Bovisa è un vecchio quartiere operaio e industriale alla periferia nord di Milano, trasformato dall'arrivo del Politecnico di Milano che ha costruito intorno a via Durando un vasto campus dedicato al design industriale e all’ingegneria aerospaziale nelle aree abbandonate da fabbriche di funivie e vernici.
La Bovisa è così milanese da essere ricordata nella canzone Milan l'è on gran Milan.
Il nome rimanda al fatto che prima dall’arrivo dell’industria agli inizi del ‘900, qui c’era il mercato dei bovini.
Dopo aver fatto la storia del decollo industriale italiano, il quartiere è oggi ancora in corso di trasformazione, come si può vedere nelle aree in corso di edificazione adiacenti alla stazione del Passante Ferroviario e delle Nord.
La nuova stazione di Bovisa FN (prima c’era il passaggio a livello), aperta alla fine degli anni ’90, in 10 minuti consente di raggiungere Cadorna o le stazioni Garibaldi, Repubblica, Porta Venezia della metropolitana (oltre che l'aeroporto di Malpensa e anche la Stazione Centrale).
Le sue case di ringhiera offrono alloggi pittoreschi a una popolazione crescente di studenti, in questo quartiere con accenti slavi e asiatici che si estende fino a piazza Bausan e via Imbriani.
COME ARRIVARCI
Passante, Trenord Bovisa FN – Tram: 2 – Filobus: 92 – Bus 81
LA PIAZZA DEI LOCALS
Piazza Bausan, tonda e con la massiccia fontana in marmo costruita per commemorare i caduti della prima guerra mondiale è sicuramente l’anima della Bùisa, con interessanti aggiunte slave e orientali. Lì fa capolinea il tram, ci sono tre bar-caffè e da lì si diramano le vie importanti: Imbriani che porta alla circonvallazione, Baldinucci che porta all’Anagrafe e alla Biblioteca e via Brofferio, che porta al Poli.
PERCHE’ ANDARCI
Per visitare il campus Bovisa del Poli che ospita la Facoltà di Design Industriale, oltre a Management, Energy & Aerospace Engineering.
Dall'altro lato della stazione c'è la misteriosa Goccia, con i suoi alberi e gasometri, che sarà presto trasformata in un grande parco dal Comune a beneficio del quartiere e di studenti e studentesse, ricercatrici e ricercatori, cui manca un’ampia distesa di clorofilla dove dibattere una nuova idea all’aperto, mangiando la schiscetta oppure facendo sport.
Via Candiani, come pure la parallela via Andreoli, è la strada che è mutata maggiormente in risposta all’arrivo della popolazione studentesca alla Bovisa. Stretta e lunghissima, è punteggiata da circoli, bar, ristorantini, birrerie, copisterie, parchetti e librerie.
Andando verso la Bovisasca, i vecchi scheletri industriali della zona sono stati trasformati in trattorie, caffetterie e locali notturni alla moda come Spirit de Milan, mentre stanno sorgendo nuove torri residenziali al di là della strada, in direzione del Politecnico.
FORSE NON TUTTI SANNO CHE…
Scendendo dall’altra parte della stazione di Bovisa in pochi minuti si arriva alla stazione di Villapizzone, oltre le costruzioni che ospitano i dipartimenti di ricerca, edificate dal Politecnico un decennio or sono.
Anno: 1964 - 1968
Progettisti: Figini e Pollini
La Chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo è stata progettata negli anni ’60 da Luigi Figini e Gino Pollini su commissione della Curia milanese. Quest'opera si caratterizza per la complessità delle sue forme – sia in pianta che in alzato - e per la sua immagine solida e materica accentuata dall’uso dei mattoni a vista in facciata. Internamente lo spazio è intimo, definito da giochi di luce e contrapposizione cromatica tra il bianco del pavimento e delle pareti e il legno scuro del soffitto.
Shumin è una dottoranda del Politecnico di Milano e ci porta alla scoperta del quartiere!
Il murale di Andrea Gasparro, in arte Sorte, si trova in Via Cosenz 11.
Il murale di via Cosenz è stato realizzato all’interno della rassegna Poli Urban Colors, che per 10 giorni ha colorato il quartiere con attività di street art lungo il perimetro del Campus del Politecnico.
“BOVISA”, curato da Luca Mayr nell’ambito della rassegna, è stato realizzato da Andrea Gasparro in arte Sorte, classe 1997, laureato in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Appassionato di arti grafiche, nel 2015 si approccia al mondo della calligrafia.