Se ami la natura e vuoi trascorre una giornata ad osservare animali sia locali che esotici senza doverti allontanare troppo da Milano, ecco alcune proposte di Oasi e Osservatori ecofaunistici.

Oasi WWF “Le Foppe” – Trezzo sull’Adda (MI)

Con il termine “foppa” nel milanese si intende una buca colma d’acqua.

Le foppe presenti in quest’Oasi sono state create dall’uomo per l’attività, terminata non molti anni fa, di estrazione di argilla per la produzione di mattoni.

L’Oasi del WWF, infatti, si trova  in una zona dove affiorano sedimenti argillosi rossastri formati dal ghiacciaio dell’Adda.

Grazie alla costante presenza d’acqua dovuta alla abbondanti precipitazioni primaverili e autunnali e alla buona impermeabilità del substrato argilloso, che tende a trattenere l’acqua delle precipitazioni a temperature medie invernali elevate (3°C), si è ricreato un ambiente in grado di accogliere una ricca biodiversità.

Il sito riveste soprattutto interesse botanico (in particolare per la flora acquatica) e ornitologico: le specie presenti vanno dal Falco Pecchiaiolo, al Martin Pescatore, dal Fringuello, alla Cinciarella, dal Picchio Rosso Maggiore all’Allocco.

Oasi WWF “La Fornace” – Trezzo sull'Adda (MI)

Aperta nel 2022, rappresenta un nuovo polmone verde e un altro gioiello di biodiversità del WWF a 300 metri di distanza dall’Oasi “le Foppe”.

Attraverso il sito è possibile prenotare visite guidate alla riserva perconoscere l’opera di rinaturalizzazione dell’ex Fornace dell’Adda al fine di rendere l’Oasi un rifugio per molte specie di uccelli, e non solo.

Tra gli ospiti presenti, il Tritone Crestato, un anfibio tutelato dall’Europa, e dal punto di vista ornitologico, l’airone cinerino e il tuffetto.

Oasi WWF “Della Martesana” - Pozzuolo Martesana/Melzo (MI)

L’Oasi della Martesana è un’area naturalistica di oltre 30 ettari, divisa fra i comuni di Pozzuolo Martesana e Melzo, adiacente alla Cascina Galanta.

L’area fu utilizzata come cava di sabbia e ghiaia per la costruzione dell’Autostrada TEEM (Tangenziale Esterna Est Milano).

Terminata l’attività estrattiva, è stata sottoposta ad interventi di recupero e parziale riqualificazione ambientale della zona umida.

Presenta sponde con andamento digradante, prima della discesa verticale verso le massime profondità (oltre 25m nella parte centrale).

Questa conformazione ha permesso lo sviluppo di vegetazione sommersa e, anche per questo, l’invaso si è rivelato un’eccezionale attrazione per moltissime specie di uccelli, che l’hanno scelta come area di riposo, svernamento prolungato, rifornimento di cibo e nidificazione.

Sono 110 le specie di uccelli, fra stanziali, svernanti e di passo.

Nel 2019 il bacino è risultato il secondo sito della Lombardia per numero di moriglioni (una specie di anatra poco diffusa in Italia), con oltre 400 esemplari nel periodo di massima presenza.

Sono inoltre presenti numerose specie di anfibi, libellule e farfalle, alcune di grande interesse naturalistico.

Oasi faunistica di Sant’Alessio con Vialone (PV)

Via Cadorna 2, Sant’Alessio con Vialone (PV)

 

A poca distanza da Milano (25 km) ma anche da Pavia e dalla Certosa, incontriamo l’oasi naturalistica di S. Alessio, uno dei parchi naturalistici più famosi d’Italia ma anche un luogo di studio, di cura e di conservazione per tante specie di volatili, che sorge intorno all’omonimo castello quattrocentesco.

Nonostante sia uno dei parchi naturalistici più piccoli per estensione d’Europa, è il più visitato del nostro continente, e il terzo del mondo per visite da parte dei fotografi naturalisti.  

