Punto di partenza di questo itinerario è piazzale Cadorna, una delle principali piazze di Milano, su cui si affaccia lo storico edificio della stazione delle Ferrovie Nord Milano.

 

COME ARRIVARE

 

Piazzale Cadorna si può raggiungere con numerosi mezzi pubblici: metropolitana M1e M2 fermata Cadorna; tram 1; autobus: 50, 58, 61, 94.

Maggiori informazioni per i passeggeri con disabilità alla pagina web di ATM.

Nelle vicinanze di piazzale Cadorna è possibile parcheggiare in via Pietro Paleocapa (strisce blu).

Sul lato destro della facciata della stazione, in corrispondenza del posteggio dei taxi, ci sono tre posti auto riservati ai titolari di pass disabili.

Piazzale Cadorna e Palazzo delle Stelline

Piazzale Cadorna nel 2000 ha subito un notevole restyling urbanistico su progetto dell’architetto Gae Aulenti, che l’ha arredata con pensiline e con l’installazione della scultura “Ago e filo” che simboleggia l’operosità milanese. 

 

Seguendo un percorso di circa 500 m, da piazza Cadorna si percorre via Carducci e si svolta a destra in corso Magenta dove, al numero civico 61, si può ammirare il Palazzo dei Congressi, detto delle “Stelline”. Il palazzo sorge nel luogo dove un tempo si trovava l'orfanotrofio femminile delle Stelline voluto da Federico Borromeo. Dell'edificio originale rimangono solo i muri della facciata, alcuni locali a volta e il portico del cortile maggiore.

Basilica di Santa Maria delle Grazie

Proseguendo su Corso Magenta si apre la piazza (area pedonale con presenza di sedute e pavimentazione in lastricato) con la Basilica di Santa Maria delle Grazie, capolavoro del rinascimento milanese, edificata nel luogo dove prima sorgeva una cappella con un affresco raffigurante una Madonna chiamata delle Grazie. La basilica, voluta da Ludovico il Moro, fu costruita per i frati Domenicani tra il 1466 e il 1490. L'interno a tre navate è ricco di importanti opere d'arte.

La Sagrestia Vecchia e il chiostrino vengono attribuiti al Bramante, l’ex refettorio del convento domenicano, situato alla sinistra della facciata della chiesa, conserva uno dei dipinti più celebri al mondo: l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Ultima Cena di Leonardo da Vinci

Il Cenacolo Vinciano è una delle opere d'arte più importanti di tutti i tempi, ancora oggi suscita l'ammirazione di turisti e cultori d'arte provenienti da tutto il mondo.

L'opera è particolarmente fragile e delicata e l'ingresso è rigidamente disciplinato: possono accedervi 35 persone e i turni di visita durano 15 minuti. Per questo motivo vi consigliamo di prenotare la vostra visita con largo anticipo

Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Se volete conoscere meglio il genio di Leonardo, non potete perdervi una visita al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, situato nelle vicinanze del luogo dove Leonardo possedeva alcuni terreni coltivati a vigna. 

Nel museo, ricavato negli antichi ambienti del monastero di San Vittore, si trova la più grande collezione al mondo di modelli di macchine realizzati a partire dai disegni del genio toscano.

 

Per raggiungere il museo, da piazza Santa Maria delle Grazie ritornate indietro in direzione del museo Casa degli Ateliani e la vigna di Leonardo, attraversate Corso Magenta (attraversamento in lastricato, a tratti sconnesso, con rotaie del tram), imboccate via Bernardino Zenale sul marciapiede destro (prima stretto, larghezza 90 cm, delimitato da paletti in ferro, poi dopo 50 metri diventa molto ampio), lo percorrete per 200 metri circa e svoltate a sinistra in via San Vittore. Il marciapiede sul lato sinistro della via, è piuttosto ampio. Procedete per circa 150 metri, all’altezza del civico 14 di via San Vittore attraversare la strada con l'attraversamento pedonale (attraversamento in lastricato sconnesso, con rotaie del tram) dopo le strisce andate subito a destra sul marciapiede opposto e poi girate l’angolo sulla sinistra e vi troverete nella piazza dove si trova l’ingresso del museo.

Chiesa di San Vittore

Nella piazza si può visitare la Chiesa di San Vittore, già basilica dei Frati Olivetani, che dimoravano nell'annesso monastero (la chiesa è accessibile grazie ad una rampa inclinata in lastricato posta sul lato sinistro della facciata; la pavimentazione della piazza è in sanpietrini senza sconnessioni e un passaggio centrale in lastricato non sconnesso). La piccola rampa in cemento e marmo che dalla piazza porta al marciapiede non è in buone condizioni, ma comunque utilizzabile. 

 

Continuate a percorrere via San Vittore sul lato destro per 300 metri (marciapiede in asfalto con grate di aerazione), incrociate via Carducci (semaforo dotato di avvisatore acustico), attraversate la Pusterla di Sant’Ambrogio (una delle porte medioevali minori di Milano e con un breve passaggio pedonale (pavimentazione in lastricato a tratti sconnesso) raggiungete piazza Sant’Ambrogio, dove si erge la basilica dedicata al patrono di Milano.

Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio è situata in area pedonale (pavimentazione in lastricato), venne edificata tra il 379 e il 386 per volere del vescovo Ambrogio, nell'area del cimitero dove vennero sepolti i cristiani martirizzati dalle persecuzioni romane.

La basilica ha un impianto a tre navate, tre absidi e un quadriportico, e rappresenta un caso isolato di romanico lombardo, dal momento che altri esempi simili sono infatti andati distrutti o radicalmente trasformati.

Informazioni di fine itinerario

Piazza Sant'Ambrogio si può raggiungere con gli autobus 94, 58 e 50; la metropolitana M2 fermata Sant’Ambrogio. 

 

Per informazioni sull’accessibilità ai passeggeri con disabilità consultare la pagina web ufficiale sul sito di ATM

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