Scopri il progetto “Un nome in ogni quartiere”, sviluppato in collaborazione con Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e sostenuto da Fondazione di Comunità Milano e Fondo Fondazione Claudio de Albertis.

In programma, realizzare tanti murales sparsi per la città, con il nome del quartiere, a salutare non solo i residenti ma anche chi passa o visita la zona.

 

 

Greco

Dove: via privata M. Rota

Artista: Viola Gesmundo

A cura di: Bepart
Supporto tecnico in cantiere da parte del colorificio Maxicolor

 

Un lungo filo che passa di mano in mano, ricorda il gioco dei bambini e unisce le diverse anime del quartiere Greco: le case, la chiesa, l’incontro tra le persone. È questo il nuovo murale inaugurato in via Giovanni Rota, sul muro di cinta della scuola per l’Infanzia Sant’Anna e dell’oratorio della parrocchia San Martino. L'opera, dal titolo "Legami invisibili", è stata realizzata da Viola Gesmundo e dall’impresa culturale BePart con il supporto tecnico del colorificio Maxicolor di Melegnano e grazie allo sponsor tecnico Fondazione Cromology che ha riqualificato completamente il muro prima di colorarlo.

Vigentino

Dove: via Bottoni 18

Artista: LuogoComune

A cura di: Bepart

Supporto tecnico in cantiere da parte del colorificio Maxicolor

Si fa notare per i colori sgargianti, ma soprattutto per le dimensioni la nuova murata di Luogo Comune nel quartiere Vigentino. Un’opera partecipata, ispirata dai ragazzi di Associazione Animondo per esplorare le zone agricole di Vigentino, uno dei quartieri più rurali di Milano. "Visitando Soulfood Forestfarm abbiamo incontrato e fotografato le galline, che sono diventate protagoniste di questo muro, realizzato su una palazzina amministrata da MM".

 

 

Via Padova

Titolo: Via Padova 

Dove: via Padova 128 

Autore: Guerrilla Spam 

A cura di: Bepart in collaborazione con CAG “Tarabella”

 

Il dipinto è una mappa metaforica del quartiere di Via Padova. Le stelle, i pianeti e i corpi celesti rappresentano elementi del posto: al centro una Via Lattea in diagonale è la stessa Via Padova, affiancata dai due corsi d'acqua che la circondano, la Martesana e il Lambro. Le stelle, disposte lungo la via e nello spazio, sono impronte degli abitanti lasciate sul muro durante la settimana di lavoro: passanti e curiosi, così come i ragazzi del CAG Tarabella, i quali sono stati coinvolti in ulteriori attività laboratoriali. 

Il muro stesso su cui il dipinto è stato realizzato appartiene agli uffici dell’Anagrafe del quartiere: l’impronta acquista quindi un maggiore significato, è la presenza di chi è passato e ha lasciato un segno, di tutti coloro che compongono le costellazioni di abitanti del quartiere. 

L’opera è una sorta di universo collettivo in cui chiunque può essere compreso. Ai quattro angoli, come punti cardinali, la scritta del nome del quartiere è riportata in italiano, arabo, bengalese e cuneiforme. I colori e le forme scelte si rifanno al “Disco di Nebra” prima mappa stellare conosciuta risalente al 2100–1700 a.C; mente l’atto di dipingere attraverso le impronte delle mani riprende le pratiche degli aborigeni australiani e di certi affreschi realizzati da donne in paesi dell'Africa centrale

Gratosoglio

Dove: Skate Bowl, via Saponaro

Artista: Giulio Vesprini

A cura di: Associazione di promozione sociale Street Is Culture

 

Nel caso di Gratosoglio non è un muro ad ospitare l’opera, ma la superficie dello skatepark, sulla quale l’artista urbano Giulio Vesprini ha impaginato l’opera “Gratobowl-G0073”, campionando i colori principali dell’ambiente circostante.

La produzione è frutto dell’ascolto e della collaborazione con la comunità di skaters del quartiere, raccolta in un collettivo informale, e con l’associazione Street Is Culture, coinvolgendo nella progettazione tecnici dei colori, skater e fruitori dello spazio.

Il recupero dello Skate Bowl di via Saponaro è stato curato dall’associazione di promozione sociale Street Is Culture che si occupa di cultura giovanile e arte urbana e che ha sottoscritto un patto di collaborazione con il Municipio 5 del Comune di Milano per la rigenerazione, gestione e manutenzione di uno degli epicentri potenziali della cultura skate in città: è previsto l'avvio di una programmazione per mantenere vivo questo luogo con eventi, musica, street performance, e ovviamente skate contest.