Si tratta di una preziosa area protetta interessante per i percorsi di osservazione floristica e soprattutto faunistica.

 

Il parco è nato oltre quarant’anni fa, come allevamento di specie in pericolo e, grazie a una accurata ricostruzione ambientale, fatta di diecine di stagni, boschetti, siepi, praterie, si è data residenza una popolazione di animali selvatici fra le più ricche che si possano immaginare.

Dal parco partono ogni anno decine e decine di animali autoctoni, rari ma fondamentali per il nostro ambiente, appositamente allevati per ripopolare la natura.

 

Passeggiando tra i sentieri interamente immersi tra gli alberi, è possibile vedere molti animali, dagli uccelli europei a quelli tropicali, dai mammiferi, ai rettili e ai pesci seguendo i tre diversi percorsi: “percorso europeo”, “percorso tropicale” e “percorso farfalle e colibrì”.

Chi vuole trascorrere l’intera giornata nell’oasi può pranzare al bar interno o al sacco nell’area attrezzata per picnic.

Parco Faunistico “Le Cornelle” - Valbrembo ( BG)

Via Cornelle 16, Valbrembo (BG)

 

A 50 km da Milano e a 10 da Bergamo, si trova il Parco Faunistico “Le Cornelle”, uno dei più amati dai bambini, con una superficie di 126.000 mq di verde a disposizione degli animali e di chi vuole conoscerli.  

Il Parco accoglie circa 120 specie di animali, tra mammiferi, volatili e rettili, specie provenienti da tutti i continenti, ospitati e tutelati all’interno di ambienti che ricreano il loro habitat naturale.

I valori che il Parco ritiene fondamentali per la propria attività sono la conservazione, la ricerca, l’educazione.

 

Grazie alle recinzioni semplici e alle staccionate basse, i visitatori possono avvicinarsi il più possibile allo spazio degli animali.  Se vuoi vedere elefanti, ghepardi, giraffe, canguri questo è il posto per te!

Nel Parco si entra solo a piedi, e seguendo un itinerario ideale si possono incontrare animali che arrivano da ogni parte del mondo, numerosi uccelli volano liberi e accolgono i visitatori all’ingresso.

Le numerose nascite di specie a rischio estinzione sono una testimonianza della qualità di vita nel Parco. 

 

Per quanto riguarda la ristorazione, oltre a numerose aree picnic all’aperto e al chiuso, all’interno del parco sono presenti diversi punti ristoro dove ci si può rifocillare all’aria aperta e immersi nel verde.

Osservatorio Eco-faunistico Alpino di Aprica (SO)

Aprica (SO)

 

L'Osservatorio eco-faunistico alpino di Aprica si trova all'interno del Parco delle Orobie Valtellinesi ed è una struttura unica nel suo genere, che permette al visitatore di vivere l’emozione di osservare animali in libertà, avvicinandosi fino a pochi metri da loro, senza reti di protezione e in completa sicurezza.

Si tratta di un'area di oltre 25 ettari all’interno della quale si snoda un itinerario didattico-naturalistico attrezzato, facile da percorrere, lungo il quale il visitatore ha l’opportunità di conoscere la natura ed osservare la maggior parte delle specie animali e vegetali presenti nel Parco: camosci, stambecchi, caprioli, rapaci, cince, scoiattoli e piccoli anfibi popolano quest’area naturalistica, che è meta di visitatori da tutta Europa. L’area faunistica dell’orso bruno delle Alpi ospita due esemplari, osservabile da alcuni punti strategici.

 

L’accesso all’Osservatorio è possibile tutto l'anno, ma esclusivamente partecipando alle “visite guidate” organizzate lungo l’itinerario didattico-naturalistico attrezzato.  Le visite guidate si effettuano con partenza dall’entrata situata a monte, utilizzando gli impianti di risalita del Palabione e ridiscendendo per un breve tratto.

 

Le visite sono aperte a tutti, ma a numero limitato, per non disturbare gli animali dell’area ed è indispensabile la prenotazione presso l’Ufficio turistico di Aprica.