L’itinerario parte da piazza Oberdan, al cui centro sorge Porta Venezia.
Come arrivare
Piazza Oberdan è raggiungibile con i mezzi pubblici: tram 9; metropolitana M1 fermata Porta Venezia.
Per informazioni sull’accessibilità ai passeggeri con disabilità consultare la pagina web ufficiale sul sito di ATM.
È possibile utilizzare inoltre i treni del Passante Ferroviario fermata Porta Venezia.
Maggiori informazioni per i passeggeri con disabilità alla pagina ufficiale di Trenord.
Raggiungendo la zona in auto è possibile parcheggiare sia lungo i bastioni di Porta Venezia sia in corso Venezia (Area C) sulle strisce blu. È presente un posto auto per le persone munite di pass disabili in corso Buenos Aires davanti al civico n 4.
L’itinerario parte da piazza Oberdan, al cui centro sorge Porta Venezia, denominata Porta Orientale fino al 1860 e Porta Riconoscenza in epoca napoleonica. È una delle sei porte principali di Milano, caratterizzata dalla presenza dei caselli neoclassici del Vantini.
Dal lato della piazza che dà su corso Buenos Aires, attraversate le strisce pedonali in direzione dei Bastioni (c’è un tratto di 4 metri di asfalto molto sconnesso con rotaie del tram) passate in mezzo ai due Bastioni e imboccate Corso Venezia, l’antico “corso di Porta Orientale” che collegava il centro cittadino con l'omonima porta.
Dopo 200 metri, al civico 57 trovate l’ingresso del Civico Planetario Hoepli. L’edificio fu inaugurato nel 1930 su progetto dell'architetto Piero Portaluppi e realizzato su commissione dell'editore svizzero Ulrico Hoepli, che lo donò alla città.
Il planetario si trova all’interno dei Giardini Pubblici Indro Montanelli (comunemente detti giardini di Porta Venezia), primo parco pubblico milanese aperto nel 1786 su progetto dell'architetto Giuseppe Piermarini.
Il parco, oltre al Planetario, include altri edifici significativi come Palazzo Dugnani e il Museo Civico di Storia Naturale.
Fondato nel 1838, il museo è uno dei più importanti musei naturalistici d'Europa. L’edificio fu quasi distrutto nel 1943 da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Ricostruito nel dopoguerra, ha riaperto al pubblico nel 1952.
Il museo si raggiunge proseguendo l’itinerario nel parco, dopo circa 50 m, con un percorso in ghiaia e terra battuta. Continuando il percorso all’interno del parco, tenendo sulla sinistra la cancellata dei Giardini Pubblici, arrivate all’uscita in corrispondenza dell’incrocio fra via Palestro e corso Venezia. Poco prima dell’uscita, sulla destra, si trova un servizio igienico pubblico attrezzato per persone con disabilità.
Imboccate via Palestro sul marciapiede destro, procedete lungo la cancellata dei Giardini Pubblici e poco dopo il monumento a Giuseppe Dezza, che vedrete dall’altro lato della strada, attraversate via Palestro (pavimentazione in asfalto e lastricato sconnesso con rotaie del tram) e sulla vostra destra, a pochi metri, vi troverete davanti alla Galleria d’Arte Moderna (GAM).
La Galleria d’Arte Moderna è situata all’interno della splendida Villa Reale, uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese, realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso. Trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d’Arte Moderna, la galleria ospita oggi collezioni di pregio (degna di nota la collezione Grassi) ed è famosa a livello internazionale.
Adiacente alla GAM, raggiungibile tramite il cortile interno (pavimentazione in ciottolato con percorsi in lastricato senza sconnessioni) si trova il Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC). Fondato nel 1947, il PAC è oggi lo spazio espositivo per eccellenza dedicato all’arte contemporanea, promotore di iniziative artistiche nazionali e internazionali.
Disegnato da Ignazio Gardella, il padiglione si articola su tre livelli, con una grande e luminosa vetrata sullo splendido giardino di Villa Reale.
Uscendo dalla Villa Reale, girate a destra per tornare su corso Venezia e di nuovo girate a destra, verso il centro. Lungo il tragitto potrete ammirare alcuni degli edifici neoclassici come la sede dell'Automobil club italiano (Aci) e Palazzo Serbelloni al civico 16.
Dopo circa 400 metri, superate l'incrocio con via Senato. Dopo una cinquantina di metri, alla vostra destra si apre via della Spiga, una delle vie più esclusive dello shopping nel Quadrilatero della moda milanese (strada pedonale, con pavimentazione in lastricato).
Procedendo lungo corso Venezia, sempre sul marciapiede destro, dopo 200 metri vedrete sulla sinistra la chiesa di San Babila e pochi metri più avanti, attraversando via Matteotti (attraversamento in asfalto non sconnesso) arrivate in piazza San Babila.
Tenete la fontana alla vostra sinistra e dirigetevi verso i portici per raggiungere corso Vittorio Emanuele II, una delle strade più importanti del centro cittadino: venne riqualificata negli anni Venti e Trenta, abbattendo le vecchie case medioevali per dare spazio a moderni palazzi in stile neoclassico.
Sulla vostra destra, affacciata su piazza San Carlo, potrete visitare la Chiesa di San Carlo al Corso, "libera interpretazione" neoclassica del Pantheon di Roma.
Per gli amanti dello shopping da non perdere una visita alla Rinascente, inaugurata nel 1890 sull’esempio dei grandi centri commerciali statunitensi. Il nome venne scelto dal poeta Gabriele D'Annunzio dopo l'incendio del 1918 che distrusse l’edificio. Il palazzo della Rinascente è a ridosso di piazza del Duomo, dove termina l’itinerario.
Piazza del Duomo è servita da numerosi mezzi pubblici: tram 2, 3,12, 14, 16, 23, 24, 15, 27; metropolitana M1 e M3 Duomo.
Per informazioni sull’accessibilità ai passeggeri con disabilità consultare la pagina web ufficiale sul sito di ATM.