L’8 marzo, giornata  della Festa della donna, è l’occasione giusta per vivere Milano al femminile: colta, elegante, fiera. Proprio come le donne ritratte nella mostra di Tiziano aperta a Palazzo Reale. Incontra qui dame, eroine, cortigiane e poetesse che hanno lasciato un segno nella società dell’epoca. E poi parti da piazza Duomo per un itinerario in rosa tra i luoghi delle milanesi di ieri e di oggi. Per vivere una giornata in pieno spirito “girl power”.

Una mattina tra donne a Palazzo Reale

A Palazzo Reale, la mostra Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento Veneziano non è solo una raffigurazione del ruolo dominante della donna nella pittura e nella società della Serenissima. È un omaggio a una figura femminile moderna: brillante, seducente, influente. Come fu Isabella d’Este ritratta da Tiziano. Mecenate e icona di stile che dettava la moda tra le donne del Cinquecento, si meritò il soprannome di “prima donna del mondo” dal gotha della cultura del suo tempo. Nella sala accanto, c’è Veronica Franco, la poetessa cortigiana dipinta da Tintoretto, che combatteva lo stereotipo di donna-santa e rivendicava il diritto di essere libera ed emancipata. Insomma, un vessillo della cultura femminista e della lotta per la parità di genere. 

Prima di uscire, visita la mostra Ritratte: Gerald Bruneau ha fotografato le professioniste oggi alla guida delle maggiori istituzioni culturali in Italia (ingresso gratuito, dal 3 marzo al 3 aprile). D’ispirazione. 

A caccia di nuove tendenze: dalla Galleria al Quadrilatero

Se sei una fashionista come Isabella d’Este o ti piace farti notare come la Giovane donna con cappello piumato di Tiziano, che all'eccentrico copricapo abbina eleganti collane di perle e un più rigoroso mantello maschile, sei nel posto giusto. La Fashion Week si è da poco conclusa e Milano è tornata a essere la passerella internazionale delle nuove tendenze.

Passa in Galleria Vittorio Emanuele II per vedere cosa va di moda ora. Oppure allunga la passeggiata verso via della Spiga e Monte Napoleone (il Quadrilatero della Moda è solo a 10 minuti a piedi, ma si può prendere da Duomo anche la metro M3 gialla con fermata Montenapoleone). Girando tra le stradine, troverai le vetrine dei brand più in voga, gli atelier degli stilisti emergenti e scoprirai negozi che vendono i capi delle sfilate a prezzi scontati. Puoi visitare anche Palazzo Morando, dove abiti, accessori e calzature d’epoca sono in mostra insieme alle creazioni di alta sartoria contemporanea.

La prima statua di donna a Milano

Mentre cammini, fai una piccola deviazione. Tra piazza della Scala e il Quadrilatero della Moda c’è Piazza Belgioioso. Ti interesserà sapere che qui si trova la prima statua di Milano dedicata a una donna: è l’eroina del Risorgimento italiano, Cristina Trivulzio di Belgiojoso.

I ritratti femminili nei musei milanesi

Di donne e muse sono pieni i musei di Milano. La madre di Umberto Boccioni, la Signorina seduta di Lucio Fontana, Isabella Pakszwer, compagna di Giorgio de Chirico, ritratta in Autunno, sono tutte esposte al Museo del Novecento

Da piazza Belgioioso, puoi poi raggiungere il Museo Poldi Pezzoli, che espone il Ritratto di Dama di Piero del Pollaiolo, uno dei dieci capolavori di Milano. La Lettrice del milanese Federico Faruffini, omaggio a una donna ribelle e anticonformista (fuma, legge un libro e dà le spalle all’osservatore: decisamente fuori dagli schemi per l’Ottocento) è invece alla Galleria d’Arte Moderna

Brera e le Donne della Pinacoteca

Sei a dieci minuti a piedi da Brera (o a due fermate del bus 61), il quartiere creativo dal tocco femminile. Tra le stradine trovi fiorai, dehor dove fermarti per un brunch con le amiche. E poi c’è la Pinacoteca di Brera, che l’8 marzo propone un tour in rosa tra le opere realizzate da grandi artiste come Sofonisba Anguissola e i dipinti che hanno per soggetto la donna. Il giro termina con il racconto delle imprese di imprese di Fernanda Wittgens: negli anni Quaranta fu la prima donna a dirigere la Pinacoteca e la prima in Italia a ricoprire un tale ruolo all’interno di un museo di prestigio. 

A Porta Romana con Miuccia Prada

La forte partecipazione del mondo femminile alla vita cittadina è d’altronde anche oggi uno dei motori di sviluppo di Milano. Prendi per esempio la milanese Miuccia Prada: prima attivista per i diritti delle donne, poi imprenditrice e fondatrice di uno dei brand di moda più influenti e ora mecenate. Il suo quartiere è Porta Romana, dove è cresciuta da ragazza e dove ha aperto la sua Fondazione in una ex distilleria ripensata da Rem Koolhaas. Minimal e internazionale, è qui che devi venire per capire cosa succede quando la moda promuove l’arte e la cultura. E anche per bere un caffè nel bar ideato dall’eclettico regista Wes Anderson.

Le architetture firmate dalle donne

A pochi passi, la sede dell’Università Bocconi di via Roentgen è stata progettata dal duo Premio Pritzker Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Sono alcune delle architette che hanno lasciato il segno nel tessuto urbano della città. E sono in buona compagnia: scopri sei talenti femminili protagonisti del mondo del design e dell’architettura milanese.

Ai Navigli con le amiche

Si avvicina l’ora dell’aperitivo e i Navigli sono una tappa obbligata di una giornata a Milano con le amiche. Cocktail d’autore in uno dei tanti locali aperti ai lati del Naviglio Grande e poi foto di rito da postare su Instagram dai ponticelli che si specchiano sull’acqua o davanti al Vicolo dei Lavandai.

L'itinerario in rosa si conclude qui. Ma quando guardi le tipiche case di ringhiera, i canali e le botteghe aperte nei cortili, non dimenticare che questa è anche la Milano di Alda Merini, la poetessa che ha dedicato i versi più belli proprio all’universo femminile. In via Magolfa 30 è si trova la sua casa-museo.

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