Nacque all'inizio del Novecento da genitori molto importanti nella Milano dell’epoca: il padre Roberto era un brillante avvocato, mentre la madre Carolina Cavagna Sangiuliani di Gualdana era un’aristocratica. Antonia Pozzi visse dunque in un ambiente ricco, raffinato e pieno di cultura. Il rifiuto amoroso da parte del professore di cui si era innamorata al liceo la segnò tutta la vita, diventando tuttavia una spinta al nascere e all’intensificarsi dell’attività poetica.

Crescendo, la giovane Antonia risentì progressivamente del pacato apprezzamento manifestato dall’ambiente culturale di riferimento nei confronti della sua poesia così come dell’incupimento dell’atmosfera politica: un climax negativo che la portò alla scelta tragica del suicidio. Nonostante la brevità della sua vita, Antonia Pozzi ha lasciato più di trecento poesie, lettere e diari e circa tremila fotografie - perché, in quanto donna dai mille talenti, fu anche una grande fotografa - oltre che una delle più raffinate penne del secolo scorso.

 

Ecco lo speciale identitikit di Anotnia Pozzi che la redazione di YesMilano ha scritto apposta per voi.

NOME DI BATTESIMO:

Antonia Pozzi

FORMAZIONE:

Compie studi classici presso il Liceo Manzoni, coltivando una parallela e cospicua preparazione musicale; segue lezioni private di disegno e scultura. Nel novembre 1935 si laurea discutendo una tesi sulla formazione letteraria di Flaubert.

IL SUO QUARTIERE:

Con la famiglia risiede in Corso Magenta, tra il Castello e Conciliazione, in uno splendido palazzo liberty.

IL LUOGO SIMBOLO:

Il suo luogo del cuore non è a Milano, ma molto vicino: si tratta di Pasturo, in Valsassina (Lecco), dove la sua famiglia acquistò nel 1917 una casa settecentesca, luogo cardine della sua "geografia lirica". 

I VERSI DA RICORDARE:

"Io sono dentro di te
nel misterioso modo
che la vita è disciolta nel sangue
e mescolata al respiro".

IL FILM:

Antonia di Ferdinando Cito Filomarino.

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