YESMILANO WIRE - THE FUTURE OF TRAVEL

Edizione speciale in occasione di BIT - Borsa Internazionale del Turismo

A Palazzo Giureconsulti, Luca Martinazzoli di YesMilano e Carlo Antonelli di Fiera Milano, hanno tenuto, in presenza con lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling, e in remoto con una platea di esperti internazionali, una special talk dell’edizione digitale BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Fiera Milano, sul futuro dei viaggi e del turismo di qui a trent’anni, dopo la battuta d’arresto che il settore ha subìto con la pandemia.

Luca Martinazzoli ha così introdotto le principali questioni da sottoporre al dibattito degli ospiti e al test degli scenari proposti: i) Il rapporto fra viaggi e grandi spazi urbani; ii) la relazione fra viaggio e lusso e l’allocazione del tempo degli individui ad attività di leisure; iii) il lusso come lifestyle e conseguente impatto sulla domanda di turismo; iv) l’importanza del turismo sull’economia urbana e nazionale. Carlo Antonelli ha interagito con gli ospiti sollecitandoli a spostare l’orizzonte oltre il breve termine, ancora condizionato dalle restrizioni epidemiologiche, verso il futuro del turismo come esperienza, esplorazione, piacere.

 

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Ecco di seguito per questa edizione speciale di YesMilano Wire, i punti salienti degli interventi di Bruce Sterling, genio del cyberpunk, Tyler Brûlé della rivista Monocle, Luca Finardi di Mandarin Oriental, Fabio Cannavale di Lastminute.com, Frank Uffen di The Student Hotel, Davide Grasso di Maserati e Massimiliano Valerii del Censis.

BRUCE STERLING

SCRITTORE E FUTUROLOGO

Il doppelganger visionario del cyberpunk ha offerto una panoramica della storia del turismo in Italia e gli scenari futuri che l’attendono negli anni a venire. Il 2019 è stato un anno record per il turismo nella Penisola, trainato dalla classe media globale. Dopo la pandemia, si possono verificare combinazioni di alta concentrazione del reddito e alta circolazione del virus o di redistribuzione del reddito e bassa circolazione del virus. Secondo Sterling, lo scenario più probabile è anche quello più favorevole per Milano: una pandemia domata dove i soldi del big tech americano, degli oligarchi russi e degli sceicchi del Golfo vengono spesi con abbandono nella capitale del design e del lifestyle. Dopo un excursus sui 700 anni di storia del turismo in Italia, l’autore texano osserva che l’Italia senza turisti è come un teatro senza spettatori e che questo isolamento forzato dovrebbe farci riflettere sul fatto che ancora non capiamo che cosa gli stranieri vogliono da noi oltre alle capitali d’arte. Dobbiamo creare attrattori di turisti come Vegas o Disneyland, per esempio un theme park vulcanico. Se si guarda al lungo periodo, l’innalzamento dei mari per il riscaldamento globale pare inevitabile, mettendo a repentaglio una penisola come l’Italia. Per salvare la bellezza di Venezia e delle coste italiane dovrebbe rendersi necessario chiudere con un’enorme diga lo stretto di Gibilterra (!) per salvare la cultura del bacino mediterraneo, che diventerebbe così un’enorme riserva culturale mondiale.

TYLER BRÛLÉ

EDITORE DI MONOCLE

L’editore canadese, la cui rivista è sinonimo di luxury & lifestyle tourism, ritiene ingiustificato il pessimismo generato nell’opinione pubblica rispetto all’impossibilità di tornare a viaggiare come prima. Secondo lui, presto torneremo alle nostre abitudini di interazione con gli altri anche per quanto riguarda i viaggi sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali. Critica la Commissione di Bruxelles e la IATA di Ginevra per non aver ancora dato guidelines continentali sul green passa per viaggiare in Europa quest’estate e replicare il boom nel turismo interno sperimentato da America e Australia in risposta al divieto di viaggiare fuori dai confini. La voglia di tornare a

