Crespi d’Adda è un villaggio operaio modello, costruito per volontà di Cristoforo Benigno Crespi, un imprenditore cotoniero milanese, sulla sponda bergamasca dell’Adda, in prossimità della punta meridionale dell’Isola Bergamasca, in un contesto naturale meraviglioso. Fondato nel 1878, il luogo non ha subito trasformazioni significative dal 1930, e rimane, nella sua fisionomia urbana, completamente identico al progetto originario.

Il fondatore, insieme con il primogenito Silvio Benigno, furono i protagonisti assoluti dello sviluppo e del successo di questo esperimento sociale e architettonico che durò per cinquant’anni a cavallo del Novecento. 

Si tratta di un luogo straordinario per la sua gloriosa storia industriale e per le architetture che caratterizzano tutti i suoi edifici principali. È un vero e proprio museo all’aperto, in cui è possibile passeggiare per ammirare Villa Crespi, un castello neogotico in cui risiedevano i fondatori, la replica della chiesa bramantesca di Busto Arsizio, il maestoso cotonificio, le meravigliose abitazioni del paese che riproducono lo schema gerarchico dell’azienda e l’esotico mausoleo del camposanto.

CURIOSITA’

• Crespi d’Adda fu il primo paese della provincia di Bergamo a essere collegato telefonicamente con Milano. Per questo motivo mantiene ancora oggi il prefisso 02 che lo differenzia da tutta la sua provincia. 
• Con una espressione tipica del dialetto lombardo, sciabai, venivano identificati gli abitanti di Crespi d’Adda. Il termine si riferiva al fatto che, lavorando a piedi nudi in ambienti umidi e freddi, i crespesi avevano le gambe storte.
• Crespi d’Adda fu anche il primo paese bergamasco ad avere le sue strade illuminate con la luce pubblica elettrica.
• La “pista” del villaggio Crespi era il centro sportivo che già negli anni Venti era costituito da un velodromo, un campo da calcio e da un campo di tennis in terra battuta.