano, lascia con il fiato sospeso. Con l’omonima Chiesa e la sua scalinata, un modesto baretto e la sede della Facoltà di Lingue dell’Università degli Studi, è uno dei luoghi di aggregazione studentesca posizionato nel cuore della città. Silenziosa e accogliente, la piazza è una passerella tranquilla che collega la affollata via Torino a Piazza Missori. Una foto ai piedi del portone della Chiesa può evocare la storia del bellissimo campanile del 1600.
Dalla parte opposta, incastrata fra le Cinque Vie, c’è Piazza Mentana, frequentata da un pubblico molto giovane grazie al suo chioschetto - famoso per il mojito allo zenzero - ormai raduno fisso degli studenti milanesi. La piazza è il cuore della Milano romana ed è circondata da storiche botteghe dell’artigianato di lavorazione vetraria, vendita ed esposizione di dipinti o di gioielli eleganti dalla fattura d’epoca. A incorniciarla, gli ippocastani e, al suo centro, il Monumento ai Caduti della battaglia di Mentana, inaugurato nel 1880 alla presenza di Giuseppe Garibaldi.
A pochi passi dal centro si trova Piazza Affari. Rilanciata dal famoso "dito" di Cattelan, è protagonista di numerosi scatti fotografici, soprattutto durante i tanti aperitivi all’aperto che vengono qui organizzati. La scultura dell’artista italiano si intitola L.O.V.E., acronimo di “Libertà, Odio, Vendetta, Eternità”, un simbolo di protesta contro l’alta finanza. Proprio per questo motivo è stata installata davanti al Palazzo di Mezzanotte, la sede della Borsa milanese.
Il Comune di Milano ha in seguito deciso di tenerla fissa nel cuore della piazza.
Quando un luogo è raggiungibile soltanto a piedi, è quasi certo che sia bello. Piazza San Fedele, un posticino di passaggio dietro al Duomo, è in realtà un complesso di grande rilevanza artistica. Palazzo Marino gli dà le spalle, mentre al centro è disposta la celebre statua del Manzoni.
San Fedele è un vero e proprio aggregato, formato dalla cinquecentesca chiesa dei Gesuiti, dalla cripta, dalla sacrestia, dalla «cappella delle ballerine» e da un museo di dipinti e reliquiari contenente opere d’arte che spaziano dal XIV secolo al presente. C’è anche un Auditorium che propone una Stagione interamente dedicata alla musica sperimentale, punto di incontro per veri intenditori.
Alle spalle del Duomo ci si può imbattere in Piazza Santo Stefano, che lungo il suo fianco custodisce uno dei luoghi più affascinanti di Milano: l’Ossario di San Bernardino.
Pare che la gettata di cemento di fronte all'imponente chiesa fosse un tempo il Laghetto di Santo Stefano, un punto di approdo delle barche che si occupavano di trasportare il marmo per la costruzione del Duomo. La piazza, dalla forma perfettamente quadrata, è una piccola oasi di pace all'interno della città.
Adiacente a Piazza Santo Stefano c’è l’isolato storico di Via Laghetto, cui la toponomastica non ha riconosciuto la qualità di "piazza". Eppure, uno scatto fotografico può raccontare l'intersecarsi di queste strette vie che narrano una Milano silenziosa e nascosta fra palazzine dalle facciate eleganti, portoni bassi e finestre colorate. Sul Largo si affaccia un caffè-libreria, punto di ritrovo dei giovani milanesi che, dopo le lezioni all’Università degli Studi, si concedono un aperitivo o un caffè. Quando sono programmati eventi particolari, l’isolato si libera delle auto parcheggiate e si affolla di persone che sembrano dare vita, con la loro vivace presenza, a piccole sagre di paese.
Proseguendo in direzione sud, verso la Darsena, ci si può lustrare gli occhi davanti alla bellezza della piccola area verde di Piazza Sant’Eustorgio, sostando fra le panchine, sotto gli alberi, ai piedi dell’omonima chiesa alle spalle di quel gioiellino che è il Parco delle Basiliche. Il complesso di Sant’Eustorgio si compone di vari elementi: la Basilica, la Cappella Portinari, il Campanile, i Chiostri e l’(ex) Ospedale S. Fede. Una bomboniera a pochi passi dai Navigli.
Nella zona del design di via Savona, incastonata tra i palazzi moderni all’incrocio con via Tolstoj, si trova Piazza Enrico Berlinguer, inaugurata dal Comune nell'anno 2012 per omaggiare il politico a 90 anni dalla nascita. Questo luogo raccolto, ad accesso interamente pedonale, è ideale per una sosta, magari con un buon libro da leggere su una delle panchine disposte all'ombra, e per il divertimento dei bambini, che possono percorrerla e giocare senza pericolo, in un ambiente protetto dal traffico.
Via Cesariano, compresa nell’isolato tra Moscova e Chinatown, rappresenta il ritrovo pomeridiano di tante famiglie che raggiungono i giochi pubblici per far divertire i più piccoli. Più che di una "via", si tratta di una piazzetta scavata, gremita di panchine per prendere una pausa nel verde cittadino. I bar collocati attorno al parco sono un punto ristoro dove è possibile sostare in tranquillità. Alle 18 di solito scatta il momento dell'aperitivo, con tante proposte diverse, dalle enoteche cinesi a locali dal sapore più intellettuale, capaci di combinare buon gusto e letture: questa fascia oraria rappresenta un bel momento per vivere la piazza.
Piazza Santa Francesca Romana si nasconde nella zona di Porta Venezia. Fra le grandi vie di Corso Buenos Aires e Reale Regina Giovanna c’è un punto tranquillo fatto di panchine chiare schierate perpendicolarmente innanzi all’omonima Chiesa, eretta fra il 1662 e il 1720, e dedicata a Santa Rosalia.
Dall'altra parte della strada, attorno all’ingresso del passante ferroviario della metro, i giovani del quartiere si incontrano per esercitarsi a ritmo hip hop, mettendo in scena delle street performance di breakdance. Ogni mercoledì è possibile acquistare prodotti ortofrutticolo a Km zero presso una delle bancarelle allestite dal Mercato Agricolo di Confederazione Italiana Agricoltori.