viaggiare per il mondo è forte e già oggi i viaggiatori intraprendenti, che tendono a essere quelle/i più ricchi e creativi, varcano i confini e testano i limiti del coprifuoco per recuperare spazi di vita. Come racconta nel suo libro, le persone hanno bisogno di socialità e di entrare in contatto con le culture dei paesi che desiderano visitare, in particolare Milano e l’Italia e la vasta offerta di arte, cultura, cucina e storia che propongono: la dolce vita continuerà a essere un’offerta di lifestyle competitiva per il turismo italiano se saprà trovare la narrazione giusta del suo patrimonio e non cercare di vendersi a chiunque.

LUCA FINARDI

AREA V-P OPERATIONS ITALY & GENERAL MANAGER MANDARIN ORIENTAL

L’Italia continua a essere di grande interesse per le imprese internazionali dell’ospitalità alberghiera. Mandarin ha in progetto di aprire altri 5-6 hotel nel nostro paese, fra cui Puglia e Sardegna. Per Luca Finardi, il settore alberghiero del lusso sta vivendo un nuovo trend, dopo il switch fra business e leisure travel avvenuto con la pandemia, specialmente per quanto riguarda Milano: i viaggi di piacere aumentano mentre quelli di business declinano in proporzione e i visitatori e le visitatrici sono spinti dalla voglia di conoscere il vero lifestyle della città che li ospita, ossia la vacanza come esperienza a partire da una camera d’albergo sempre più digitale, dove si fa tutto (pasti in camera, check-in, concierge ecc.) col QR Code. C’è un trend internazionale incredibile verso gastronomia, cultura, moda, interior design, ospitalità, modo di vivere milanesi. L’estate del 2021 sarà interessante e per il 2022 è prevista una piena ripresa per i flussi di turismo di lusso verso l’Italia. C’è tanta competizione da nuove destinazioni estere, però. Testimonial e storytellin come quelli proposti dal video con De Niro e Federer per promuovere il turismo in Svizzera, sarebbero da riprendere anche per l’Italia.

FABIO CANNAVALE

CEO LASTMINUTE.COM GROUP

Quello di Cannavale è forse l’intervento più polemico, dato che addossa la crisi del settore turistico in larga parte alle incertezze regolative da parte dei governi in questo anno e passa di pandemia. Da Lugano, il proprietario di Lastminute.com, il sito che vende pacchetti di viaggio all’ultimo minuto a prezzi scontati, vede una domanda latente fortissima di turismo che riparte non appena si aprono spiragli da parte delle autorità nazionali ed europee. Vede i millennials come i protagonisti della ripresa della domanda di turismo internazionale e pensa che si ritornerà alla stessa mobilità aerea pre-pandemica nel giro di 2-3 anno. Ritiene che i soggetti più colti e istruiti, in larga parte già vaccinati, saranno i primi a riprendere a viaggiare. Come tendenze di lungo periodo, l’imprenditore e investitore in startup vede una airbnbizzazione accelerata dell’ospitalità ai danni del comparto alberghiero. Inoltre i resort usciranno fortemente ridimensionati e si accrescere fortemente l’integrazione dell’esperienza turistica con l’esperienza culturale dei locals

FRANK UFFEN

PARTNERSHIP DIRECTOR THE STUDENT HOTEL

The Student Hotel è una catena di luxury hostels di grande successo presente in tutta Europa, in Italia a Firenze, Bologna e Torino e presto aprirà anche Milano e Roma. Student hotel ha inventato il concetto di staycation, per cui studenti e studentesse, ma anche turisti e viaggiatori per business (23% del totale) stanno lunghi periodi in una località per immergersi nell’esperienza urbana e acclimatarsi con le usanze del luogo. Con la pandemia, si è manifestata la possibilità per la generazione Erasmus di studiare ovunque e la mobilità fra città europee non è diminuita. Nelle parole di Uffen: “With wi-fi and 5G people can study and work everywhere they want”. Questo porta intere colonie accademiche aqquartierarsi in spazi di co-working e comunitari anche in

