Tre sono le zone di Milano in cui il Liberty ha mostrato più varietà espressiva e decorativa: i Quartieri di Porta Venezia, di Porta Vittoria e Magenta, ma saliamo in sella e visitiamo il Quartiere Magenta.

 

Acquario Civico

Partiamo da via Gadio 2 e dall’Acquario Civico.

Milano nel 1906 ospitò l’Esposizione internazionale, organizzata per celebrare la realizzazione del traforo del Sempione e nel parco Sempione sorsero parte dei 225 edifici costruiti per l’occasione.

L’unico sopravvissuto è quello che attualmente ospita l’Acquario Civico. L’esterno presenta una facciata in gusto Liberty con decori di tema acquatico, disposti intorno ad una fontana con Nettuno.

VIA SAFFI: Casa Bosisio e Casa Dugnani

Continuiamo su Viale Gadio e giriamo a sinistra in via Paleocapa in direzione piazzale Cadorna. Alla rotonda di Piazza Virgilio, prendiamo la 2° uscita su Via Vincenzo Monti e poi giriamo a sinistra su Via Aurelio Saffi dove possiamo vedere molti palazzi in stile Art Nouveau.

Al n. 8 la Casa Bosisio presenta uno stile semplice e ricercato grazie all’uso di mattoni in cotto

Al n. 9 la Casa Dugnani presenta decorazioni floreali che finiscono per abbellire e decorare l’intero palazzo. Costruito nel 1902, il palazzo può essere suddiviso in due parti: la prima fatta di bugnato liscio e cemento, la seconda in cotto e piastrelle decorate con girasoli, realizzate dalla ditta Richard Ginori.

VIA SAFFI: Case Binda Castiglioni

Al n°24 e 26: due case Binda Castiglioni, due palazzi realizzati dall’architetto Achille Binda nel 1903 e 1904.

Se la prima è semplice e caratterizzata da elementi architettonici che richiamano lo stile liberty, la seconda invece è dotata di un’ampia decorazione sotto il tetto.

Casa Donzelli

Proseguiamo su via Saffi fino a incontrare via Gioberti. Al n. 1 ci fermiamo per ammirare l’ultima tappa del nostro percorso, la casa Donzelli di Ulisse Stacchini (1903-1904): è una tra i primi e più interessanti palazzi del Liberty e presenta una struttura ariosa e lineare, con balconi a loggia e decorazioni in ceramica con brillanti motivi floreali.

L'edificio è idealmente diviso in tre partiture verticali, dove la centrale in mattoni a vista si contrappone ai due corpi laterali in cemento: su tutta la facciata sono presenti balconi con elaborati ferri battuti, mentre l'ultimo piano è coronato da un balcone a loggia e scandito da una fascia su fondo bruno di piastrelle in maiolica a fiori gialli.