Il turista gourmet viaggia in tutto il mondo alla ricerca della bellezza. Ama scoprire posti nuovi, fotografarli e postarli sulle sue pagine social. Instagram è il suo portale preferito, perché gli permette di mostrare i dettagli sofisticati che, in viaggio, lo fanno sentire a casa. Al di là degli itinerari fin troppo classici e fin troppo definiti, il turista dal gusto raffinato cerca il particolare che lo colpisca. Quando lo trova, lo insegue, lo osserva, lo assaggia. Da Milano si aspetta grandi cose. Cerca e trova una città pulita e ordinata, fatta di luoghi non scontati dove unire la sua passione estetica al gusto non convenzionale. Il turista gourmet non può accontentarsi di vivere un giorno a Milano senza provare ciò che è bello e ciò che è buono. Per questo motivo, la sua zona è il centro città. Facciamo un giro accanto al turista gourmet nella sua "giornata tipo".

La colazione

Nei pressi del Duomo, il turista gourmet può iniziare la giornata al bancone del bar della Pasticceria Sant’Ambroeus, recentemente premiata dal Comune di Milano fra le pasticcerie storiche più buone della città. La Sant’Ambroeus vanta la straordinaria capacità di rispettare le antiche tradizioni dell’industria dolciaria milanese, presentandosi anche come un luogo molto elegante grazie alla sua bellissima sala da tè.

Mattinata culturale

Il turista gourmet cerca la bellezza nei dettagli di Milano, quindi, anche se ammaliato dalla straordinaria imponenza del Duomo, visita anche la Basilica di Santa Maria Presso San Satiro, che vanta la nomea di essere una delle Chiese più belle della città. 

La Milano da bere

Il turista gourmet, prima di pranzo, vuole scoprire la tradizione della ”Milano da bere” che negli Anni Sessanta ha coperto di fama la città. Dopo una bella passeggiata intorno al Duomo, si dirige quindi al Gin Rosa, storico locale meneghino dove si può assaggiare uno dei cocktail iconici della città. Il bar è un punto di ritrovo per turisti e cittadini che vogliono sorseggiare drink di qualità dal sapore originale. Il turista gourmet, appoggiato al bancone, assaggerà un gin rosa shakerato per assaporare il gusto vero della città.

Il pranzo gourmet

Il pranzo è un momento sacro della giornata, per il quale il turista gourmet sceglie una location eccezionale. Sotto la Galleria Vittorio Emanuele II, la stella Michelin brilla sul Ristorante di Cracco, uno fra gli chef italiani più noti al mondo. Fra i toni dell’oro e del giallo, in stile Art Déco, le sale del locale disegnano un ambiente raffinato ed elegante, dove la tradizione sposa l’innovazione in piatti studiati dallo chef in persona, tra i quali spiccano: la zuppa di pesce in crosta e tuorlo d’uovo marinato con asparagi verdi e tartufo nero; il riso mantecato alla zafferano; il midollo alla piastra e ragù di fegatini. Il ristorante è noto anche per la sua cantina, dedicata sia alla vendita sia alla degustazione, che conserva più di duemila etichette e diecimila bottiglie e contiene una selezione di vini principalmente italiani e francesi. Mangiare da Cracco è un’esperienza totalmente gourmet.

Pomeriggio: arte o moda?

Le attività pomeridiane del turista gourmet possono variare a seconda degli interessi. Mentre molti potrebbero preferire un giro nel quadrilatero della moda, per trovare i capi più fashion della produzione internazionale, altri potrebbero scegliere una visita all’Osservatorio Prada. La galleria del noto brand di moda è uno spazio espositivo dedicato prettamente alla fotografia e ai nuovi linguaggi visivi. Le sue mostre hanno un sapore contemporaneo e portano in Italia (a Milano) artisti di grande fama internazionale.

Aperitivo ai piedi del Duomo

Il turista gourmet non può sbagliare la location dell’aperitivo, visto che a Milano è uno dei momenti più importanti della giornata. Per provare uno dei drink cult della città (lo Zucca lavorato secco), il turista gourmet va al Camparino. Lo storico locale milanese ha recentemente rinnovato la sua estetica. Oggi il bar ha una veste più contemporanea, mantenendo la sua eleganza fuori dal tempo -  che ricorda il 1867, anno in cui Gaspare Campari decise di aprire il locale proprio ai piedi del Duomo. La recente trasformazione lega il mondo cocktail a quello food, coinvolgendo uno degli chef più in voga del territorio, Davide Oldani. Il Camparino resta uno dei capisaldi dell’aperitivo milanese, non importa quale sia il drink preferito: fa tendenza appoggiarsi al bancone e ordinare uno, due o tre aperitivi accompagnati da olive e stuzzichini. Ammirare il Duomo dalla vetrata è uno dei valori aggiunti offerti dal locale.

Cena con vista

Per concludere la serata in bellezza, il turista gourmet sale sopra al Museo del Novecento alla volta di una cena in un ambiente Art Déco di impeccabile eleganza. Il ristorante Giacomo Arengario, progettato da Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli, coniuga la cucina tradizione con l’innovazione e rappresenta una delle poche opportunità di mangiare accanto alle guglie del Duomo. La Guida Michelin lo inserisce fra le sue “forchette”, ovvero fra i ristoranti migliori della città, e lo considera di qualità per prodotti e abilità dello chef.