Mondeghili, così vengono chiamate a Milano quelle che in altre zone sono le polpette. O meglio, come li definisce nel 1839 Francesco Cherubini nel suo Dizionario Milanese – Italiano, i mondeghili sono "specie di polpette fatte con carne frusta, pane, uovo, e simili ingredienti".
Il nome ha origine da una parola araba evoluta poi nella spagnola "albondiga".
E’ infatti il popolo arabo che insegnò a quello spagnolo l'uso di confezionare una sfera di carne trita per poi friggerla. La parola si è trasformata col tempo nel milanese "mondeghilo".
La ricetta nasce dall’antica cultura contadina di non sprecare nulla e propone un modo gustoso per recuperare la carne di manzo avanzata, bollita o arrosto, che - trita - viene impastata con salsiccia, salame crudo o mortadella (spesso di fegato), uova, pane bagnato nel latte, grana padano, aglio e noce moscata.
L’impasto, molto saporito, viene composto in sfere grosse dalla forma un po’ schiacciata, che vengono poi impanate con pane grattugiato e fritte nel burro.
I mondeghili sono un ottimo secondo piatto che può essere accompagnato da una leggera insalata o da patate condite anche con salsa di pomodoro.
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di carne trita
- Un uovo
- La mollica di una rosetta (circa 30 g)
- Latte q.b.
- Un cucchiaio di prezzemolo tritato
- La scorza grattugiata di un limone
- Un cucchiaino di sale
- Pangrattato q.b.
- Burro rosso q.b.
- Burro nocciolato q.b.
Potete scegliere la carne di vostro maggiore gradimento, fresca o avanzata, con un’ampia scelta tra manzo, salsiccia, pasta di salame, mortadella, fegato o maiale.
Bagnate la mollica nel latte, strizzatela e passatela al setaccio. Montate a neve l’albume e mescolate tutti gli ingredienti. Dall’impasto ricavate delle palline non più grosse di una noce, impanatele e schiacciatele leggermente. Friggete i mondeghili in burro rosso e irrorateli di burro nocciolato una volta nel piatto di portata.