 

Stadera

Dove: Via G. Savoia 2, nel quartiere Stadera

Artista: collettivo di artiste "A m’l rum da me", rappresentato da Carlotta Moretti e Martina Ceccarelli

A cura di: lopera è a cura di  WorldriseOnlus attiva da 10 anni per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente marino, e Fantastudio, hub creativo con progetti che mescolano universo femminile e creatività

 

Supportato da: Woolrich Outdoor Foundation

Affori

Dove: Via Pellegrino Rossi, all'altezza di MM Affori Centro

ArtistaNabla & Zibe

A cura diForMattart  Spaziopensiero

 

 

Il murale è la sintesi di un percorso che ha coinvolto le associazioni di cittadini, le scuole, Repubblica del Design, lo "storico" di quartiere Luigi Ripamonti ed ovviamente istituzioni e capofila.

Di seguito le parole di Nabla e Zibe:

 

"Dal materiale ricevuto dalla Scuola abbiamo estrapolato alcuni concetti che ci hanno ispirato: "verde urbano tra presente e futuro", "ricordi del passato, sogni per il futuro", "un posto in cui sentirsi a casa", "la pace dell’albero".

La rappresentazione parte da due elementi naturali iconici del quartiere: il gelso e il platano, che simboleggiano la natura e gli spazi verdi in cui Affori è immerso.
Era la natura, un tempo, a dare lavoro e sostegno ai primi abitanti della zona, con la coltivazione del gelso, gli stessi gelsi che vengono tutt’oggi mangiati dai frequentatori dei parchi, riunendo giovani ed anziani sotto le fronde.
Altro simbolo iconico di Affori sono i suoi maestosi platani ultracentenari, in particolare quello di via Astesani, che un tempo in una delle sue cavità ospitava la casa di un gufo: oggi in ricordo c'è una statuetta e tutti gli Afforesi conoscono quell'albero e la sua "icona".
Proprio come quell'albero, Affori nel tempo si è aperta all’arrivo di nuovi abitanti, rappresentati nel murale dal pappagallo che in questa natura ha trovato la propria casa.

La nostra proposta vuole mettere in luce che il passato è sempre parte del nostro presente ed è la base per il futuro."

San Siro

Dove: piazza Segesta 12

Artista: Boa Mistura

A cura di: Fondazione Terzo Luogo

 

Il murale di San siro è stato frutto di un percorso di co-progettazione tra l'Ufficio Arte Pubblica del Comune di Milano e una virtuosa cordata territoriale composta da Codici Coop Soc., Fondazione Terzo Luogo, Telaio delle Arti.

La realizzazione del murale è stata anticipata da un diffuso lavoro con le studentesse e gli studenti del territorio, in particolare delle scuole secondarie, che hanno riflettuto sul quartiere e sulle sue rappresentazioni, sui suoi pregi e difetti, sulle attese di cambiamento ed evoluzione, e che hanno incontrato ed intervistato decine di residenti.

Il murale di piazza Segesta, sulla palazzina dei Servizi Sociali, discende da questo ampio lavoro di inclusione ed è firmato dal collettivo artistico spagnolo Boa Mistura, il cui tratto distintivo è la resa anamorfica di lettering spettacolari: in questo caso il pattern apparentemente astratto sulla parete compone in realtà una scenografica scritta con il nome di quartiere, accompagnato da una lirica tratta dagli spunti forniti dagli student*.

La lirica dice "Il quartiere è passione, legami, spine. È casa, paura del vuoto, altezza, vertigine".

Ragazzi e ragazze hanno potuto collaborare anche alla fase di pittura insieme agli artisti.

Cimiano

Dove: Via Civitavecchia

Artista: Orticanoodles

Curatela: ForMattArt/Spaziopensiero e Super 

Cimiano si estende in una forma lunga e stretta lungo le linee della viabilità per l’ingresso e l’uscita della città e il parco Lambro, su cui servizi, luoghi di ritrovo e di aggregazione si inseriscono in piccoli nuclei.

Il luogo scelto per l'opera si trova alle porte del quartiere, il muro è in via Civitavecchia ed è visibile per chi arriva da fuori Milano. La palazzina ospita esercizi commerciali ed è un luogo di aggregazione per il quartiere. Dall’altra parte di via Civitavecchia si trovano le "Case Minime", un nucleo residenziale che gli abitanti del quartiere chiamano “le casette”.