luoghi remoti, oppure in quartieri lontani dal centro. La gente è stanca del turismo di massa e di una mancanza di connessione col territorio circostante. A Student Hotel, gli abitanti e le associazioni locali possono usufruire degli spazi e delle strutture degli ostelli, anche per lavorare, e interagire con gli ospiti. “L’ospitalità nel futuro dovrà essere localmente rilevante per una generazione globale come la Generazione Z.” Milano è una meta attrattiva perché è un luogo rilevante sia per i viaggiatori sia per i locali grazie alla sua dimensione cosmopolita, che la vedrà ritenere e attrarre sempre più giovani talenti grazie alla forza gravitazionale del suo lifestyle, conclude il giovane manager.

DAVIDE GRASSO

CEO MASERATI

Davide Grasso ha un’enorme esperienza nel marketing internazionale che lo ha portato alla Maserati, una delle eccellenze della luxury industry italiana. Nel suo intervento guarda al cambiamento del concetto del lusso nel corso degli ultimi vent’anni, da bene raro ed esclusivo destinato a un’élite a bene aspirazionale destinato alla classe media globale. C’è stata una democratizzazione del lusso, che ha portato anche ad applicare i suoi parametri a categorie di prodotti che erano al di fuori del suo perimetro semiotico e raggiungere le generazioni più giovani che prima ne erano escluse. Il lusso è in continua evoluzione, la crescita della middle class ha creato un allargamento delle aspirazioni al lusso con una segmentazione verso l’alto di tutta una gamma di nuovi accessori e servizi. Oggi, particolarmente per le classi alte che devono far fronte a impegni incalzanti e ritmi stressanti, l’utilizzo del tempo libero in una forma sofisticata ed arricchente è la forma più alta di lusso che esiste, sostiene Davide Grasso, che scommette sul luxury tourism come volano dell’intero settore.

MASSIMILIANO VALERII

DIRETTORE GENERALE CENSIS

Valerii porta la prospettiva macro allo stato di salute del turismo italiano. Mette in guardia contro le predizioni di fine della globalizzazione dopo il Covid-19, rimarcando come sia dopo l’11 settembre che dopo la crisi finanziaria del 2008, i flussi di turismo e d’investimento hanno sempre finito per riprendersi e tornare a crescere a ritmi sostenuti. Certo l’aumento dell’interdipendenza globale significa che ci saranno altri shock politici, economici o epidemici, e ci vuole maggiore rapidità di reazione alle crisi globali e sistemiche. Per esempio, l’Italia e l’Europa non possono aspettare i tempi del Recovery Plan. La pandemia, ha reso l’elemento della sicurezza ancora più centrale per vita delle persone. La paura di attentati e contagi va affrontata concependo un’offerta che contenga dispositivi di immunizzazione dalle varie categorie di rischio. L’Italia deve ancora riprendersi dalla Grande Recessione: export e turismo hanno trainano la domanda a fronte stagnazione consumi interni. Ci eravamo abituati ad aumento quantitativo del turismo ineluttabile, ora bisogna andare su approfondimento della qualità di turismo che l’Italia offre al mondo. Nel 2019, si registrarono 1,5 miliardi di viaggiatori, con l’Italia che intercettava il 3.4% domanda turistica mondiale, per un settore che rappresenta il 13% del PIL e il 15% degli occupati. In questi dieci anni, conclude il ricercatore, abbiamo visto crescere del +75% offerta extralberghiera ed è lì che bisogna continuare a puntare, ma la crisi pandemica ha messo in evidenza la dimensione troppo ridotta delle aziende e la mancanza di competenze adeguate, anche di comunicazione, per valorizzare il territorio.