Eccoci al secondo dei 3 itinerari a piedi di design&arte nel centro di Milano, alla ricerca dei segni e delle memorie della cultura architettonica e del disegno industriale del ‘900.
Dopo la zona Brera - sulle tracce di Gae Aulenti - oltrepassando il Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, ci troviamo in piazza Castello, sede dello studio di Piergiacomo e Achille Castiglioni, ora trasformata in Fondazione Achille Castiglioni
Hai attraversato da est a ovest il Castello Sforzesco percorrendo il vastissimo Cortile delle Armi.
Oltrepassato il Museo della Pietà Rondanini, in piazza Castello 27 ti accoglie la Fondazione Achille Castiglioni.
Lo studio-museo presentab in un grandioso “disordine”- i progetti, i disegni, le foto, i modelli, i film, gli oggetti, i libri, le riviste, insomma tutto il mondo dentro il quale Achille Castiglioni ha lavorato durante più di 60 anni di attività.
Sulle mensole e nelle teche vi è anche la collezione degli oggetti anonimi, fondamentale strumento di lavoro, esplicativo del metodo Castiglioni: oggetti comuni raccolti da Achille come base di riflessioni e reinterpretazioni che hanno portato a capolavori, creati in collaborazione con il fratello Pier Giacomo, come le sedute “Sella” e “Mezzadro” oppure la lampada “Toio”.
Dalla Fondazione Castiglioni verso il Parco Sempione sono pochi passi e, all’angolo tra piazza Castello e viale Gadio, puoi vedere la Casa al Parco (1947-54) progettata da Ignazio Gardella.
Poi, oltrepassato il Palazzo dell’Arte, progetto di Giovanni Muzio, 1931 – che ospita le mostre e gli eventi di Triennale Milano.
Da non perdere! – alza gli occhi: a destra nel verde svetta la Torre Branca, ideata da Gio Ponti nel 1933. L'opera fu terminata in sole 68 giornate lavorative dalla ditta Angelo Bombelli Costruzioni Metalliche in occasione della V Triennale di Milano. In cima, a oltre 100 metri di altezza, vi era un piccolo ristorante.
Al di là della ferrovia, invece, la Torre al Parco di Vico Magistretti e Franco Longoni (1953).