La storia del murale è interessante e articolata: il progetto è entrato fin da subito in dialogo con un altro laboratorio del collettivo Orticanoodles, attivo già da un anno, che aveva previsto una serie di laboratori e workshop con gli abitanti della zona ed ha avuto come risultato i muri colorati che si possono ammirare in quartiere.

I residenti sono stati invitati a uno shooting aperto a tutti presso il Centro Milano Donna, punto di riferimento per tutto il quartiere. Ogni partecipante ha ricevuto in dono una piccola opera personalizzata con il proprio ritratto. Le foto sono state esposte e votate con un contest per scegliere i volti da rappresentare sulle facciate progettate collettivamente e anche il motivo vegetale dei murales è stato individuato attraverso un laboratorio in Cascina Biblioteca dove sono stati scelti fiori e piante tipiche del Parco Lambro.

Gli abitanti del quartiere sono estremamente affezionati alle opere delle “Casette”, che sono già state realizzate e decorano varie facciate con 6 murales.

Per quanto riguarda Cimiano People, la realizzazione è stata molto partecipata in tutte le sue fasi: dalla visita al sito dell'opera alla scelta del nome e dei colori. 

C'è stata una passeggiata fino alla parete, il racconto del progetto e dell’idea, ma anche momenti di divertimento come gavettoni, gessetti, il mimo e gli indovinelli.

 “Cimiano People” indica la vitalità della collettività variegata e attiva che rappresenta il quartiere.

L’immagine selezionata rappresenta Alfonso, un abitante storico delle casette, seguendo la lista definita con il contest.

È significativa perché guarda dalla parte opposta rispetto alle "Casette", creando un dialogo con la forma urbana della zona, accogliendo chi passa per via Civitavecchia andando verso il centro.

Dergano

Dove: via Conte Verde 18 - davanti ai Giardini Cesare Pagani

ArtistaLisa Gelli

A cura diBepart

 

A partire da Marzo 2023, con i ragazzi che frequentano l'associazione presente nel quartiere "L’Amico Charly", sono stati avviate delle attività di strada in tutta Dergano.
Sono state realizzate circa settanta video interviste a coloro che vivono e lavorano nel quartiere, per raccogliere storie, aneddoti, materiali d’archivio che ne raccontino le differenti identità.
Molti intervistati hanno descritto Dergano come un paesino circondato dalla grande città e hanno raccontato la forza della sua comunità.

L’artista Lisa Gelli ha unito le varie storie e informazioni raccolte nel processo creativo che ha portato all'opera.
Si narra che il nome del quartiere abbia origine dalla parola celtica Dervos che significa quercia: il primo elemento simbolico dell’opera, tre ghiande.
La “barca” che racchiude una figura di donna trae spunto dai racconti della pandemia, quando le ceste contenenti generi di conforto scendevano dai balconi, rafforzavando la solidarietà e il senso di comunità del luogo.
I pattern grafici presenti nell’opera sono ispirati ai capi di sartoria di Molce Atelier, la sartoria terapeutica per donne vittime di violenza presente in quartiere, e alle texture e palette dei foulard di Stephanie Schenck, designer tessile berlinese il cui atelier-negozio è presente a Dergano.

Maggiolina

Dove: via Arbe angolo via Ragusa

ArtistaMatteo Capobianco, in arte Ufocinque

A cura diBepart

Con il supporto di: Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Claudio De Albertis

 

Matteo Capobianco, in arte Ufocinque, ha dipinto il murale “Maggiolina” a marzo 2023, sulla facciata della Scuola d'infanzia Ragusa. 

I bambini e le bambine che la scuola frequentano hanno partecipato attivamente alla progettazione dell'opera: durante un laboratorio, curato da Bepart, l'artista ha chiesto loro di disegnare il quartiere.

Il risultato è la Maggiolina vista attraverso gli occhi di questi bambini: un mix fra luoghi ed edifici immaginari e altri riprodotti realisticamente dalla mano dell'artista.

Baggio

Dove: Scuola Primo Levi -  Via Pistoia, 30

Artista: Alice Lotti

A cura di: Collater.al

 

Il murale di Baggio, è stato inaugurato il 1 dicembre 2021 alla presenza dell'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e dell'assessora alla Scuola del Municipio 7 Erica Soana.

Questo è il nono appuntamento del progetto e gli studenti della scuola secondaria di primo grado "Primo Levi" di via Pistoia hanno progettato l'opera ispirandosi al loro modo di vedere il quartiere in cui vivono.

L'opera è stata poi dipinta da Alice Lotti, anche con il contributo degli stessi studenti, insieme alla casa di produzione Collater.al.

