Alla Fondazione Prada ricomincia la stagione cinematografica. Lo schema è lo stesso degli anni precedenti, con le tre rassegne: SOGGETTIVA, INDAGINE e ORIGINE.
A cura di Marcello Lotti
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Fino al 3 gennaio 2020 ogni venerdì sarà la volta di SOGGETTIVA, un progetto grazie al quale grandi esponenti provenienti dai più disparati campi dell’arte (le edizioni passate hanno ospitato le scelte di Damien Hirst, Theaster Gates, Luc Tuymans, Nicolas Winding Refn e Pedro Almodovar) propongono al pubblico una selezione delle pellicole che più hanno segnato il proprio percorso artistico e personale. Questa volta tocca a John Baldessari, l’88enne artista concettuale americano, efficace interprete, attraverso le sue variegate forme di espressione visiva, dell’evoluzione culturale americana, soprattutto quella della West Coast. Sono 11 le pellicole scelte dall’artista californiano, tutte in area thriller/noir, tra cui spiccano alcuni indiscutibili capolavori che hanno ispirato colonie di registi negli anni successivi: Dracula di Tod Browning (1931), M – Il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang (1931), Vertigo (1958) e Intrigo Internazionale (1959) di Alfred Hitchcock e molto altro.
Tutti i sabati, fino al 14 dicembre, la sezione INDAGINE occuperà la sala della Fondazione proponendo 6 prime visioni: Ad Astra di James Gray, Joker di Todd Phillips, Midsommar di Ari Aster, Parasite di Bong Joon-ho, The Jesus Rolls di John Turturro e Vox Lux di Brady Corbet.
Le domeniche, fino al 10 febbraio, saranno invece dedicate a ORIGINE, che quest’anno propone il progetto “Screen-Core”, a cura di Luigi Alberto Cippini. Si tratta di 11 film realizzati tra il 1971 e il 1997 e poco noti al grande pubblico, antesignani del cinema indipendente, veri e propri laboratori di sperimentazione creativa. Va da sé che rappresentino una preziosa fonte di ispirazione per molti giovani registi indipendenti del nuovo millennio. Imperdibile in questa sezione il capolavoro del 1973 di Rainer Werner Fassbinder, Il mondo sul filo, un film per la tv che, attraverso un approccio filosofico-fantascientifico, anticipava di decenni il concetto di realtà virtuale. Le proiezioni saranno quasi tutte in lingua originale con sottotitoli e questo sarebbe già da solo un buon motivo per apprezzare l’iniziativa della Fondazione Prada.