Quarto Oggiaro

Dove: Biblioteca Quarto Oggiaro -  Via Otranto, 7 

Artista: Lucia Biancalana

A cura di: Collater.al

 

Lucia Biancalana (Perugia, 1993) è illustratrice e graphic designer. In seguito alla triennale in Disegno Industriale presso La Sapienza di Roma si laurea in Illustrazione all’ISIA di Urbino. Tra i progetti personali, “I am, You are” è stato esposto all’interno del BilBolBulOFF18.
 

La scritta è stata realizzata sul lato di ingresso dell’edificio, che presenta un frontone sovrastante l’accesso.
Il murale è stato ideato chiedendo agli abitanti della zona di indicare delle parole rappresentative del quartiere, poi rielaborate graficamente dall’artista.

Corvetto

Dove: piazzale Corvetto, sotto il cavalcavia 

Artista: Pablo Pinxit Compagnucci (staff creativo tecnico) e LILLO Loris

A cura diChristian Gangitano

 

Il murale di Pablo Pinxit Compagnucci (staff creativo tecnico) e LILLO Loris si trova in piazzale Corvetto, sotto il cavalcavia.

La linea visiva è quella di proporre un mix tra grafica, arte della calligrafi a e del lettering d’autore e il linguaggio degli stencil tipico dell’arte urbana, per discostarsi dalla proposta consueta di artisti del panorama della street art e urban art a favore di una commistione con le fine art, new-pop art e le grafiche contemporanee.

 

Gallaratese

Dove: all’angolo di via Consolini/Appennini

Artista: Paolo Bordino (Pao) , Marco Luzzi (Luz)

A cura diPaoPao Studio

 

Il Murale "Gallaratese" è stato è dipinto dall’artista milanese con i ragazzi del quartiere, già coinvolti per la decorazione di panchine e panettoni, sempre più entusiasti di portare colore sotto casa e di avvicinarsi all’arte urbana da protagonisti.

Il murale “Gallaratese” sarà la sesta opera di arte pubblica proposta come “landmark” dei vari quartieri milanesi, sulla base del progetto di Yes Milano, cofinanziato da Fondazione di Comunità Milano e supportato dall’ufficio nuovo comunale dedicato all’ “Arte negli Spazi Pubblici”.

 

Paolo Bordino (Pao) è nato nel 1977 a Milano, dove vive e lavora.
Si forma principalmente in teatro, dove lavora come fonico, tecnico di palcoscenico e macchinista con la compagnia di Dario Fo e Franca Rame. Studia e lavora presso i laboratori del Teatro alla Scala di Milano. I suoi primi interventi da autodidatta nel campo della street art nascono nel 2000, si interessa soprattutto di re-interpretare il contesto urbano in modo creativo e giocoso: le sue opere più famose e conosciute sono i pinguini dipinti sui paracarri, i dissuasori della sosta trasformati in delfini, i pali della luce in margherite, i bagni pubblici in lattine Campbell, nati con ispirazione diretta a partire dall'oggetto stesso.

Nel 2005 fonda Paopao Studio, che si sviluppa ulteriormente dopo l’incontro con la graphic designer Laura Pasquazzo, collaborando con associazioni, scuole, aziende e operando in differenti campi come arte, grafica, allestimenti, produzione e design.

Ortica

Dove: via San Faustino angolo via Rosso di San Sedondo

Artista: orticanoodles

A cura di: OrMe Ortica Memoria & Orticanoodles

 

Uno dei murales più celebri di OrMe Ortica Memoria. L’associazione nasce nel 2017 come progetto di arte partecipata con l’obiettivo di trasformare lo storico quartiere Ortica di Milano in un museo a cielo aperto attraverso la creazione di murales sui temi della Memoria insieme a cittadini, associazioni, studenti, scuole, università, enti e altre organizzazioni pubbliche e private con finalità sociali, culturali, storiche e artistiche.

In musica, l’Ortica è uno dei quartieri milanesi più cantati. Si sa che la zona era ed è ben rappresentata da trattorie e osterie i cui avventori, tra un bicchiere di vino e una fetta di salame, hanno sempre indugiato nel canto, bello o brutto che fosse.
Luogo di ritrovo di questi cantanti era l’antica trattoria del “Gatto Nero”, sita in via Ortica in uno stabile fondato nel XV secolo. Qui vuole la tradizione che ogni sera, o quasi arrivasse qualcuno ad allietare le serate e spesso non chiudeva finchè non arrivava l’alba a bussare alle imposte.

Il coloratissimo murale è dedicato ai più prestigiosi e noti autori/interpreti della canzone milanese, vale a dire, in ordine di apparizione sul murale: Ornella Vanoni, Enzo Jannacci, Dario Fo, Ivan Della Mea, Giorgio Strehler, Giorgio Gaber e Nanni Svampa.

Tutti nelle loro canzoni hanno cantato l’Ortica, e alcuni l’hanno vissuta, come Jannacci che abitava poco lontano e dario Fo e Strehlher che dal Circolo culturale Cesare Pavese sono passati. 

Porta Romana

Dove: corso Lodi 12

Artista: Marco Goran Romano

A cura diOrticanoodles

 

 

Marco Goran Romano, alla sua prima produzione murale, affiancato dal producer e artista esperto, Orticanoodles. Marco Goran Romano è un pluripremiato illustratore e visual artist, vive e lavora a Jesi (AN).

Dal 2011 al 2015 ha lavorato all’interno della redazione di WIRED magazine, a Milano, e successivamente ha fondato lo studio Sunday Büro. Nel 2011 è stato inserito nella lista dei 10 migliori giovani designer stilata dal settimanale americano Adweek. In quegli stessi anni il suo lavoro è stato più volte premiato dalla Society of Publication Designer di New York, da Communication Arts, Applied Arts e Creative Quarterly. Inoltre è stato nominato da Print magazine come uno tra i 20 Under 30 - New Visual Artists del 2014, mentre nel 2018 gli è stata conferita la medaglia d’oro per l’illustrazione (categoria Design) da parte dell’Associazione Autori di Immagini. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con brand nazionali ed esteri, oggi invece potrete vederlo dipingere live a Milano in corso Lodi 12, non perdetevi la parte più avvincente della produzione murale: la pittura! Il cantiere è aperto e visibile da oggi a giovedì 16 settembre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00.

 

Città Studi - Lambrate

Dove: via Bassini 26

ArtistaSerena Confalonieri

A cura diOrticanoodles

 

Città Studi si abbellisce con un murale tutto dedicato alle scienze, tema centrale del quartiere che ospita la storica sede del Politecnico di Milano. L’opera è stata realizzata da Serena Confalonieri, designer che vanta collaborazioni con brand internazionali del mondo del design, e la curatela, nonché la realizzazione materiale dell’opera, è di Orticanoodles, collettivo di fama del muralismo italiano.

 

 

Portello

Dove: angolo tra Via Ignazio Gardella e Via Aldo Rossi

ArtistaRendo

A cura diSTRADEDARTS Urban Gallery 1988

 

Portello vede la realizzazione del murale dedicato al quartiere su un’iconica scala elicoidale, situata proprio in piazza Portello, all'angolo tra Via Ignazio Gardella e Via Aldo Rossi; l’opera è stata realizzata da Rendo, pioniere del graffitismo milanese e italiano con la curatela di STRADEDARTS Urban Gallery 1988.

Bovisa

Dove: Via Cosenz 11.

Artista: Andrea Gasparro, in arte Sorte

A cura di: Luca Mayr

 

Il murale di via Cosenz è stato realizzato all’interno della rassegna Poli Urban Colors, che per 10 giorni ha colorato il quartiere con attività di street art lungo il perimetro del Campus del Politecnico.

“BOVISA”, curato da Luca Mayr nell’ambito della rassegna, è stato realizzato da Andrea Gasparro in arte Sorte, classe 1997, laureato in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Appassionato di arti grafiche, nel 2015 si approccia al mondo della calligrafia. 

Lorenteggio

Dove: Via dei Gigli 9

ArtistaNapal

A cura diSTRADEDARTS Urban Gallery 1988

 

Situato in Via dei Gigli 9, con la curatela di STRADEDARTS Urban Gallery 1988 e realizzato da Napal – Urban artist e illustratore, figura storica del movimento del writing e della street art italiana, comincia il suo percorso artistico come writer già nel 1986 in Australia e poi, nel 1988 si trasferisce in Italia dove introduce pionieristicamente il linguaggio della urban art nella capitale. Dà il suo contributo artistico per le campagne pubblicitarie di brand internazionali. Partecipa ad esposizioni di rilievo quali La Biennale di Venezia e “Cross the Streets” attualmente in corso al Macro di Roma. Le sue opere sono conservate in collezioni private e musei come il Monte dei Paschi di Siena e il Musem di Arte Contemporanea di Marsiglia. Attualmente risiede a Roma dove vive e lavora.